Nuovo Codice Deontologico: più attenzione ai Giovani Professionisti
Gentile Collega,
l'Unione - con l'ausilio della commissione di studio "Deontologia, formazione professionale, d.lgs. 139/2005" - ha partecipato alla pubblica consultazione del Consiglio Nazionale sul nuovo Codice Deontologico della Professione.
L'analisi si è focalizzata su determinati aspetti tra cui le modifiche apportate all'articolo 39 comma 2, ovvero l'utilizzo dei mezzi di comunicazione sociale, inclusi i social network, da parte dell'iscritto, per cui questi deve astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa ledere l'onorabilità delle istituzioni, anche di categoria, o comunque nuocere l'immagine e il decoro della professione, assicurando l'osservanza dei doveri ed il rispetto degli obblighi indicati negli articoli: 6 commi 1 e 2, 11, 14 comma 2, 28 comma 1 e 29 comma 1. A nostro parere l'utilizzo di qualsiasi mezzo di comunicazione, anche social network per l'appunto, non deve mai mancare di rispetto e decoro verso chiunque, ma questo non può certamente tradursi nel togliere la possibilità di esprimere qualsiasi tipo di critica o dissenso, anche e soprattutto verso le istituzioni professionali.
Ci siamo sentiti in dovere di porre l'attenzione sull'approccio che la nuova versione del codice deontologico in consultazione ha riservato ai giovani professionisti, a quella parte di categoria che rappresentiamo e che, non ce ne vogliano i colleghi con più anni di iscrizione alle spalle, dovranno confrontarsi con questo codice per più tempo. Considerata la continua riduzione di nuovi iscritti alla nostra professione, crediamo debbano arrivare segnali concreti di apertura e tutela dei colleghi più giovani.
La nuova proposta del Codice, da un lato prevede che i tirocinanti siano soggetti ai doveri ed alle norme deontologiche previsti per i professionisti (commercialisti aggiungiamo noi) dall'altro però non stabilisce nulla circa il compenso, ancora considerato per sua natura gratuito, rimandando solamente ad un rimborso spese forfettario, peraltro già previsto nel testo originale.
Last but not least, in riferimento all'art. 14 comma 3, rimasto invariato rispetto alla versione originaria e che testualmente recita: "il giovane professionista deve trattare con riguardo il collega più anziano, il quale, con suggerimenti e consigli, può rappresentare una guida ed un esempio nell'esercizio della professione", abbiamo ritenuto doveroso evidenziare che lo stesso identico riguardo e rispetto, badate bene lo stesso, dovrebbe essere riservato anche al giovane professionista che, grazie a quei preziosi suggerimenti e consigli, sta cercando di garantire un futuro alla nostra professione.
Ci auguriamo che il Consiglio Nazionale accolga le nostre proposte e valorizzi maggiormente il Giovane professionista, soprattutto in un momento storico in cui è fondamentale riavvicinare i Giovani alla nostra amata ma tanto bistrattata professione!
Roma, 14 marzo 2024
La Giunta UNGDCEC