Comunicato Stampa 25-09-2024 Concordato preventivo biennale
CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE: È UNA OPZIONE, NON UN OBBLIGO
Negli ultimi mesi è stato al centro del dibattito, recentemente ha subito notevoli modifiche e ancora oggi si discute di introdurne nuove. Abbiamo ribadito la necessità di norme stabili e regole certe, per permettere ai nostri studi e ai nostri clienti di poter decidere se aderire o meno al nuovo strumento.
In questi giorni l'Agenzia delle Entrate ha recapitato, nell'area comunicazioni del cassetto fiscale dei contribuenti, un invito ad aderire al Concordato Preventivo Biennale; il tutto è assolutamente legittimo se non fosse che, in un punto della comunicazione si legge:
Si ricorda che l'articolo 34, comma 2, del decreto legislativo n. 13 del 2024 prevede che "L'Agenzia delle entrate e il Corpo della Guardia di finanza programmano l'impiego di maggiore capacità operativa per intensificare l'attività di controllo nei confronti dei soggetti che non aderiscono al concordato preventivo biennale o ne decadono".
È vero che la comunicazione riporta testualmente quanto sancito dall'art. 34, comma 2 del D.Lgs. n. 13/2024, tuttavia quel rimando - peraltro in grassetto - nel contesto della comunicazione, appare totalmente fuori luogo, se non addirittura minaccioso, soprattutto se si considera che la comunicazione dovrebbe essere orientata alla compliance.
Ricordiamo all'Agenzia delle Entrate che l'adesione al Concordato Preventivo Biennale è una opzione per il contribuente, non un obbligo e a tal riguardo l'articolo 6 del D.Lgs. 13/2024 è molto chiaro.
Il contribuente deve essere libero di poter scegliere se aderire o meno, senza la pressione di velate minacce, che si pongono agli antipodi di un rapporto collaborativo tra fisco e contribuente e dell'idea stessa di "fisco amico".
Roma, 25 settembre 2024
La Giunta UNGDCEC