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Comunicato stampa: GIOVANI REVISORI: percorso nei COMUNI nuovamente in salita

Alla luce della Relazione Illustrativa alle modifiche al Decreto del MIinistero dell'Interno n.23 del 15 febbraio 2012, il percorso per gli aspiranti GIOVANI revisori degli Enti Locali diventa sempre più restrittivo ed in salita.

Innanzitutto, seppur condivisibile di fondo l'impronta professionalizzante che il Viminale vuole dare a questa figura, riteniamo che l'innalzamento a 20 (rispetti agli attuali 10) crediti formativi per l'accesso all'elenco dei revisori degli Enti locali rappresenti una ulteriore barriera all'ingresso.

Entrando nel merito delle proposte, anche alla luce delle osservazioni pervenute dai colleghi che operano nei diversi territori nazionali, riteniamo che il restringimento alla sola provincia di residenza, con ulteriore provincia a scelta nella Regione di appartenenza, sia un criterio decisamente penalizzante e limitativo dell'indipendenza. Vi sono diversi casi di province con pochissimi Comuni (es. la provincia BAT con 10 Comuni, di cui il piu` piccolo di circa 6.200 abitanti): in circostanze del genere, non vi sono Comuni di prima fascia e, al giovane collega, il quale aspira ad entrare nell'elenco dei revisori degli Enti locali, la sua prima preclusione deriva, suo malgrado, proprio dalla provincia di residenza.

Siamo d'accordo sull'affiancamento dei 18 mesi come requisito di accesso all'elenco dei revisori degli Enti locali in quanto riteniamo che l'esperienza sul campo sia fondamentale per l'approccio al mondo degli Enti Locali, soprattutto se integrata da un percorso formativo ad hoc. Anche in questo caso e` necessario fare, tuttavia, le opportune riflessioni. Le collaborazioni di cui all'art. 239, co.4, D. Lgs. 267/2000 possono creare discriminazioni, abusi e speculazioni. Sarebbe opportuno, invece, prevedere l'obbligatorieta`, per gli incarichi di seconda e terza fascia, di un affiancamento di un giovane collega attinto da separato elenco e, riconoscere allo stesso, il giusto compenso oltre al rimborso delle spese sostenute. In alternativa ad un elenco separato, da cui "attingere" per selezionare/estrarre il collaboratore neofita, e` comunque opportuno definire i requisiti specifici e le relative procedure per evitare che l'affiancamento sia inefficace.

Inoltre, riteniamo opportuno che, a garanzia della terzieta` dell'Organo di Controllo, il Presidente del Collegio dei Revisori nei Comuni di terza fascia, sia anch'esso soggetto ad estrazione su base regionale, e non avvenga per nomina consiliare, in modo da garantirne l'indipendenza.

Infine, sui compensi, e` stato scritto e richiesto di tutto, ma e` rimasto un messaggio inascoltato da parte degli Enti. Deve essere fatto obbligo ai Comuni, in sede di estrazione, a pena applicazione di sanzioni, di attenersi ai compensi ed ai rimborsi spese, di cui al D.M. 21 dicembre 2018, a firma del Ministero dell'Interno e del Ministero delle Finanze. Si sottolinea che, seppur recentemente incrementati, tali compensi non sono assolutamente proporzionali alla mole di adempimenti richiesti ai revisori Enti locali ne` soprattutto alle responsabilita` connesse a tale funzione.

La Giunta UNGDCEC

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L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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