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Comunicato 27-05-2022 Assunzioni agevolate

30 Giugno 2022, Quale futuro per le assunzioni agevolate? 

Come la mancata programmazione rischia di vanificare le norme di politica attiva del lavoro

Allo scoccare della mezzanotte del 30/06/2022 scompariranno le agevolazioni contributive, introdotte dalla legge 178/2020, per favorire l'inserimento l'occupazione giovanile e delle donne, per gli anni 2021 e 2022 così come la decontribuzione prevista inizialmente per il Mezzogiorno fino al 2029.

Contrariamente alla favola di Cenerentola questi strumenti di politica attiva non sembrano avere un lieto fine e cesseranno in maniera anticipata rispetto al termine previsto dalla legge di Bilancio. L'autorizzazione europea prevista fino al 30/06/2022, ad oggi non risulta prorogata.

Già guardandoci indietro l'iter per il 2021 è stato estremamente lento e si è potuti usufruire del beneficio in maniera concreta solo a fine anno (donne richiedibile dall'11 novembre 2021 messaggio Inps 3809 del 05/11/2021 e under36 con messaggio n. 3389 del 7 ottobre 2021).

Ad oggi, dunque, tali agevolazioni si fermerebbero senza alcuna alternativa adeguata.

Ricordiamo brevemente cosa prevedono questi incentivi:

Incentivo occupazione giovani Under 36 per il biennio 2021-2022

L'incentivo Giovani under 36 promuove l'occupazione giovanile stabile.

Consiste in uno sgravio contributivo per i datori di lavoro che assumono giovani con meno di 36 anni, valido sia per nuove assunzioni a tempo indeterminato che per trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Le assunzioni riguardano giovani che non hanno compiuto 36 anni al momento dell'instaurazione del rapporto di lavoro e che nella loro vita non sono mai stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro.    

I rapporti di lavoro incentivati sono:

  • Nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato;
  • Trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato;
  • Assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione

L'esonero contributivo è riconosciuto nella misura del 100%, per un importo massimo pari a 6 mila euro l'anno e per un periodo massimo di 36 mesi (48 mesi per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). 

Sgravio donne del 100% per il biennio 2021 - 2022

Incentivo occupazionale che sostiene l'occupazione stabile e di qualità per le lavoratrici svantaggiate dove per lavoratrici svantaggiate si intendono:

  • donne con almeno 50 anni e disoccupate da oltre 12 mesi;
  • donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un'accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • donne di qualsiasi età, ovunque residenti, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

La condizione di svantaggio della lavoratrice deve sussistere alla data dell'evento per il quale si intende richiedere il beneficio; si rivolge a tutti i datori di lavoro privati e i rapporti di lavoro incentivati sono sia le assunzioni a tempo determinato che le assunzioni a tempo indeterminato o trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato.

L'esonero contributivo è riconosciuto nella misura del 100%, per un importo massimo pari a 6 mila euro l'anno e per un periodo massimo di 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato e di 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato (anche in caso di trasformazioni di contratti a termine precedentemente agevolati).

L'incentivo spetta anche per proroga del rapporto (effettuata in conformità alla disciplina del rapporto a tempo determinato), fino al limite complessivo di 12 mesi.

Decontribuzione Sud

È uno sgravio contributivo per le aziende del Sud, introdotto per contenere gli effetti dell'epidemia Covid-19 sull'occupazione e a tutelare i livelli occupazionali in aree con gravi situazioni di disagio socioeconomico.

Valido per i datori di lavoro privati con sede in determinate regioni quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (in caso di rapporti di somministrazione la sede di lavoro rileva il luogo dove si svolge la prestazione). Sono incentivati dunque tutti i rapporti di lavoro dipendente, sia instaurati che da instaurare.

Ai datori di lavoro privati è riconosciuta un'agevolazione le cui percentuali variano a seconda delle annualità delle contribuzioni (esclusi premi e contributi dovuti all'Inail):

-    sino al 31 dicembre 2025: esonero del 30% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;
-    per gli anni 2026 e 2027: esonero del 20% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;
-    per gli anni 2028 e 2029: esonero del 10% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro.

Questo esonero non prevede un massimale nell'importo per singolo lavoratore/lavoratrice.

L'esonero è al momento concesso dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2022 mentre per il periodo successivo (1° luglio 2022 - 31 dicembre 2029), le istruzioni dovrebbero essere fornite con l'autorizzazione della Commissione europea (articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato).

Al momento il 12 maggio 2022 un comunicato stampa, pubblicato sul sito internet della Commissione europea, ha ufficializzato la dismissione del Temporary framework pandemico, le cui misure di sostegno, prima di estinguersi, si ridurranno gradualmente tra il 2022 e il 2023, al fine di permettere alle imprese di abituarsi al ritorno a una situazione di pregressa normalità.

Il comunicato stampa puntualizza infatti che "il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato legato all'emergenza Covid non sarà prorogato oltre l'attuale scadenza, che per la maggior parte degli strumenti è il 30 giugno 2022. L'attuale piano di transizione ed eliminazione graduale non subirà modifiche, compresa la possibilità per gli Stati membri di attuare misure di sostegno agli investimenti e alla solvibilità rispettivamente fino al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023".

Il quadro che va definendosi quindi rappresenta un grande ostacolo alla programmazione aziendale in quanto gli imprenditori da Luglio 2022 si vedranno costretti a rimodulare l'intero programma occupazionale interno così come eventuali piani finanziari tenuti in considerazione fino ad oggi e per di più il tutto a ridosso di una delle scadenze di pagamenti cruciali e più sanguinose per l'impresa ovvero il 20 agosto. A nostro avviso tali agevolazioni, visto anche il periodo di grande difficoltà vissuto recentemente e non ancora conclusosi per la maggior parte dei settori, dovrebbero quanto meno essere stabilizzate nel medio periodo perché gli imprenditori necessitano di un sostegno concreto teso al recupero di quanto perso e al rilancio dell'occupazione giovanile e femminile in primis. Questa situazione alquanto sconcertante vede l'ennesima situazione incerta in cui il Ministero del Lavoro non comunica con trasparenza gli iter autorizzativi previsti dalla normativa europea impedendo agli operatori economici di comprendere tempistiche ed eventuali prospettive di organizzazione aziendale.

Non vogliamo vivere nelle favole, ma vogliamo esser liberi di impegnarci per creare il nostro lieto fine con tutti gli strumenti possibili. Invitiamo pertanto il Ministero del Lavoro ad avviare un dialogo per la creazione di uno strumento di comunicazione bidirezionale idoneo a supportare Pubblica Amministrazione, Imprese e Dottori Commercialisti nella gestione delle politiche attive del lavoro.

https://www.knos.it/editoriale/news/2022/05/27/comunicato_27-05-2022_assunzioni_agevolate/14277 

Roma, 27 maggio 2022

La Giunta UNGDCEC

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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