Comunicato 18-02-22 Superbonus, mercato nelle mani di pochi
Apprendiamo da fonti di stampa come lo scenario che va delineandosi in tema di cessione dei crediti relativi al Superbonus e ai bonus edilizi minori sia quello che consentirà soltanto alle società di revisione meglio note come "Big Four" di svolgere questo servizio, dietro ovviamente lauto compenso , escludendo così di fatto tutti gli altri attori professionisti coinvolti nella filiera, quali in particolare i dottori commercialisti.
Non è noto quale sia il criterio che sottostà a questa scelta presa dalla politica; già in precedenza Studi condotti sul territorio nazionale hanno messo in luce come le "Big Four", in tema di revisione, si stiano mangiando il mercato sia in termini di numeri di incarichi sia quindi percepita anche di remunerazione dagli stessi stessi, pur non avendo standard qualitativi o procedure certificate migliori dei singoli professionisti anche spesso aggregati in Studi Professionali di varia grandezza.
La storia si ripete quindi in quanto se è vero, come sembra, che le società di revisione saranno le uniche titolate a svolgere le pratiche relative alle cessioni dei crediti sopracitati il ??mercato subirà un significativo e ingiusto sconvolgimento che da un lato danneggerà i singoli professionisti, dall'altro costringerà il contributo a subito i prezzi imposti da "Grandi 4" che a quel punto potranno fare il bello e il cattivo tempo.
La prospettiva poco rassicurante che vediamo delinearsi è quella della totale lesione del principio della libera concorrenza di mercato sancita dall'art 41 della Costituzione, ai sensi del quale: «l'iniziativa economica privata è libera». Si tratta di un principio estremamente importante per almeno due motivi: da un lato, allarga lo spettro dei diritti delle libertà individuali, dall'altro contribuisce a tutelare gli interessi dei consumatori. Quanto detto è confermato dal fatto che se le imprese si fanno concorrenza tra loro, sono costrette a mantenere contenuti i prezzi e dare più attenzione al cliente e alla qualità del prodotto offerto.
Cosa accadrebbe quindi se tutto questo venisse meno?
Chi garantirà che l'operato delle società di revisione sarà esente da rischi di frodi e che il servizio dato alle imprese e ai cittadini sarà migliore ed economicamente equo rispetto a quello che i singoli professionisti stanno dando e hanno sempre fornito?
Così come di recente abbiamo previsto che ridurre la cessione del credito ad un'unica sulla base dell'art.28 del DL Sostegni avrebbe bloccato di fatto il mercato danneggiando tutti così come poi è avvenuto, ora siamo certi che non sarà migliore la prospettiva se gli unici attori che potranno fornire tale servizio saranno unicamente le società di revisione le quali sulla base del nulla e senza né concorrenza, né controlli terzi, si ergeranno a garanti di un meccanismo nato invece come misura di sostegno alle imprese, ai singoli e alla società all'interno di un piano più ampio di ripresa e resilienza.
Auspichiamo pertanto che il Legislatore rifletta, si ravveda e ponga rimedio a tutto ciò prima che non sia troppo tardi!
Roma, 18 febbraio 2022
La Giunta UNGDCEC