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Comunicato stampa 14-02-2022 Si è perso il Visto

Riportiamo il testo del comunicato stampa emesso oggi dall'Associazione, relativo all'impossibilità di apporre il visto di conformità sulle comunicazioni inerenti opzioni per interventi edilizi e superbonus, a causa di un errore di compilazione presente sulla piattaforma web.

Il problema è stato da noi formalmente portato all'attenzione dell'Agenzia delle Entrate in data odierna. 

Si è perso il Visto

È solo dallo scorso 4 febbraio che abbiamo accolto l'ennesima variante dei modelli messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate per comunicare l'opzione per la cessione di crediti e/o sconto in fattura in ambito edilizio. È stata una settimana intensa quella appena trascorsa, abbiamo scoperto che oltre ad esser Professionisti del fisco ci è richiesto di esser bravi anche in psicologia. Abbiamo dovuto ascoltare le (più che legittime) paure dei nostri clienti, di quelle imprese che dall'oggi al domani non hanno più avuto modo di cedere i loro crediti a quegli istituti finanziari paralizzati dalla scellerata scelta di bloccare le seconde cessioni in nome della lotta alle condotte fraudolente.

Inopportuno in questa sede riepilogare quanto successo dallo scorso 11 novembre ad oggi, quella prima paralisi l'abbiamo vissuta ed abbiamo sperato che dallo scorso 1° gennaio si potesse ripartire con una minima programmazione e delle linee guida chiare e definite. Così non è stato.

La Legge 234/2021 ci ha fatto conoscere il concetto di "edilizia libera" e ci ha anche consegnato la responsabilità di conteggiare il complessivo costo degli interventi al fine di poter esonerare le comunicazioni dall'obbligo di apposizione del visto di conformità.

È su questo punto che oggi ci soffermiamo e lo facciamo per sottolineare che dopo, in ordine:

- Decreto Legge 157/2021 (Decreto Antifrodi, poi abrogato)

- Legge 234/2021 (Legge di Bilancio)

- Decreto Sostegni Ter, precisamente Art. 28 e famigerato blocco delle seconde cessioni.

Dopo esser stati tirati in ballo ogni volta che si smascheravano truffe da centinaia di milioni di euro e si additava il Commercialista come uno dei principali artefici della frode.

Dopo tre mesi di sostanziale blocco alle cessioni agli istituti finanziari.

Udite udite. l'Agenzia delle Entrate impedisce di apporre il visto di conformità a comunicazioni di cessione che stando alla norma dovrebbero averlo. Lo fa per errore di un automatismo tanto contorto quanto è la mente di chi ha partorito questa gincana fatta di asseverazioni, attestazioni, franchigie, edilizia libera etc etc etc. ma comunque lo fa. ed è assurdo che quasi siamo forzati all'errore se l'intenzione è quella di seguire pedissequamente le istruzioni del modello. Riportiamo testualmente uno stralcio delle istruzioni in modo da far meglio comprendere l'errore:

Se l'opzione è esercitata in relazione a uno stato di avanzamento lavori (SAL) deve essere indicato nel campo "Stato di avanzamento lavori" il numero corrispondente al SAL. In tal caso nel campo "Importo complessivo della spesa (nei limiti previsti dalla legge)" deve essere indicato l'importo delle spese sostenute in relazione al singolo SAL oggetto della comunicazione (al netto degli importi riferiti ai SAL precedenti). Per gli stati di avanzamento lavori successivi al primo devono essere, inoltre, indicati il protocollo telematico e l'anno di sostenimento della spesa riportati nella prima comunicazione (ossia quella relativa al primo SAL).

Dopo aver letto le istruzioni, ecco un esempio concreto:

Mr. Tizio esegue presso il proprio immobile lavori di manutenzione straordinaria, affidati alla Ditta Alfa, per complessivi 20.000 ?. Alfa emette due fatture per due stati avanzamento lavori ed il Signor Tizio, contribuente modello, si affida ad un tecnico per l'attestazione di congruità dei costi e ad un Commercialista per l'invio della comunicazione con apposizione del Visto di conformità.

Alfa emette due fatture dicevamo. La prima per complessivi 12.000 ? (SAL 1) e la seconda per complessivi 8.000 ? (SAL 2).

Il Commercialista del Signor Tizio, una volta raccolta tutta la documentazione necessaria, procede con l'invio del primo modello tramite piattaforma WEB Agenzia Entrate ed in automatico la diligente piattaforma gli inserisce il campo del visto di conformità già compilato, tutto OK, la Legge questo dice e l'automatismo gira bene.

Il problema arriva con il SAL 2, il Commercialista segue le istruzioni ed inserisce nel campo dell'importo complessivo della spesa sostenuta l'importo delle spese sostenute in relazione al singolo SAL oggetto della comunicazione (al netto degli importi riferiti ai SAL precedenti) MA. succede che l'automatismo non gira bene stavolta ed anche se tu gli dici SAL 2 lui ritiene che il Visto di conformità non sia necessario essendo in presenza di un importo complessivo di spesa inferiore a 10.000 ?. Ah questi automatismi. pubblichiamo 3 provvedimenti normativi in due mesi in nome della sicurezza per le casse dello Stato e loro che fanno? Continuano a fare questi errori?

I prossimi a cui addosseremo la colpa delle frodi milionarie chi saranno? Gli automatismi? Chiederemo alla Gabanelli di andare ancora una volta con lo scoop sull'automatismo fraudolento ed il Commercialista che ne ha approfittato?

La nostra segnalazione è un invito a sistemare questo errore ma è soprattutto l'ulteriore preghiera di essere ascoltati, di comprendere che noi Professionisti siamo il migliore strumento a disposizione di chi ha l'obiettivo di migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti.

Al tavolo delle decisioni dobbiamo esserci non per diritto di natura, la nostra presenza serve ad evitare correzioni che diventano immediatamente necessarie dal momento in cui le disposizioni arrivano a chi quotidianamente lavora e traduce quel dettato normativo contorto come non mai.

https://www.knos.it/editoriale/news/2022/02/14/comunicato_14-02-2022%3a_si_%c3%a8_perso_il_visto/14121

Roma, 14 febbraio 2022

La Giunta UNGDCEC

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L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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