Comunicato stampa 20-01-2022: Proposte, Indispensabili
Si parla molto di caro-bollette e caro-energia in questi giorni. Anche come professionisti che tutti i giorni "combattono" al fianco dei nostri clienti, siano essi privati o imprenditori, abbiamo toccato con mano le difficoltà che si stanno creando, in particolare nelle imprese attività commerciali ed anche gli stessi studi professionali, che vedono i costi operativi legati all'energia incrementarsi in maniera esponenziale.
Siamo giovani dottori commercialisti, e da due anni a questa parte - da quando cioè è scoppiata la pandemia globale con tutte le inevitabili conseguenza - abbiamo provato a proporre alla politica e ai principali stakeholders anche alcuni "aggiustamenti" che ci vengono sottoposti da parte delle nostre commissioni, costituite da centinaia di iscritti che continuano a lavorare alacremente anche in queste settimane.
Aggiustamenti e proposte emendative che, come nel caso delle proroghe per il versamento delle cartelle esattoriali, in alcuni casi sono state accolte e rielaborate.
Ebbene, proprio in questi giorni le nostre commissioni che si occupano di Fisco hanno elaborato la bozza di una proposta di contributo perequativo legato al caro energia, che porteremo nei prossimi giorni sui tavoli politici.
La procedura di fatto non andrebbe a dare aiuti a pioggia, ovvero uno dei principali difetti dei primi interventi governativi durante il 2020.
Si tratta invece di un ENERGY CREDIT generato a seguito di presentazione di apposita istanza telematica. Le imprese e i professionisti potranno certificare, grazie all'apposizione di un visto da parte di un dottore commercialista iscritto all'ordine, il costo medio mensile sostenuto durante il primo trimestre del 2019 per l'energia elettrica, andandolo a confrontare entro il 30 aprile 2022 con il costo medio mensile sostenuto nel primo trimestre 2022.
Sulla base delle disponibilità e degli appositi appostamenti di bilancio, tale incremento potrà, almeno in una buona %, essere tramutato in un credito di imposta necessario a compensare i debiti erariali o contributivi nei mesi successivi dopo apposito accoglimento dell'istanza da parte dell'agenzia delle entrate.
Come sempre, non vogliamo sottrarci a dare una mano al Paese, anche attraverso queste proposte, esattamente come tutti i commercialisti stanno facendo da sempre, perché - molto semplicemente e ancora una volta di più - indispensabili.
Roma, 20-01-2022
La Giunta UNGDCEC