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REVISIONE LEGALE, UN'ALTRA BARCA LASCIATA ANDARE ALLA DERIVA?

Non solamente noi addetti ai lavori, diretti interessati, siamo consapevoli dell'attuale desolante panorama che si sta sempre più delineando in merito all'affascinante attività della revisione legale, attività che per essere svolta, richiede formazione obbligatoria continua, assunzione di rischi e responsabilità, e un'adeguata copertura assicurativa.

E' proprio il MEF stesso che, nel comunicato pubblicato nel settembre 2020, a cura della Ragioneria generale dello Stato, ammetteva: <<in taluni casi i compensi dichiarati sono quantificati in misura così scarsamente remunerativa da far presumere che non sia garantita la qualità e l'affidabilità dei lavori di revisione .>> richiesti.

Tale ammissione trova anche riscontro in un sondaggio effettuato dalla nostra associazione a fine 2019 che rivelava come molti professionisti fossero disposti ad accettare compensi pari a 50 euro l'ora, un importo davvero irrisorio che sminuisce la preparazione e le capacità richieste per lo svolgimento di questa attività, a maggior ragione considerando che il vecchio tariffario fissava in 77,48 l'importo minimo.

E' in queste acque burrascose e tempestate da responsabilità, obblighi, mancata riconoscenza delle competenze, scarsa propensione delle nano e piccole imprese ad affrontare ed accettare un processo di revisione, che dovrebbe navigare il dottore commercialista. Al mare in tempesta, vanno ad aggiungersi poi, aggravando le condizioni, gli "squali" che bazzicano nelle stesse acque con le loro strategie di prezzi al ribasso e una maggiore capacità di assorbire eventuali azioni di responsabilità. Di fronte a questo scenario è sempre più plausibile e comprensibile che i giovani professionisti rinuncino a prender in mano il timone, lasciando andare la barca alla deriva. Perché ciò non accada, non basta la nostra (e non solo) presa d'atto ma è assolutamente necessario un intervento del Legislatore, come da nostra lettera indirizzata al Ministro Gualtieri, affinché venga fissato un importo minimo per il compenso; venga maggiormente tutelato il Revisore nella sua responsabilità e nel riconoscerne l'imprescindibile utilità; venga preservata la libera concorrenza. In altri paesi d'Europa questi principi sono stati condivisi e adottati, purtroppo non in Italia, ennesima occasione persa per tutelare la nostra categoria e per non lasciar andare alla deriva professionalità e competenze che solo le figure ordinistiche sanno apportare, col rischio di lasciare, nel medio breve termine, tutto in pasto agli "squali" a scapito di qualità e competenza.

Il Comunicato in pdf

Roma 21 gennaio 2021
La Giunta UNGDCEC

Apprendiamo, non da osservatori economici o statistici, ma dalla pagina web di una casa software, la MadBit Entertainment S.r.l in orbita TeamSystem, quali siano le caratteristiche distintive del nostro ruolo professionale nell'ambito della gestione del personale delle aziende. Ci dice, la pagina web che promuove il software "Dipendenti in Cloud", che "il Commercialista si focalizza sulle tematiche fiscali e contabili" e che pertanto "il servizio offerto risentirà inevitabilmente di queste inclinazioni". Diverso invece il Consulente del Lavoro che "è specializzato dell'amministrazione del personale: gestisce tutte le fasi di un rapporto di lavoro, dall'assunzione al licenziamento. Il suo obiettivo è di alleggerire la gestione burocratica, che di solito è in capo alle aziende".

Una casa software che si propone come partner informatico dei nostri studi professionali ignora quindi i tanti Colleghi che sono specializzati nella gestione del personale, e che, con le competenze multidisciplinari acquisite nel percorso lavorativo e formativo, sono in grado di cogliere tutti gli aspetti di quest'area e le relazioni con gli altri ambiti di consulenza aziendale.

Una ignoranza grave, e profonda. Chi scrive è una primaria casa software non un giovane blogger. La fantasiosa descrizione del Commercialista che riporta nella pagina web è indicativa di una profilazione rozza e semplicistica del mercato di riferimento. Se il nostro potenziale partner dimostra di non esser in grado di comprendere il proprio target, ne deduciamo una sua oggettiva incapacità nel creare soluzioni adeguate alle nostre esigenze e quindi (usando le stesse parole) "il servizio offerto risentirà inevitabilmente di queste inclinazioni".

La software house si permette di esprimere liberamente le proprie opinioni sulla nostra categoria, incurante dei dati oggettivi, in attuazione di una strategia di marketing costruita non sul valore del prodotto ma su posizioni di rendita derivanti da rigidità insite nel mercato dei software gestionali per gli studi professionali. La risoluzione dei contratti di fornitura di programmi software ha per il professionista costi indiretti derivanti dalle diseconomie di trasferimento dati e di apprendimento che alterano le dinamiche di mercato, limitando la libertà di scelta fra i fornitori per creare una reale catena del valore con partner informatici adeguati alle nostre professionalità. In questo contesto, i giovani Commercialisti e quelli in genere che hanno una significativa componente di elaborazione dati (siano essi contabili, fiscali o di gestione del personale) sono gli attori più vulnerabili, limitati nel far valere le proprie scelte preferenziali e costretti a vedersi definire da terzi soggetti come nel caso di "Dipendenti in Cloud" animati solo da spirito commerciale, non da strategie di sinergia.

Pensare ad uno standard unico per i database delle informazioni contabili, fiscali e di gestione del personale (come già avvenuto per la fatturazione elettronica) processate nei nostri studi; pensare ad un obbligo di portabilità di questo database standardizzato quando il Professionista decide di cambiare il proprio partner informatico. Questa la visione necessaria affinchè si possa creare un vero mercato concorrenziale in cui il Dottore Commercialista cambia gli strumenti utilizzati per costruire la miglior combinazione possibile atta a soddisfare il Cliente.

Il partner informatico perderebbe le posizioni di rendita derivategli da vincoli tecnologici e sarebbe costretto ad interagire con il Professionista non come semplice venditore ma necessariamente come co attore della creazione di un servizio professionale qualificato. Non avrebbe modo e tempo di basarsi solo su politiche commerciali basate sulla comunicazione, talvolta, come nel caso citato, anche errata, fuorviante, discriminatoria. Dovrebbe approfondire la conoscenza dei nostri ruoli, rispettarli ed aspirare a creare insieme un sistema di reciproco valore. 

Il Comunicato in pdf 

Roma, 20 Gennaio 2021

La Giunta UNGDCEC

ORGANIZZATO DALL'UNGDCEC IN COLLABORAZIONE CON L'UNIONE DI POTENZA
Con il patrocinio della Fondazione Centro Studi UNGDCEC

Gentile Collega,

siamo lieti di invitarTi al prossimo Webinar organizzato dall'UNGDCEC, in collaborazione con l'Unione di Potenza, per il giorno venerdì 22 gennaio 2021, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, sul tema:

GLI EFFETTI TRIBUTARI DELLA CANCELLAZIONE 
DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI

Scarica il programnma.

Il webinar si svolgerà sulla piattaforma ZOOM e sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina dell'Unione Nazionale https://www.facebook.com/ungdcec.

Trascriviamo di seguito il link di registrazione al webinar specificando che la registrazione è obbligatoria per il riconoscimento dei crediti formativi:

https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_zbAeHM5_QsWY_be9a67ScQ

 L'evento è in corso di accreditamento presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Vi aspettiamo numerosi!

Un caro saluto
La Giunta UNGDCEC

Gentile Collega,

stiamo vivendo un momento storico caratterizzato da una sfida globale senza precedenti per i sistemi economici e sociali. Sappiamo che quanto accaduto fino al 2019 resterà alle nostre spalle, ci sarà di insegnamento, ma va ripensato.

Per noi professionisti e imprenditori e manager è oggi necessario avviare nuovi processi di riflessione sulle conseguenze che la pandemia ha determinato nel mondo produttivo, rivoluzionando modelli organizzativi e gestionali con capacità di reazione e visione.

Per questo, L'UNGDCEC ha deciso di aderire con entusiasmo a IMPatto Giovani, progetto di confronto tra tutte le principali Organizzazioni giovanili di imprenditori, manager e professionisti, avviato dai Giovani Imprenditori Confindustria e Federmanager Giovani, insieme ad altre 12 associazioni oltre alla nostra, con l'obiettivo di trovare risposte condivise a problemi condivisi.

Come primo obiettivo IMPatto Giovani c'è la realizzazione del Focus, cui Ti chiediamo di partecipare, che coinvolge le basi associative di tutte le organizzazioni partecipanti e riguarda la fiducia nel 2021, le aspettative di investimento, lavoro, crescita, le priorità per il Recovery Fund e le criticità da superare per far ripartire il Paese.

Ti chiediamo quindi di dedicare 20 minuti del tuo tempo alla compilazione del presente questionario: il Tuo supporto e la Tua attenzione sono fondamentali per la riuscita di questa iniziativa

https://gg.cawi.idsurvey.it/default.cshtml?id=4bb996e7-ce1f-47fc-9634-1ec3ae0d0dc6

Il rapporto finale con i risultati della ricerca sarà presentato ufficialmente a febbraio 2021 e rappresenterà una cartina di tornasole del sentiment che attraversa la classe dirigente giovane italiana.

Vogliamo rendere visibile a tutti, la percezione dei giovani imprenditori, manager e professionisti: veniamo spesso invocati, citati, decantati, ma raramente consultati. Per evitare di essere fraintesi nell'anno che si annuncia storico - tra crisi e piani straordinari - dobbiamo farci carico di dire quello che pensiamo, tutti insieme.

Ti ricordiamo che il termine per l’invio dei contributi è fissato al 18 gennaio 2021.

Un caro saluto
Matteo De Lise
Presidente UNGDCEC

Gentile Collega,

siamo lieti di invitarTi al prossimo Webinar organizzato dall'UNGDCEC per il giorno mercoledì 9 dicembre 2020, dalle ore 15.00 alle ore 17.30, sul tema:

I decreti ristori e la legge di bilancio 2021

Approfondimenti e Proposte UNGDCEC

Scarica la locandina.

Il webinar si svolgerà sulla piattaforma ZOOM e sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina dell'Unione Nazionale https://www.facebook.com/ungdcec.

Trascriviamo di seguito il link di registrazione al webinar:

https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_JIM5r398TKmRh__m8jgdHA

Specifichiamo che la registrazione è obbligatoria per il riconoscimento dei crediti formativi.

Il webinar è gratuito e accreditato dall'ODCEC di L'Aquila e Sulmona. La partecipazione consente di maturare n. 3 crediti formativi validi ai fini della FPC (codice materia D.7.2).

Per il riconoscimento dei crediti sarà necessario accedere al sito del Consiglio Nazionale e compilare il form per l'autocertificazione webinar. Di seguito il link alla pagina: 

https://www.commercialisti.it/visualizzatore-articolo?_articleId=1413847&plid=258012

L'evento sarà inserito nel menu a tendina alla voce ODCEC L'Aquila e Sulmona.

I praticanti in calo del 10%. Potrebbe fermarsi qui questo comunicato. Un dato che in soldoni significa un generale disinnamoramento nei confronti di questa professione, che noi giovani - nonostante tutto e tutti - continuiamo a considerare a suo modo bellissima. Finanche esotica, in alcuni suoi aspetti. Di sicuro una professione che non può essere lasciata morire o ammazzata, come invece molti "nemici" stanno cercando di fare. Dal canto nostro, a volte purtroppo da soli, come associazione sindacale degli Under43 la stiamo provando a preservare contro ogni tipo di attacco. L'abbiamo difesa contro giornalisti-scrittori che hanno definito i "commercialisti" vicini agli usurai. L'abbiamo difesa da parlamentari di ogni colore politico che spesso sembra abbiano come unico obiettivo quello di "bypassare" gli intermediari e i professionisti come se fossimo noi l'impedimento a una vera riforma fiscale. La difendiamo oggi dopo l'ennesimo "scivolone" di un giornalista del Corriere della Sera che domenica 29 Novembre - senza mai fare nomi e citare fonti - "accusa", nemmeno tanto tra le righe, un'intera categoria perché chiederebbe "a insaputa del cliente" ristori a fondo perduto. L'abbiamo protetta anche da Vip che, una volta pizzicati per evasione fiscale, rigirano tutta la colpa ancora una volta sul commercialista. Non abbiamo mai negato e mai negheremo che (ahinoi) ci possano essere iscritti alla nostra categoria che commettano errori o peggio, ma, citando Alexandre Dumas "tutte le generalizzazioni sono pericolose".

Come UNGDCEC abbiamo tutelato e continueremo a tutelare la nostra professione in "contraddittorio", per non dire in contrasto a volte, con l'Agenzia delle Entrate, tanto che il direttore generale Ernesto Maria Ruffini per la prima volta dopo tempo, durante il nostro Congresso Straordinario, ha definito "strategico" il ruolo dei commercialisti. Continuiamo e continueremo a sostenerla attraverso comunicati e lettere pressoché quotidiani. Non perché vogliamo farci belli o invadere le vostre caselle di posta, cari colleghi, giovani e meno giovani. Ma proprio perché abbiamo l'obbligo di tenere alta l'attenzione sulle nostre problematiche. Da anni sappiamo che la nostra professione si trova davanti ad un bivio epocale e i dati forniti dal report della Fondazione Nazionale che evidenziano un calo di più di 1000 unità dei tirocinanti lo dimostra. Peccato che a volte si ha l'impressione che sia molto meglio mettere la testa sotto la sabbia. Noi, proprio perché giovani e proprio perché ci sentiamo obbligati a farlo anche per garantire il nostro futuro, questo non lo faremo mai. Non ci accontenteremo di dieci giorni di proroga per l'invio delle dichiarazioni dei redditi, perché sappiamo che "il minimo sindacale", ovvero 240 ore di proroga (di cui almeno 80 andrebbero dormite per evitare di avere poi problemi di memoria) non servono assolutamente a nulla. Perché poi dovremmo ricominciare a chiedere la proroga della proroga.

Ve lo confermiamo: i giovani commercialisti sono assolutamente contrari ad ogni forma di rinvio se fatto ex post, o all'ultimo giorno o comunque in caso non sia concesso per tempo. Ma quanto meno la nostra proposta (che rilanciamo) prevedeva 90 giorni di "periodo bianco" in cui, in caso di tardivo invio delle dichiarazioni, vi sarebbe stata la non applicabilità delle sanzioni. Ciò che è certo è che Noi sentiamo la necessità di una vera programmazione del calendario fiscale fatta di comune accordo con il Mef e l'Agenzia delle Entrate all'inizio dell'anno. Ed è anche per questa promessa (non solo per questa) che abbiamo revocato lo sciopero e che (per l'ultima volta) abbiamo "concesso" la nostra professionalità.

Ciò che è altrettanto certo è che noi sentiamo l'urgenza di tornare a innamorarci della nostra professione, senza ogni volta aver paura di aprire il giornale al mattino. Siamo nuovamente di fronte al bivio. Dal quale usciremo solo mettendo al centro di tutto l'amore e il rispetto per la nostra categoria. E per farlo abbiamo bisogno dell'unità di tutti i professionisti, giovani e meno giovani.

Perché l'Unione fa la Forza!

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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