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Comunicato UNGDCEC 11-03-2024 Obiettivo Uni.Co.

TIROCINI ADEGUATAMENTE RETRIBUITI E PIU' INFORMAZIONE SULLA PROFESSIONE: GLI STUDENTI RISPONDONO AD "OBIETTIVO UNI.CO"

Il 28 febbraio 2024 l'UNGDCEC è salita in cattedra in oltre 35 atenei di tutta Italia attirando l'attenzione di oltre 2.000 studenti universitari.

Con Obiettivo Uni.Co abbiamo voluto raccontare ai giovani la seconda faccia della medaglia: cosa fa davvero il commercialista? Che ruolo ha nel tessuto economico ed imprenditoriale del nostro paese? Il commercialista è davvero quello che ci fa solo i conti e ci fa pagare le tasse?

Abbiamo così spiegato le mille sfaccettature della professione, oggi sempre più orientata verso una consulenza tailor made pronta ad assistere privati, enti ed imprese e accompagnare i clienti in percorsi strategici e di crescita, abbiamo aperto il dibattito sull'importanza di affidarsi alla consulenza di professionisti qualificati, specializzati ed iscritti ad un albo, quale garanzia di tutela degli interessi dell'intero tessuto economico, parlando inoltre di politiche di welfare e di prospettive di carriera.

Cosa ne sapevano gli studenti di tutto questo? (Quasi) niente!

In un contesto in cui la domanda da parte del mercato richiede competenze diversificate e specializzate allo stesso tempo, lo stereotipo del commercialista "contabile" e mera interfaccia della Pubblica Amministrazione affligge ancora i pensieri dei più giovani, creando una barriera all'ingresso che ha portato negli ultimi anni ad un drastico calo dei nuovi iscritti.

La conferma di una percezione sbagliata della professione arriva dalle 1.000 risposte ai questionari somministrati nei vari atenei che hanno permesso di individuare alcune delle cause di questa "fuga di cervelli" dalla categoria: seppur la netta maggioranza degli studenti ritenga strategico il ruolo del commercialista, dal sondaggio emerge chiaramente un gap informativo, che inevitabilmente parte dalle università, sui percorsi di formazione e di abilitazione; oltre il 40% degli studenti intervistati, infatti, dichiara di non essere a conoscenza dell'iter di formazione e tirocinio necessario per arrivare all'abilitazione, mentre oltre il 38%, pur essendone informato, sente la necessità di sportelli di orientamento alla professione all'interno delle università. A questo si aggiunge, da una parte, la percezione di una formazione accademica che ancora non convince gli studenti, che vorrebbero percorsi universitari propedeutici e maggiormente specializzanti allo svolgimento della professione, dall'altra l'assenza di informazioni sulle specializzazioni e sulle nuove sfide che siamo chiamati ad affrontare come consulenti.

Come ci si poteva aspettare, però, un altro grande problema riguarda l'aspetto economico: l'assenza di un equo compenso per il periodo del tirocinio scoraggia i giovani ad intraprendere la strada della professione. La necessità di una revisione del percorso di abilitazione, compresa la necessaria introduzione di misure di tutela economica per i tirocinanti, trova pieno riscontro nelle risposte raccolte nelle università. L'immediata indipendenza economica post-laurea rappresenta, infatti, per i giovani, un'esigenza primaria: ne consegue che la scarsa attrattività della professione passa anche dalla mancanza della previsione esplicita di un compenso minimo garantito ai tirocinanti.

Come già sottolineato dall'UNGDCEC in altre occasioni, nell'ambito di una costruzione di nuovi percorsi di tirocinio e di una struttura degli esami di abilitazione in linea con l'evoluzione della professione, è primaria la necessità di normare l'aspetto legato al compenso dei praticanti.

Opportunità di crescita e prestigio professionale, competenze richieste dal mercato e maggiore autonomia nella gestione del tempo sono invece tutti fattori che rappresentano elementi di attrattività per la professione; in merito a quest'ultimo aspetto siamo tutti consapevoli del fatto che, in Italia, dopo il Covid, sono cambiati in modo significativo gli obiettivi di carriera soprattutto degli under 35; i giovani oggi manifestano valori differenti rispetto alle generazioni precedenti, dando meno importanza alla dedizione alla carriera, in favore invece della flessibilità e della qualità della vita in generale. È necessario che il contesto professionale si sposti verso queste nuove esigenze e sembrerebbe che intraprendere la strada della professione rispetto alla vita da dipendente sia elemento di maggiore garanzia in tal senso.

Come ci siamo lasciati alla fine di questa intensa giornata di confronto?

Con la richiesta e la voglia reciproca di continuare con percorsi di dialogo e informazione con gli studenti, che hanno dichiarato di essere usciti dalle aule il 28 febbraio con una visione diversa della figura del commercialista (83%) e con una maggiore consapevolezza delle prospettive che oggi la nostra professione, in continua evoluzione, offre.

Quindi ci chiediamo: siamo riusciti a centrare l'"Obiettivo Uni.Co"?

Crediamo di si. ma ne abbiamo in mente tanti altri!

https://www.knos.it/editoriale/news/2024/03/11/comunicato_11-03-2024_obiettivo_uni.co/14724 

Roma, 11 marzo 2024

La Giunta UNGDCEC

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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