NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Usiamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza di utilizzo del sito. Continuando la navigazione nel sito senza cambiare la configurazione del tuo browser, potremo ritenere che accetti di ricevere cookie da questo sito.
In ogni caso, se preferisci, puoi modificare la configurazione dei cookie in qualunque momento. Tutti i moderni browser, infatti, ti consentono di modificare tali impostazioni. Abitualmente puoi trovare queste configurazioni nei menu "opzioni" o "preferenze" del tuo browser.

La corsa ad ostacoli del credito d'imposta ZES UNICA:
ennesima dimostrazione di inadeguatezza

Dal 18 novembre 2024 al 2 dicembre 2024 era possibile trasmettere, all'Agenzia delle Entrate, la comunicazione integrativa per la fruizione del credito d'imposta ZES. La comunicazione, obbligatoria e finalizzata alla comunicazione di conclusione degli investimenti, con l'indicazione degli importi definitivi e dell'avvenuta certificazione delle spese da parte dei soggetti incaricati.

In primis, ci preme evidenziare che gli investimenti potevano essere conclusi entro il giorno 15 novembre 2024 e che, pertanto, la comunicazione di realizzazione e certificazione degli investimenti avrebbe dovuto godere di un termine più ampio di trasmissione. Numerosi colleghi hanno avuto difficoltà anche nell'ottenere le fatture relative agli investimenti effettuati, perché i tempi individuati per la trasmissione della comunicazione sono stati esageratamente brevi e non hanno tenuto conto della disciplina IVA. Infatti, è bene ricordare che, ai sensi dell'art. 21 comma 4 del D.P.R. 633/1972, la fattura "per le cessioni di beni la cui consegna o spedizione risulta da documento di trasporto . può essere emessa una sola fattura, recante il dettaglio delle operazioni, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle medesime". Pertanto, nel caso in cui un bene oggetto di investimento sia stato consegnato in data 15 novembre 2024 con regolare documento di trasporto, il fornitore avrebbe tempo fino al 15 dicembre 2024 per emettere la fattura. Ma per fruire del credito ZES, quella fattura, al 2 dicembre avrebbe dovuto già transitare allo SDI ed essere certificata dal revisore incaricato.

Da evidenziare, inoltre, cosa non di poco conto, che non è stata concessa alcuna proroga nonostante il software di compilazione del CIM ZES UNICA sia stato pubblicato sul sito istituzionale solo nella tarda serata del 18 novembre 2024 (giorno di inizio presentazione istanze integrative).

Inoltre, sono pervenute segnalazioni da parte di colleghi, relative a numerosi scarti delle forniture trasmesse all'Agenzia delle Entrate, per le quali non è stato possibile avere delucidazioni nemmeno contattando i numeri telefonici a disposizione.

Nessuna risposta è stata, inoltre, fornita in merito alla rendicontazione delle fatture estere intra ed extra UE, all'incidenza delle spese relative agli immobili né degli investimenti con impegno giuridicamente vincolante successivo al 20 settembre 2023 (data successiva alla pubblicazione del decreto in G.U.). Un vero e proprio controsenso che vede, come sempre, un disordine e scollegamento tra normativa e applicativo software.

La rendicontazione di progetti così importanti e la certificazione delle spese ammissibili, non sono operazioni realizzabili in un arco di tempo così ristretto, necessitano di procedure di controllo e verifica che richiedono tempi maggiori. Considerando che, per inserire le domande di prenotazione al credito (molto più semplici rispetto a quelle di comunicazione degli investimenti effettuati), è stato concesso un intervallo temporale di un mese (12 giugno 2024 - 12 luglio 2024), per la comunicazione delle spese effettivamente sostenute, occorreva dare più tempo rispetto a quello previsto, soprattutto per risolvere e sanare alcune anomalie di scarto.

Ancora una volta noi professionisti abbiamo lavorato senza sosta, con ritmi disumani mettendo a repentaglio la nostra salute mentale e fisica, per tutelare gli interessi dei nostri clienti e salvaguardare la crescita del paese e le imprese che hanno comunque scommesso su una norma agevolativa che, ancora oggi, appare un salto nel vuoto. Qualsiasi altra categoria sarebbe scesa in piazza a scioperare, noi abbiamo lavorato in silenzio, lottando contro il tempo e ci siamo destreggiati, tra controlli e scarti, in una vera e propria corsa ad ostacoli.

Accogliamo con piacere, dalle prime dichiarazioni del neo Ministro FOTI, che la dotazione finanziaria disponibile sarà sufficiente a soddisfare le istanze presentate entro il 2 dicembre. Occorre tuttavia un cambiamento di rotta: per stimolare la crescita è necessario fornire certezze in merito ai tempi e ai fondi disponibili. Invitiamo quindi tutte le forze politiche e le istituzioni a meglio pianificare per il 2025 lo strumento della ZES UNICA, auspicando un tavolo di confronto preventivo con imprese e professionisti, per individuare soluzioni condivise che possano migliorare l'efficacia della misura agevolativa.

https://www.knos.it/editoriale/news/2024/12/11/comunicato_congiunto_adc_ungdcec_11-12-2024/14948 

Roma, 11 dicembre 2024

Maria Pia Nucera                         

Presidente ADC

Francesco Cataldi  

Presidente UNGDCEC

Fondoprofessioni, il fondo interprofessionale per la formazione continua dei dipendenti degli studi professionali e delle aziende, parteciperà al XIX FORUM UNGDCEC, che si terrà il 13 dicembre 2024 presso il Nazionale Spazio Eventi, a Roma.

Parleremo dell'importanza dell'aggiornamento delle competenze del personale, con un focus sulle opportunità di accesso ai contributi per la formazione. Le risorse sono dedicate agli studi/aziende che abbiano aderito gratuitamente a Fondoprofessioni, attraverso la denuncia Uniemens (codice "FPRO").

Fondoprofessioni favorisce lo sviluppo competitivo degli studi/aziende, finanziando la formazione che serve effettivamente, anche attraverso una costante attività di analisi delle esigenze e monitoraggio dei trend. Il Fondo rimborsa la partecipazione a corsi disponibili a catalogo e finanzia anche la realizzazione di percorsi di training progettati su misura.

Veniteci a trovare al XIX FORUM UNGDCEC, saremo lieti di darvi tutte le informazioni di cui avete bisogno.

Cordiali saluti.

Segreteria UNGDCEC

Gentile Unionista,

abbiamo il piacere e il privilegio di comunicarti di aver sottoscritto un accordo di collaborazione con l'Unione Nazionale dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

IL NOSTRO PERCHÉ

Tutto ciò che facciamo è finalizzato al costante miglioramento!

Crediamo fortemente che la crescita e il successo passino attraverso una continua formazione, condivisione, innovazione ed evoluzione.

Da anni, operiamo al fianco dei Professionisti, offrendo servizi personalizzati a elevata specializzazione, che rispondono con precisione alle vostre specifiche esigenze, facendo risparmiare tempo, risorse ed energie.

I commercialisti sono i nostri interlocutori principali, in quanto figura chiave per il sistema economico del territorio.

Per questa ragione operiamo al tuo fianco nelle attività di analisi delle novità normative, consentendo al tuo Studio di ampliare i settori d'intervento e garantire ai tuoi attuali e futuri clienti nuovi servizi complementari.

Facciamo crescere il valore del tuo brand e ci prendiamo cura di te, consentendoti di operare nel rispetto della legge e facendoti sentire al sicuro.

Ti aiutiamo a crescere creando nuove opportunità per te e per il tuo business!

COSA POSSIAMO FARE PER IL TUO STUDIO?

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla forte crescita della necessità manifestata dagli Studi Professionali di essere affiancati e formati su tutti gli obblighi previsti dalla normativa Antiriciclaggio e dalla normativa Privacy. Ad oggi, gli Studi professionali faticano a star dietro agli adempimenti, soprattutto per mancanza di tempo e risorse a disposizione, considerando le numerose e sempre più frequenti scadenze.

Pe venire incontro alle tue esigenze, abbiamo sviluppato un servizio personalizzato, con una nostra risorsa a te dedicata, garantendoti:

. consulenza e formazione in materia di Privacy;

. consulenza e formazione in materia di Antiriciclaggio.

Abbiamo anche ideato una Piattaforma per accelerare ulteriormente le tue attività. Grazie al nostro

applicativo gli adempimenti antiriciclaggio risulteranno molto più rapidi e snelli.

La nostra soluzione prevede:

. Gestione del Profilo Studio

. Consulenza e assistenza per la gestione dei fascicoli della clientela

. Formazione obbligatoria per te e per i tuoi collaboratori/dipendenti.

COSA POSSIAMO FARE PER I TUOI CLIENTI?

In partnership con noi, avrai la possibilità di ampliare i settori di intervento del tuo studio, offrendo ai tuoi clienti ulteriori servizi, quali, tra gli altri:

. Consulenza e formazione in materia di Privacy;

. Consulenza per la redazione di Modelli di Organizzazione Gestione e Controllo (MOGC) ex d.lgs. n. 231/01;

. Consulenza e supporto pratico per la richiesta e il rilascio delle autorizzazioni per l'installazione di impianti di Videosorveglianza e Geolocalizzazione ex art. 4 L. n. 300/70;

. Consulenza in materia di Anticorruzione e Trasparenza (per società controllate o partecipate da P.A.);

. Consulenza e formazione in materia di Whistleblowing.

LA COLLABORAZIONE CON L'UNGDCEC

Grazie al rapporto di collaborazione nato con l'Unione Nazionale dei Giovani Commercialisti e degli Esperti Contabili e della convenzione esclusiva sottoscritta, in qualità di iscritto, potrai giovare dei nostri servizi di compliance.

A chi si applica?

La convenzione si applica agli Studi alla prima meccanizzazione o professionisti under 43.

Di cosa si può beneficiare?

In virtù della convenzione, potrai usufruire dei servizi di consulenza e formazione, con un nostro consulente dedicato, in merito agli adempimenti connessi all'applicazione delle normative in materia di privacy e antiriciclaggio. Attraverso la nostra piattaforma innovativa, sarà garantita una gestione continua, precisa e puntuale degli adempimenti previsti dalle normative.

Quali sono i costi in convenzione?

L'attività di consulenza in materia di Antiriciclaggio varia a seconda delle dimensioni e delle esigenze dello studio. Per tale ragione, ti offriamo la possibilità di avvalerti di un servizio modulare:  

Studi con meno di 50 clienti - Costo annuale: Euro 800,00 oltre IVA (È prevista la sottoscrizione di un contratto triennale)

Studi con meno di 150 clienti - Costo annuale: Euro 1.200,00 oltre IVA (Ibidem)

Studi con oltre 150 clienti - Costo annuale: a partire da ? 1.800,00 oltre IVA (Costo da definire in relazione alle esigenze dello studio)

Siamo curiosi e appassionati! A fianco a voi cresciamo ogni giorno, migliorando il nostro lavoro con l'esperienza quotidiana, l'impegno e lo studio costante.

Cordiali saluti.

Segreteria UNGDCEC

Siamo lieti di annunciare la partecipazione di Normo.ai al XIX Forum dei Giovani Commercialisti UNGDCEC. Durante il Forum, presenteremo la nostra innovativa piattaforma basata su intelligenza artificiale sviluppata in Italia, progettata per supportare commercialisti e consulenti nella gestione delle normative italiane in modo semplice, veloce e preciso.

Normo.ai è il primo assistente GPT specializzato nella normativa economica, fiscale e del lavoro, offrendo aggiornamenti in tempo reale e risposte complete con riferimenti normativi dettagliati. Vieni a scoprire come trasformare il tuo lavoro quotidiano, risparmiando tempo e migliorando l'efficienza del tuo studio.

Ti aspettiamo presso il nostro desk espositivo per una dimostrazione dal vivo delle potenzialità di Normo.ai e per approfondire come il nostro strumento possa adattarsi alle esigenze specifiche dei tuoi clienti.

Non perdere questa occasione per innovare il tuo approccio professionale.

Cordiali saluti.

Segreteria UNGDCEC

TeamSystem ed Euroconference sono lieti di annunciare la loro partecipazione al XIX Forum dei Giovani Commercialisti "Cambiamenti," che si terrà il 13 dicembre presso il Nazionale Spazio Eventi di Roma. 

Ti invitiamo a visitare il nostro stand per scoprire come le soluzioni AI pensate per Te possano supportare la professione dei commercialisti, offrendo strumenti innovativi per affrontare le sfide del cambiamento. In occasione dell'evento, abbiamo riservato una promozione esclusiva, dedicata ai partecipanti. 

Scopri di più su: https://professionisti.teamsystem.com/lp-richiedi-info-evento-forum-ungdcec-roma-dicembre-2024 

Non perdere questa opportunità. Passo per lo stand per scoprire tutte le novità su AI legata al software!

Cordiali saluti.

Segreteria UNGDCEC

Il percorso del Consiglio Nazionale che ha portato a una versione definitiva della proposta di riforma del d.lgs. 139/05 si è concluso: la sua versione definitiva è stata approvata ed è stata presentata alla politica qualche giorno fa, per il successivo iter legislativo.

L'Unione era ed è favorevole alla sua riforma; la professione è cambiata radicalmente e partendo da qui è imprescindibile la necessità di aggiornare la nostra "carta costituzionale", essendo trascorsi quasi venti anni dalla sua entrata in vigore; serve, in altre parole, un "vestito" nuovo.

Ma andiamo con ordine, analizzando complessivamente quelle che sono le principali e - a nostro avviso - più rilevanti novità che il Consiglio Nazionale propone di modificare.

Preliminarmente, è stato fondamentale l'inserimento dettagliato delle più recenti competenze che ad oggi svolgiamo; il perimetro della sfera professionale si è notevolmente allargato e con esso, di conseguenza, anche le attività che oggi un Commercialista svolge.

Da sempre abbiamo lamentato esservi nella versione vigente poca attenzione nei confronti dei Giovani colleghi: il passo in avanti in questa direzione da parte del Consiglio Nazionale è stato fatto anche grazie all'accoglimento, seppur parziale, delle nostre istanze. Infatti, un primo step verso la quota generazionale è stato compiuto e, auspicando che venga confermato in sede di approvazione, sarà una rivoluzione, perché in ogni ordine e nel Consiglio Nazionale stesso potranno esserci due under 45, due figure che potranno perorare le istanze dei giovani, dando una visione più attuale della professione. Già al Congresso Nazionale di Caserta lo scorso mese di aprile abbiamo gridato "più voce ai giovani" e questo crediamo sia un segnale corretto e di attenzione nei confronti dei Giovani.

Per quanto riguarda la formulazione delle liste e la reale possibilità di eleggibilità negli Ordini Territoriali, però, dobbiamo segnalare un passo indietro nella versione definitiva rispetto all'ultima inviata in consultazione: manca al comma 8 dell'art. 21 la previsione di esprimere almeno due preferenze per gli under 45, che garantirebbe realmente la presenza della quota generazionale nei vari Consigli; previsione che, invece, giustamente è presente per la tutela della quota di genere.

Sicuramente sarà stata una svista perché il principio deve essere il medesimo di quello per le quote di genere e perché la previsione degli under 45 nella lista; circostanza positiva, rischia di essere vanificata dal mancato obbligo di indicare le due preferenze per gli under 45.

Non è solo questa modifica che valorizza i giovani: infatti, la proposta di riforma introduce, con peso ponderato, il voto alla base che permetterà a tutti di esprimere la propria preferenza, dando voce a chi fino ad oggi non ne aveva e, in maniera maggiormente democratica, rafforzando il rapporto diretto fra gli iscritti e gli organi di categoria nazionali.

Un'apertura con il voto alla base, rispettando tutti, era auspicabile e nella proposta di riforma vediamo più attenzione alla base, ai giovani, quindi alla loro partecipazione attiva nell'espressione delle proprie preferenze.

Dopo aver esaminato ciò che maggiormente condividiamo, con lo stesso spirito di critica costruttiva, esaminiamo di seguito gli aspetti che a nostro parere richiedono ancora delle riflessioni.

Un nostro principio cardine da sempre è il ricambio nella governance, anche di categoria e, in ragione di questo, riteniamo che il limite ai due mandati sia imprescindibile, consecutivi o non consecutivi che siano. Non dovrebbe, dal nostro punto di vista, essere possibile ricandidarsi oltre i due mandati, perché viene meno la garanzia di un ricambio che alla lunga è anche, e soprattutto, di carattere generazionale.

Per le stesse ragioni, pur cercando di comprendere le posizioni differenti dalla nostra, siamo contrari all'estensione del mandato a 5 anni, perché tra i due interessi, più tempo per un'efficace azione politica ed il ricambio generazionale, riteniamo che quest'ultimo prevalga, poiché con un opportuno passaggio di consegne da un mandato ad un altro, l'azione politica non si fermerebbe, ma anzi potrebbe trovare nuova linfa e motivazione.

Altro aspetto sicuramente migliorabile riguarda l'introduzione delle specializzazioni: l'Unione è favorevole alla loro introduzione ma certamente sarà fondamentale capirne le modalità di applicazione, senza penalizzare i giovani iscritti.

Il testo proposto, a nostro parere, è sicuramente migliorabile e, nel dettaglio, per la comprovata esperienza riteniamo siano eccessivi 10 anni di anzianità e 5 di esercizio di un'attività professionale in uno dei settori di specializzazione, mentre riteniamo che un professionista, dopo 5 anni di iscrizione e 3 anni di svolgimento di quella specializzazione con continuità, possa assolutamente ritenersi specializzato.

Con i regolamenti le specializzazioni dovranno essere coordinate con il vigente "sistema" dei diversi elenchi e registri, nonché con i conseguenti obblighi di aggiornamento formativo. Ci auguriamo che nella redazione di tali regolamenti, considerata la loro importanza, l'Unione possa essere parte attiva.

Riteniamo, altresì, che l'eterogeneità degli ambiti di specializzazione della nostra professione richieda uno sforzo per adeguare il numero di ore di formazione necessario alle caratteristiche di ogni specifica specializzazione.

In altri termini riteniamo che ci siano alcune specializzazioni per cui risultano adeguate 200 ore di formazione per ottenere il titolo di specialista, mentre ci sono altre specializzazioni per cui il suddetto parametro potrebbe risultare inadeguato e, quindi, eccessivo.

Pertanto, non ci pare corretto prevedere a priori la necessità di 200 ore di formazione indiscriminatamente, senza un'analisi puntuale su materie, impegno, interdisciplinarietà, difficoltà ecc.. Riteniamo quindi che anche la quantificazione delle ore di formazione debba essere demandata ai regolamenti, adeguandola al tipo di specializzazione. Peraltro, il rinvio al regolamento renderebbe molto più agevoli eventuali successive modifiche degli obblighi formativi qualora ci si rendesse conto della loro necessità, senza dover per forza ritornare su un iter legislativo più complesso.

Il successo delle specializzazioni avverrà soltanto intervenendo necessariamente in maniera propedeutica. Occorre quindi:

a. Coordinare la formazione per le varie iscrizioni;

b. Coordinare i tempi di attribuzione della qualifica;

c. Definire la qualifica di professionista specializzato;

d. Regolamentare l'accesso diretto ai rispettivi albi, registri ed elenchi per chi vi risulta già iscritto.

Non gestire bene questi aspetti comporterebbe l'effetto contrario di subire le specializzazioni come l'ennesimo fardello per l'iscritto, invece che come un'opportunità.

L'art. 39-bis definisce inoltre esclusivamente i criteri di accesso al titolo di specialista, non chiarendo quali siano i requisiti per il mantenimento del suddetto.

Se prima ci siamo detti soddisfatti per il 50% del voto attribuito alla base, adesso però non possiamo ignorare come la ponderazione della restante percentuale offra alcuni spunti di riflessione. Il voto ai consiglieri offrirebbe certamente ai vari Ordini Territoriali, o meglio ai vari Consiglieri, la possibilità di esprimere la propria preferenza in maniera totalmente indipendente, ma questo passaggio indebolisce non poco il ruolo di guida, anche politica sul territorio, del Presidente di ordine con non banali possibili ricadute sulla stabilità dei neo eletti consigli locali chiamati ad esprime il loro voto per l'elezione del Consiglio Nazionale. Inoltre, la ponderazione dei pesi elettorali di ciascun ordine locale dovrebbe probabilmente essere commisurata al numero degli iscritti e non alle fasce degli iscritti.

In ultima analisi rileviamo una difformità di trattamento sui temi del bilancio preventivo e del rendiconto consuntivo, all'art. 12 infatti gli Ordini Territoriali si limitano alla predisposizione con approvazione finale degli iscritti, viceversa all'art. 29 il Consiglio Nazionale procede direttamente anche all'approvazione. Per il principio di democraticità e trasparenza della spesa sarebbe probabilmente opportuna un'armonizzazione in tal senso demandando all'assemblea dei presidenti l'approvazione, o comunque un potere di controllo, dei documenti predisposti dal Consiglio Nazionale.

Esaminati i punti principali di dibattito, per chiarezza e trasparenza, è doveroso ricordare l'iter in base al quale si è giunti a queste considerazioni.

Siamo consapevoli delle diverse e legittime visioni di ciascun iscritto, di ciascuna Unione locale, ma, nell'iter di costruzione delle varie proposte che sono state fatte al Consiglio Nazionale, ciascun delegato le ha riportate sul proprio territorio e sono state sintetizzate le osservazioni pervenute.

Detto ciò, partendo dal presupposto che è necessario un aggiornamento della legge che disciplina il nostro ordinamento professionale, ad oggi siamo favorevoli al percorso di riforma avviato poiché riteniamo che gli aspetti positivi prevalgano su quelli negativi, alcuni sopra evidenziati. Ci rende orgogliosi esser stati di impulso su alcuni argomenti ma, alla luce di questo lungo percorso e consapevoli della complessità e delicatezza della materia, ci teniamo a segnalare il fatto che per una riforma così importante per gli iscritti sarebbe stato opportuno il più alto grado di coinvolgimento delle Associazioni Sindacali, degli Ordini, insomma degli iscritti tutti soprattutto nell'ultima fase ovvero sul testo finale che è stato presentato alla politica.

Per tali ragioni, continueremo a lavorare per migliorare ulteriormente la proposta di riforma, partendo sempre dall'analisi puntuale del testo, per sottolineare le criticità non risolte e portarle all'attenzione del Consiglio Nazionale; intendiamo inoltre inserirci in un dibattito costruttivo con la politica, per portare avanti le questioni care all'Unione e incidere sempre più in questo periodo epocale della nostra professione.

https://www.knos.it/editoriale/news/2024/12/09/comunicato_stampa_9-12-24_riforma__d.lgs._139-05/14944 

Roma, 9 dicembre 2024

La Giunta UNGDCEC

COMPLIANCE FISCALE O GUERRA PSICOLOGICA?
LE NUOVE LETTERE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE

È forte il nostro disaccordo riguardo alle recenti lettere inviate dall'Agenzia delle Entrate, sia in merito alle modalità sia per i contenuti delle stesse.

Tali comunicazioni, che non raggiungono sicuramente il desiderio di compliance creando invece solo confusione e preoccupazioni tra i contribuenti, non tengono altresì minimamente conto del fatto che i contribuenti riversano tutti i dubbi sui commercialisti che li assistono.

Ancora una volta, come già successo pochi giorni fa, l'agenzia - con comunicazioni prive di contenuto tecnico informativo - crea a tappeto paure infondate nei nostri clienti che inevitabilmente si rivolgono a noi per ricevere assistenza, che si traduce in consulenza a basso valore aggiunto che richiede ore ed ore del nostro tempo, che difficilmente riusciremo a farci retribuire.

Le lettere di compliance, introdotte con l'intento di favorire il corretto adempimento degli obblighi fiscali e la trasparenza nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, sembrano diventate uno strumento intimidatorio, volto a indurre il contribuente a prendere determinate decisioni come ben esplicitato dalla frase "l'agenzia individua i casi anomali che sono selezionati per le attività di controllo", commettendo peraltro un importante errore nel paragonare il reddito da lavoro autonomo o di impresa con quello minimo previsto per il lavoro dipendente, non considerando la natura del contribuente stesso e "dimenticando", forse volutamente, che la causa del reddito al di sotto di determinati limiti possa essere legato alla congiuntura economica del 2023 tuttora in corso.

Non condividiamo il modus operandi dell'Agenzia delle Entrate e lo critichiamo fermamente ed apertamente in quanto l'invio massivo di comunicazioni generiche mal si concilia con la più volte millantata volontà di migliorare il rapporto tra fisco e contribuente.

Inoltre, questa sembra essere l'ennesima richiesta di adesione al Concordato Preventivo Biennale, strumento che, è del tutto evidente, non ha riscosso il successo sperato dal Legislatore, sul quale più volte abbiamo sollevato numerose criticità e offerto il supporto per avviare un tavolo finalizzato a individuare delle modifiche, che avrebbero reso lo strumento più appetibile.

I contribuenti e i commercialisti che li assistono, seppur con tutte le difficoltà già espresse in precedenza, hanno già effettuato le valutazioni circa l'adesione al concordato preventivo biennale e un eventuale cambio di idee non può essere frutto di una lettera dai toni inopportuni.

Chiediamo un confronto costruttivo per trovare soluzioni che tutelino gli interessi di tutte le parti coinvolte e che, una volta per tutte, ci permettano di fare ai nostri clienti una consulenza fiscale puntuale e precisa, nonché retribuita, e non anche psicologica dettata da un rapporto fisco contribuente che evidentemente continua a non funzionare come ci si augurava.

Roma, 4 dicembre 2024

 https://www.knos.it/editoriale/news/2024/12/04/comunicato_stampa_4-12-2024_compliance_fiscale/14938          

Maria Pia Nucera                         

Presidente ADC

Edoardo Ginevra

Presidente AIDC   

Francesco Cataldi  

Presidente UNGDCEC 

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

App ufficiale per iOS!

Spazio a disposizione

  

Spazio disponibile