NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Usiamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza di utilizzo del sito. Continuando la navigazione nel sito senza cambiare la configurazione del tuo browser, potremo ritenere che accetti di ricevere cookie da questo sito.
In ogni caso, se preferisci, puoi modificare la configurazione dei cookie in qualunque momento. Tutti i moderni browser, infatti, ti consentono di modificare tali impostazioni. Abitualmente puoi trovare queste configurazioni nei menu "opzioni" o "preferenze" del tuo browser.

Riformare il decreto legislativo 139 per dare maggiore tutela alla professione del commercialista

E' l'argomento al centro dell'incontro che si è svolto oggi fra il presidente dell'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec) Daniele Virgillito e l'ufficio di presidenza del Consiglio Nazionale

 "L'Unione è soddisfatta del confronto aperto sulla riforma del decreto legislativo 139", ha commentato il Presidente Ungdcec Virgillito che questa mattina ha incontrato il Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), per confrontarsi sulle proposte di riforma dell'ordinamento professionale che il sindacato guidato da Virgillito ha elaborato, coinvolgendo le oltre 100 sedi locali di tutta Italia.

In particolare, all'interno del decreto 139, sul quale il dibattito è acceso da anni, l'Unione Giovani propone di dedicare uno specifico articolo alla tutela della professione, introducendo il principio di "certificazione di regolarità" (Ce.Rego) che, emanata dall'Ordine locale di competenza, metta in evidenza che la qualità e le "garanzie" delle prestazioni erogate da un iscritto all'albo non sono assimilabili a quelle svolte da un soggetto non iscritto. "Vogliamo marcare un solco - sottolinea Virgillito - tra quanti appartengono all'Ordine e quanti svolgono, pur non essendo iscritti, alcune attività tipiche della nostra professione". La certificazione dovrà avere anche, secondo quanto riferisce l'Unione, "lo scopo di incoraggiare l'amministrazione pubblica a prediligere, a tutela dei terzi, gli iscritti all'albo per tutti quegli affidamenti che sempre più spesso delega in outsourcing".

Riguardo all'articolo 9 comma 9, il principio d'ineleggibilità oltre i due mandati, l'Unione ha "da sempre sostenuto che debba valere - precisa Virgillito - senza distinzione di carica tra presidente e consigliere, indipendentemente dalla consecutività o meno". Rispetto alle modifiche sul sistema elettorale, l'Unione chiarisce che dovrebbero essere applicate tanto alle elezioni degli Ordini quanto a quelle del Consiglio Nazionale.

Infine, il sindacato che da sempre si batte per tutelare le minoranze, eliminare le barriere collegate all'anzianità di iscrizione all'albo e difendere il ruolo istituzionale degli Ordini anche di piccole dimensioni, propone la rimozione della pregiudiziale di "presidenzialità" in base alla quale ci si può candidare a presidente del Consiglio Nazionale solo dopo aver ricoperto la carica di presidente in un ordine locale. "Riteniamo che sia invece sufficiente - precisa il Presidente Ungdcec - aver ricoperto l'incarico di consigliere nell'ambito di un ordine locale".

La Giunta UNGDCEC

Roma, 26 giugno 2018

Il presidente Ungdcec Daniele Virgillito: "Noi l'avevamo già lanciata due anni fa"

Roma, 22 Giugno 2018. L’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec) plaude alla proposta avanzata ieri dall’Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati) di costituire un Fondo di solidarietà tra le Casse di Previdenza, da finanziare tramite i risparmi derivanti dalla riduzione dell’attuale esagerata tassazione (26%). Questo carico fiscale, infatti, grava sui rendimenti degli investimenti delle Casse stesse.

Tale proposta ricalca di fatto quella avanzata dalla nostra Associazione già nel 2016, che prevedeva la costituzione di un Fondo di solidarietà e garanzia in sede Adepp per sostenere eventuali Casse dei liberi professionisti in difficoltà, da finanziare e alimentare nel seguente modo:

a) con una dotazione (minima) iniziale versata pro-quota dalle Casse aderenti all’Adepp in proporzione al Patrimonio/platea degli iscritti;

b) accantonando annualmente a tale fondo una somma pari al risparmio fiscale “virtuale” realizzato da ciascuna Cassa grazie alla riduzione della tassazione dei rendimenti conseguiti, tassazione che dovrebbe essere gradualmente ridotta negli anni dall’attuale 26% al 12%, contenendo così la doppia tassazione dei rendimenti oggi esistente”.

"Pertanto la nostra Associazione - sottolinea Virgillito - da sempre attenta e propositiva nella materia previdenziale, si rende disponibile sin da ora a fornire qualsiasi supporto a tale iniziativa".

La Giunta UNGDCEC

IL SINDACATO UNIONE NAZIONALE GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI: "RISERVE DI LEGGE ED ESCLUSIVE: LE ABBIAMO MAI AVUTE?"

Roma, 31 maggio 2018

"Riserve di legge ed esclusive: le abbiamo mai avute?". Così l'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (UNGDCEC) commenta l'ordinanza numero 13342 del 28 maggio scorso con cui la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso nel quale venivano richiesti i compensi per la consulenza fiscale, tributaria e per l'elaborazione di dati contabili fatta per una cooperativa.

L'Unione Giovani precisa che la controversia a cui si fa riferimento, in sede civile, partiva da un "mancato pagamento" di prestazioni fornite da un non iscritto all'albo, riguardanti la "tenuta di scritture contabili, redazione di modelli Iva, dichiarazione dei redditi e conteggi Irap e Ici".

L'ordinanza della Corte di Cassazione è in linea con la posizione assunta dalla Corte Costituzionale che, già con la sentenza n. 418 del 1996, indicava il principio generale secondo cui la determinazione del campo delle attività professionali non deve portare ad attribuzioni di attività in via esclusiva. Tale principio può ritenersi derogato solo per effetto di un'univoca ed espressa disposizione attributiva di funzioni e competenze esercitabili solo dalla categoria professionale.

In altri termini, se nella norma delegante non si rinviene alcuna attribuzione in via esclusiva di competenze, la norma delegata non può dettare un elenco tassativo di attività esclusive. Registriamo allora un passo indietro? E la pronuncia delle Sezioni Unite del 2012?

Ciò che è sfuggito è che si tratta però di ambiti diversi.

La sentenza della Cassazione penale a sezioni unite numero 11545 del 2012, emessa dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo 139 del 2005, si era occupata, infatti, dell'esercizio abusivo della professione. La Suprema Corte stabilisce che è punibile penalmente, a norma dell'articolo 348 del Codice Penale, l'esercizio di attività che pur non essendo riservata in via esclusiva alla professione di Commercialista "venga realizzato con modalità tali, [.] da creare, in assenza di chiare indicazioni diverse, le oggettive apparenze di un'attività professionale svolta da soggetto regolarmente abilitato".

Per questi motivi la tutela, è naturale, che debba essere ricercata non tanto nell'oggetto delle nostre competenze, ma nel segno distintivo del "come" l'appartenenza a un albo ci permette di declinarle.

"Dobbiamo affermare la nostra identità, consolidare la nostra comunità e ritrovare unitarietà" dichiara il Presidente Daniele Virgillito.

"Più si diffondono i caratteri di cultura, identità ed etica della professione - sottolinea Virgillito - più i dottori commercialisti si lasceranno alle spalle l'idea di essere semplicemente una moltitudine indistinta di soggetti accomunati esclusivamente dall'iscrizione all'albo. Senza identità, non c'è comunità, senza etica non c'è giustizia e, senza di questa, non c'è Stato".

La Giunta UNGDCEC

Mentre la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione ci risulta essere in tilt, mancano ancora solo 48 ore per quella che è stata ribattezzata come la “rottamazione delle cartelle esattoriali” (cioè la definizione agevolata prevista dal decreto legge n. 148 del 2017). Una proroga dei termini è indispensabile.

Già in passato avevamo denunciato che i contribuenti si trovano a dover affrontare i limiti di un percorso di digitalizzazione imposto dal legislatore: purtroppo per l’ennesima volta ci troviamo a dover riflettere sul fatto che a ogni scadenza fiscale, la macchina amministrativa si dimostra impreparata ad affrontare e gestire il notevole afflusso di dati.

L’Unione dei giovani commercialisti (Ungdcec) ha già sottolineato, in occasione del primo invio dei documenti inerenti la rottamazione, che l’infrastruttura, pensata per rendere più agevole questa operazione, partendo con ampio ritardo, portò al prevedibile sovraccarico della piattaforma e degli uffici. Purtroppo da allora è passato più di un anno (era il 21 aprile 2017) e nulla è cambiato. Per questo motivo appare evidente che una proroga dei termini per l’invio dei documenti non è una concessione, ma un “atto dovuto” per permettere ai professionisti di fare fronte ad una macchina amministrativa dimostratasi poco organizzata.

Del resto la trasformazione digitale non può essere improvvisata, ma abbiamo la sensazione che si stia navigando a vista: temiamo in sostanza che all’Agenzia delle Entrate-Riscossione non abbiano chiara la modalità di implementazione di una strategia che sembra rincorrere la tecnologia più che governarla e la lotta all’evasione finisce per concretizzarsi nella richiesta di invio di milioni di dati verso piattaforme digitali non sempre funzionanti e che sembrano incapaci di generare valore, compliance e una credibile lotta all’evasione.

Per questi motivi l’Unione dei giovani commercialisti è preoccupata di fronte al reiterarsi di tali eventi, soprattutto in vista dell’introduzione generalizzata della fatturazione elettronica, la cui graduale applicazione, prevista da luglio, sembra impostata su un terreno che scricchiola fin da ora e non poco. 

La Giunta dell’UNGDCEC
Roma, 14 maggio 2018

venerdi 25 maggio 2018

dalle ore 14:30 alle ore 18:30

Presso Associazione Industriale Bresciana (A.I.B.), via Cefalonia, 60 Brescia

LA RIFORMA DELLA CRISI D'IMPRESA E LA RESPONSABILITA' DEL PROFESSIONISTA

LOCANDINA

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

App ufficiale per iOS!

Spazio a disposizione

  

Spazio disponibile