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Gentile Collega,

trasmettiamo di seguito il testo della lettera inviata in risposta alla richiesta del Consiglio Nazionale, relativa alle proposte di emendamento al d.lgs. 28 giugno 2005, n. 139.

Caro Presidente Miani,

in risposta alla Tua del 25 gennaio, vogliamo subito sgombrare il campo da ogni dubbio. Firmiamo. Firmiamo e firmeremo la vostra proposta. Ne abbiamo discusso in una Giunta straordinaria nella giornata di ieri. Sono state discussioni importanti che, pur con tutti i distinguo, ci hanno unito ancora di più. Il risultato è questo: firmeremo, però.. "turandoci il naso". Negli anni settanta Montanelli invitò gli Italiani a "turarsi il naso" e a votare per la Democrazia Cristiana. Vogliamo che vi sia chiara una cosa. Stiamo facendo esattamente questo. 

Lo stiamo facendo perché votare è il primario interesse per la categoria e vogliamo che vi sia altrettanto chiaro che ci riteniamo talmente trasparenti da potervi dire tutto ciò che pensiamo. Magari anche sbagliando a volte, ma lo abbiamo sempre fatto e forse proprio perché siamo e tuteliamo i più giovani della categoria lo vogliamo scrivere e contestualmente rendere noto a tutti. Abbiamo capito benissimo che la scelta era "o si firma tutto o non si firma nulla". Avremmo senza il minimo dubbio sostenuto, firmato e controfirmato i primi due emendamenti (sui quali si sta lavorando troppo tardivamente a nostro avviso). Ma il terzo? Quello riguardante le specializzazioni? Inserito da una qualche "manina"? 

Senza mai averne discusso davvero con le associazioni sindacali, ma più in generale averlo condiviso con tutta la categoria. Da sempre come Unione ci siamo dichiarati favorevoli al concetto di specializzazione, ma questo passaggio certamente deve essere condiviso e declinato molto, molto meglio di quanto è scritto in questo emendamento. Un emendamento che, così come è formulato, lascia spazio a dubbi senza alcuna risposta e a possibili nuove problematiche per i giovani ma più in generale per tutti i dottori commercialisti. 

E quindi? Quale è stato l'obiettivo di questa mossa a nostro avviso divisiva? Non vogliamo spingerci a fare supposizioni perché è chiaro tutto. Forse fin troppo. Tuttavia, nella consapevolezza che l'emendamento sarebbe stato comunque presentato a prescindere dalla unanimità dei firmatari, abbiamo rinunciato ad assumere stucchevoli posizioni di contrarietà o distinguo al fine di non indebolire gli altri emendamenti in materia elettorale, vitali in questo momento per la nostra categoria, ma anche perché la nostra firma ci legittima - e la faremo pesare - a partecipare agli eventuali futuri tavoli in cui verrà redatto il Regolamento e conseguente parere del Consiglio Nazionale. 

Infatti, qualora mai il terzo emendamento diventerà norma, sarà in sede regolamentare che verranno decisi il numero ed il tipo di competenze oggetto di specializzazione, il vero significato di "comprovata esperienza" e la convivenza di tale previsione con gli altri albi ed elenchi già esistenti, nonché quali saranno i costi della formazione e le possibili agevolazioni per i più giovani o meno facoltosi. 

Il senso di quello che stiamo facendo è chiaro: ci stiamo assumendo le nostre responsabilità come rappresentanti della categoria a patto, però, che la base venga consultata nel prosieguo dell'iter che porterà a meglio declinare le specializzazioni. Riteniamo che nessuno possa pensare di essere così arrogante da continuare a rifuggire da un legittimo dibattito e confronto democratico su temi così significativi per la nostra professione, ma poi pretendere di avere in bianco il consenso della base quando è necessario mostrare i muscoli all'esterno. 

Ci permettiate anche un ultimo appunto: in questi mesi abbiamo scritto lettere a più stakeholders interni ed esterni alla categoria. Abbiamo ricevute risposte da tutti, anche critiche a volte, ma di certo abbiamo avviato dialoghi costruttivi con tutti: dall'Agenzia delle Entrate all'Abi, da diversi esponenti politici di ogni colore ai Ministeri. Quali sono state le uniche lettere a cui non abbiamo mai ricevuto risposta? Quelle al nostro Consiglio Nazionale. Tutto molto chiaro. Anche in questo caso. E' per questo che in una lettera di pochi giorni fa vi chiedevamo, in nome di una categoria unita, di non proporre negli emendamenti alcuna norma che potesse essere - anche minimamente - divisiva. 

Siamo stati inascoltati. Moderne Cassandre. Quando introdussero il Cavallo nella Città di Troia, la figlia di Priamo rivelò a tutti che quella sarebbe stata fonte di distruzione. La storia si ripete. Sempre.

Roma, 28 gennaio 2021

Matteo De Lise

Presidente UNGDCEC

Gentile Collega,

siamo lieti di informarTi che il giorno Venerdì 12 febbraio 2021, dalle ore 15.00 alle ore 17.30 si terrà il prossimo Webinar organizzato dall'UNGDCEC sul tema:

Provvedimenti normativi di fine 2020.
Approfondimenti, Criticità e Utilità.
 

Scarica la locandina

Il webinar si svolgerà sulla piattaforma ZOOM e sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina dell'Unione Nazionale https://www.facebook.com/ungdcec.

Trascriviamo di seguito il link di registrazione:
https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_EBdWJh1xRKKw9wTUPrcRyQ

Ricordiamo che la registrazione è obbligatoria ai fini del riconoscimento dei crediti formativi.

L'evento è in corso di accreditamento presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Il riconoscimento dei crediti formativi NON avverrà tramite autocertificazione. L'elenco dei partecipanti risultanti dalla piattaforma Zoom sarà trasmesso direttamente al Consiglio Nazionale al termine del webinar.

Una volta acquisiti i dati dei fruitori dell'evento, il portale FPC invierà come di consueto le informazioni necessarie per il caricamento dei crediti formativi all'Ordine di appartenenza dell'iscritto.

Ti invitiamo a non mancare a questo nuovo appuntamento!

Un caro saluto

La Giunta UNGDCEC

Siamo vicini a un nuovo rinvio? Oppure a una rottamazione quater? Oppure. chissà!?

Il Decreto 3/2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 gennaio aveva introdotto, infatti, una nuova previsione "ponte" per ritardare l'invio degli atti di accertamento, contestazione delle sanzioni etc.

Come se il Covid avesse congelato gli uffici dell'Agenzia delle Entrate e la possibilità di inviare tutti gli atti già pronti (si, perché devono essere già stati emessi entro il 31 Dicembre 2020). Così facendo però, di fatto, si è prorogata fino al 31 dicembre 2022 (si, abbiamo capito bene... 2022) la possibilità di ricevere atti dell'amministrazione finanziaria emessi due (si, abbiamo capito bene. DUE) anni prima.

Chi vuole vedere il bicchiere mezzo vuoto. immagina in fondo un ampiamento dei termini di accertamento; chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno. immagina solo una sorta di periodo "bianco" dove i contribuenti non verranno toccati da richieste di pagamento, fossero essi atti di accertamento, comunicazioni di irregolarità o cartelle esattoriali.

Restiamo comunque certi che, al momento in cui verrà riattaccata la spina per poter cliccare su INVIO a tutte queste migliaia di atti "pronti", si scatenerà l'inferno. Per i contribuenti in primis, ma sicuramente anche per noi professionisti e, inevitabilmente, per lo Stato intero con file interminabili (sempre se potranno essere fatti nuovamente assembramenti) in Agenzia delle Entrate e un ingorgo dilaniante presso le Commissioni Tributarie.

Uno scenario da fantascienza, quasi distopico. Ma che inevitabilmente sarà realtà.

Non vogliamo fare le Cassandre. ma ci domandiamo... per quale motivo non si possa ragionare su una proposta semplice semplice che possa trovare tutti concordi?

Perché non riattacchiamo quella spina e facciamo partire tutti gli atti "bloccati" già nelle prossime settimane, ma concedendo a contribuenti e professionisti una tempistica di risposta e di pagamento differente, molto più "allargata"!?

Perché non pensare di poter pagare cartelle esattoriali e atti di accertamento, presentare ricorso e istanze di autotutela con un termine aggiuntivo di 180 giorni rispetto ai termini ordinari che decorrono dalla notifica dell'atto!?

Sinceramente a noi sembra talmente semplice come proposta da non capire come non si possa ancora - dopo mesi - non averla nemmeno presa in considerazione.

Potremmo dire che NOI siamo a disposizione per parlarne. anzi abbiamo fatto di più. Proprio ieri abbiamo presentato emendamenti volti a sbloccare la situazione di stallo in cui ci siamo trovati e che servono a dare più tempo a contribuenti, professionisti, ma - ribadiamo - di conseguenza alla stessa Agenzia delle Entrate per lavorare gli eventuali atti che oggi sono ancora bloccati. Al momento abbiamo proposto di prolungare i termini di 180 giorni per i ricorsi e scadenze di pagamento, ma - lo diciamo fin da ora - potremmo ancorare la scadenza stessa alla revoca dello stato di emergenza. L'unica certezza? Non si leghino le scadenze a codici attività ATECO o al colore delle regioni. A volte un pò di VERA semplificazione potrebbe solo essere utile. A TUTTI.

Roma, 26 Gennaio 2021

La Giunta UNGDCEC

REVISIONE LEGALE, UN'ALTRA BARCA LASCIATA ANDARE ALLA DERIVA?

Non solamente noi addetti ai lavori, diretti interessati, siamo consapevoli dell'attuale desolante panorama che si sta sempre più delineando in merito all'affascinante attività della revisione legale, attività che per essere svolta, richiede formazione obbligatoria continua, assunzione di rischi e responsabilità, e un'adeguata copertura assicurativa.

E' proprio il MEF stesso che, nel comunicato pubblicato nel settembre 2020, a cura della Ragioneria generale dello Stato, ammetteva: <<in taluni casi i compensi dichiarati sono quantificati in misura così scarsamente remunerativa da far presumere che non sia garantita la qualità e l'affidabilità dei lavori di revisione .>> richiesti.

Tale ammissione trova anche riscontro in un sondaggio effettuato dalla nostra associazione a fine 2019 che rivelava come molti professionisti fossero disposti ad accettare compensi pari a 50 euro l'ora, un importo davvero irrisorio che sminuisce la preparazione e le capacità richieste per lo svolgimento di questa attività, a maggior ragione considerando che il vecchio tariffario fissava in 77,48 l'importo minimo.

E' in queste acque burrascose e tempestate da responsabilità, obblighi, mancata riconoscenza delle competenze, scarsa propensione delle nano e piccole imprese ad affrontare ed accettare un processo di revisione, che dovrebbe navigare il dottore commercialista. Al mare in tempesta, vanno ad aggiungersi poi, aggravando le condizioni, gli "squali" che bazzicano nelle stesse acque con le loro strategie di prezzi al ribasso e una maggiore capacità di assorbire eventuali azioni di responsabilità. Di fronte a questo scenario è sempre più plausibile e comprensibile che i giovani professionisti rinuncino a prender in mano il timone, lasciando andare la barca alla deriva. Perché ciò non accada, non basta la nostra (e non solo) presa d'atto ma è assolutamente necessario un intervento del Legislatore, come da nostra lettera indirizzata al Ministro Gualtieri, affinché venga fissato un importo minimo per il compenso; venga maggiormente tutelato il Revisore nella sua responsabilità e nel riconoscerne l'imprescindibile utilità; venga preservata la libera concorrenza. In altri paesi d'Europa questi principi sono stati condivisi e adottati, purtroppo non in Italia, ennesima occasione persa per tutelare la nostra categoria e per non lasciar andare alla deriva professionalità e competenze che solo le figure ordinistiche sanno apportare, col rischio di lasciare, nel medio breve termine, tutto in pasto agli "squali" a scapito di qualità e competenza.

Il Comunicato in pdf

Roma 21 gennaio 2021
La Giunta UNGDCEC

Apprendiamo, non da osservatori economici o statistici, ma dalla pagina web di una casa software, la MadBit Entertainment S.r.l in orbita TeamSystem, quali siano le caratteristiche distintive del nostro ruolo professionale nell'ambito della gestione del personale delle aziende. Ci dice, la pagina web che promuove il software "Dipendenti in Cloud", che "il Commercialista si focalizza sulle tematiche fiscali e contabili" e che pertanto "il servizio offerto risentirà inevitabilmente di queste inclinazioni". Diverso invece il Consulente del Lavoro che "è specializzato dell'amministrazione del personale: gestisce tutte le fasi di un rapporto di lavoro, dall'assunzione al licenziamento. Il suo obiettivo è di alleggerire la gestione burocratica, che di solito è in capo alle aziende".

Una casa software che si propone come partner informatico dei nostri studi professionali ignora quindi i tanti Colleghi che sono specializzati nella gestione del personale, e che, con le competenze multidisciplinari acquisite nel percorso lavorativo e formativo, sono in grado di cogliere tutti gli aspetti di quest'area e le relazioni con gli altri ambiti di consulenza aziendale.

Una ignoranza grave, e profonda. Chi scrive è una primaria casa software non un giovane blogger. La fantasiosa descrizione del Commercialista che riporta nella pagina web è indicativa di una profilazione rozza e semplicistica del mercato di riferimento. Se il nostro potenziale partner dimostra di non esser in grado di comprendere il proprio target, ne deduciamo una sua oggettiva incapacità nel creare soluzioni adeguate alle nostre esigenze e quindi (usando le stesse parole) "il servizio offerto risentirà inevitabilmente di queste inclinazioni".

La software house si permette di esprimere liberamente le proprie opinioni sulla nostra categoria, incurante dei dati oggettivi, in attuazione di una strategia di marketing costruita non sul valore del prodotto ma su posizioni di rendita derivanti da rigidità insite nel mercato dei software gestionali per gli studi professionali. La risoluzione dei contratti di fornitura di programmi software ha per il professionista costi indiretti derivanti dalle diseconomie di trasferimento dati e di apprendimento che alterano le dinamiche di mercato, limitando la libertà di scelta fra i fornitori per creare una reale catena del valore con partner informatici adeguati alle nostre professionalità. In questo contesto, i giovani Commercialisti e quelli in genere che hanno una significativa componente di elaborazione dati (siano essi contabili, fiscali o di gestione del personale) sono gli attori più vulnerabili, limitati nel far valere le proprie scelte preferenziali e costretti a vedersi definire da terzi soggetti come nel caso di "Dipendenti in Cloud" animati solo da spirito commerciale, non da strategie di sinergia.

Pensare ad uno standard unico per i database delle informazioni contabili, fiscali e di gestione del personale (come già avvenuto per la fatturazione elettronica) processate nei nostri studi; pensare ad un obbligo di portabilità di questo database standardizzato quando il Professionista decide di cambiare il proprio partner informatico. Questa la visione necessaria affinchè si possa creare un vero mercato concorrenziale in cui il Dottore Commercialista cambia gli strumenti utilizzati per costruire la miglior combinazione possibile atta a soddisfare il Cliente.

Il partner informatico perderebbe le posizioni di rendita derivategli da vincoli tecnologici e sarebbe costretto ad interagire con il Professionista non come semplice venditore ma necessariamente come co attore della creazione di un servizio professionale qualificato. Non avrebbe modo e tempo di basarsi solo su politiche commerciali basate sulla comunicazione, talvolta, come nel caso citato, anche errata, fuorviante, discriminatoria. Dovrebbe approfondire la conoscenza dei nostri ruoli, rispettarli ed aspirare a creare insieme un sistema di reciproco valore. 

Il Comunicato in pdf 

Roma, 20 Gennaio 2021

La Giunta UNGDCEC

ORGANIZZATO DALL'UNGDCEC IN COLLABORAZIONE CON L'UNIONE DI POTENZA
Con il patrocinio della Fondazione Centro Studi UNGDCEC

Gentile Collega,

siamo lieti di invitarTi al prossimo Webinar organizzato dall'UNGDCEC, in collaborazione con l'Unione di Potenza, per il giorno venerdì 22 gennaio 2021, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, sul tema:

GLI EFFETTI TRIBUTARI DELLA CANCELLAZIONE 
DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI

Scarica il programnma.

Il webinar si svolgerà sulla piattaforma ZOOM e sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina dell'Unione Nazionale https://www.facebook.com/ungdcec.

Trascriviamo di seguito il link di registrazione al webinar specificando che la registrazione è obbligatoria per il riconoscimento dei crediti formativi:

https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_zbAeHM5_QsWY_be9a67ScQ

 L'evento è in corso di accreditamento presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Vi aspettiamo numerosi!

Un caro saluto
La Giunta UNGDCEC

Gentile Collega,

stiamo vivendo un momento storico caratterizzato da una sfida globale senza precedenti per i sistemi economici e sociali. Sappiamo che quanto accaduto fino al 2019 resterà alle nostre spalle, ci sarà di insegnamento, ma va ripensato.

Per noi professionisti e imprenditori e manager è oggi necessario avviare nuovi processi di riflessione sulle conseguenze che la pandemia ha determinato nel mondo produttivo, rivoluzionando modelli organizzativi e gestionali con capacità di reazione e visione.

Per questo, L'UNGDCEC ha deciso di aderire con entusiasmo a IMPatto Giovani, progetto di confronto tra tutte le principali Organizzazioni giovanili di imprenditori, manager e professionisti, avviato dai Giovani Imprenditori Confindustria e Federmanager Giovani, insieme ad altre 12 associazioni oltre alla nostra, con l'obiettivo di trovare risposte condivise a problemi condivisi.

Come primo obiettivo IMPatto Giovani c'è la realizzazione del Focus, cui Ti chiediamo di partecipare, che coinvolge le basi associative di tutte le organizzazioni partecipanti e riguarda la fiducia nel 2021, le aspettative di investimento, lavoro, crescita, le priorità per il Recovery Fund e le criticità da superare per far ripartire il Paese.

Ti chiediamo quindi di dedicare 20 minuti del tuo tempo alla compilazione del presente questionario: il Tuo supporto e la Tua attenzione sono fondamentali per la riuscita di questa iniziativa

https://gg.cawi.idsurvey.it/default.cshtml?id=4bb996e7-ce1f-47fc-9634-1ec3ae0d0dc6

Il rapporto finale con i risultati della ricerca sarà presentato ufficialmente a febbraio 2021 e rappresenterà una cartina di tornasole del sentiment che attraversa la classe dirigente giovane italiana.

Vogliamo rendere visibile a tutti, la percezione dei giovani imprenditori, manager e professionisti: veniamo spesso invocati, citati, decantati, ma raramente consultati. Per evitare di essere fraintesi nell'anno che si annuncia storico - tra crisi e piani straordinari - dobbiamo farci carico di dire quello che pensiamo, tutti insieme.

Ti ricordiamo che il termine per l’invio dei contributi è fissato al 18 gennaio 2021.

Un caro saluto
Matteo De Lise
Presidente UNGDCEC

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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