Comunicato Stampa 20-01-2021: Più rispetto per il ruolo del Dottore Commercialista
Apprendiamo, non da osservatori economici o statistici, ma dalla pagina web di una casa software, la MadBit Entertainment S.r.l in orbita TeamSystem, quali siano le caratteristiche distintive del nostro ruolo professionale nell'ambito della gestione del personale delle aziende. Ci dice, la pagina web che promuove il software "Dipendenti in Cloud", che "il Commercialista si focalizza sulle tematiche fiscali e contabili" e che pertanto "il servizio offerto risentirà inevitabilmente di queste inclinazioni". Diverso invece il Consulente del Lavoro che "è specializzato dell'amministrazione del personale: gestisce tutte le fasi di un rapporto di lavoro, dall'assunzione al licenziamento. Il suo obiettivo è di alleggerire la gestione burocratica, che di solito è in capo alle aziende".
Una casa software che si propone come partner informatico dei nostri studi professionali ignora quindi i tanti Colleghi che sono specializzati nella gestione del personale, e che, con le competenze multidisciplinari acquisite nel percorso lavorativo e formativo, sono in grado di cogliere tutti gli aspetti di quest'area e le relazioni con gli altri ambiti di consulenza aziendale.
Una ignoranza grave, e profonda. Chi scrive è una primaria casa software non un giovane blogger. La fantasiosa descrizione del Commercialista che riporta nella pagina web è indicativa di una profilazione rozza e semplicistica del mercato di riferimento. Se il nostro potenziale partner dimostra di non esser in grado di comprendere il proprio target, ne deduciamo una sua oggettiva incapacità nel creare soluzioni adeguate alle nostre esigenze e quindi (usando le stesse parole) "il servizio offerto risentirà inevitabilmente di queste inclinazioni".
La software house si permette di esprimere liberamente le proprie opinioni sulla nostra categoria, incurante dei dati oggettivi, in attuazione di una strategia di marketing costruita non sul valore del prodotto ma su posizioni di rendita derivanti da rigidità insite nel mercato dei software gestionali per gli studi professionali. La risoluzione dei contratti di fornitura di programmi software ha per il professionista costi indiretti derivanti dalle diseconomie di trasferimento dati e di apprendimento che alterano le dinamiche di mercato, limitando la libertà di scelta fra i fornitori per creare una reale catena del valore con partner informatici adeguati alle nostre professionalità. In questo contesto, i giovani Commercialisti e quelli in genere che hanno una significativa componente di elaborazione dati (siano essi contabili, fiscali o di gestione del personale) sono gli attori più vulnerabili, limitati nel far valere le proprie scelte preferenziali e costretti a vedersi definire da terzi soggetti come nel caso di "Dipendenti in Cloud" animati solo da spirito commerciale, non da strategie di sinergia.
Pensare ad uno standard unico per i database delle informazioni contabili, fiscali e di gestione del personale (come già avvenuto per la fatturazione elettronica) processate nei nostri studi; pensare ad un obbligo di portabilità di questo database standardizzato quando il Professionista decide di cambiare il proprio partner informatico. Questa la visione necessaria affinchè si possa creare un vero mercato concorrenziale in cui il Dottore Commercialista cambia gli strumenti utilizzati per costruire la miglior combinazione possibile atta a soddisfare il Cliente.
Il partner informatico perderebbe le posizioni di rendita derivategli da vincoli tecnologici e sarebbe costretto ad interagire con il Professionista non come semplice venditore ma necessariamente come co attore della creazione di un servizio professionale qualificato. Non avrebbe modo e tempo di basarsi solo su politiche commerciali basate sulla comunicazione, talvolta, come nel caso citato, anche errata, fuorviante, discriminatoria. Dovrebbe approfondire la conoscenza dei nostri ruoli, rispettarli ed aspirare a creare insieme un sistema di reciproco valore.
Roma, 20 Gennaio 2021
La Giunta UNGDCEC