NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Usiamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza di utilizzo del sito. Continuando la navigazione nel sito senza cambiare la configurazione del tuo browser, potremo ritenere che accetti di ricevere cookie da questo sito.
In ogni caso, se preferisci, puoi modificare la configurazione dei cookie in qualunque momento. Tutti i moderni browser, infatti, ti consentono di modificare tali impostazioni. Abitualmente puoi trovare queste configurazioni nei menu "opzioni" o "preferenze" del tuo browser.

EMERGENZA LIQUIDITA', FIDIPROF E BANCA IGEA IN SOCCORSO DEI PROFESSIONISTI

Via libera definitiva al piano di intervento messo a punto da Fidiprof, il confidi di Confprofessioni, e dal Gruppo Igea Banca. Stanziato un primo plafond da 15 milioni di euro.

Reggiani: «Un intervento concreto per dare liquidità ai liberi professionisti»

Milano, 7 aprile 2020. Corsia preferenziale per l'accesso al credito dei liberi professionisti che possono richiedere - anche attraverso la piattaforma digitale BeProf - prestiti fino a 50 mila euro, con durata sino a 60 mesi con un pre ammortamento di un anno. Per le professioni sanitarie, medici di medicina generale e odontoiatri, il finanziamento può arrivare sino a 100 mila euro. Il Gruppo Igea Banca e Fidiprof, il confidi di Confprofessioni, hanno formalizzato un accordo che stanzia un primo plafond di 15 milioni di euro per interventi di liquidità a favore dei liberi professionisti, per fronteggiare l'emergenza coronavirus.

Su impulso della Confederazione guidata da Gaetano Stella e della bilateralità del settore, sono state infatti mobilitate nuove risorse per sostenere il settore professionale colpito dalla crisi. E sarà Fidiprof, soggetto garante autorizzato dal Mediocredito Centrale - MCC, a gestire direttamente il merito creditizio dei propri soci professionisti, che potranno così ottenere una garanzia massima possibile, con la facoltà di rimborsare le rate ordinarie del prestito trascorsi 12 mesi dall'erogazione del finanziamento.

«Rispetto al decreto liquidità, appena varato dal Governo, il programma di finanziamenti messo a punto da Fidiprof e dal Gruppo Igea Banca è immediatamente operativo con grande flessibilità, perché attinge alle risorse proprie del sistema confederale», sostiene Ezio Maria Reggiani, presidente di Fidiprof. «L'emergenza epidemiologica da Covid - 19 ci ha infatti spinto a rimodulare le linee di finanziamento, già in essere, con un nuovo prodotto calibrato sulle specifiche esigenze dei liberi professionisti, per far fronte alla crisi di liquidità che in queste settimane ha investito gli studi professionali».

«Siamo una banca innovativa e digitale, vicina al mondo delle imprese e delle professioni, sviluppando prodotti e processi sempre nuovi», afferma Luigi Tagliaferro, direttore del distretto digitale di Igea Banca. «La partnership con Fidiprof è fondamentale per la nostra mission di sostenitori dell'economia reale in questo momento di difficoltà e guardando al futuro con ottimismo».

Cordiali saluti

La Segreteria UNGDCEC

Notifiche per mezzo del servizio postale: necessario un rapido coordinamento delle norme per evitare un corto circuito normativo.

L'articolo 67, comma 1, del Dl n. 18/2020 prevede una sospensione delle «attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso» dall'8 marzo al 31 maggio 2020.

Tuttavia, tale sospensione non determina una completa "inattività" degli Uffici, i quali potranno continuare tutte le attività istruttorie volte all'eventuale successiva emanazione di provvedimenti, come chiarito sia dalla Guardia di Finanza, nella circolare dell'11 marzo, che l'Agenzia delle Entrate.

In particolare, nella Circolare 8/E di pochi giorni fa, l'Agenzia ha ribadito che, come già indicato con la circolare n. 6/E del 23 marzo 2020, "la sospensione dei termini previsti dalla disposizione richiamata non sospende né esclude le attività degli uffici".

A questo punto, posto che l'attività degli Uffici prosegue, al termine del periodo di sospensione appare lecito attendersi l'invio di tutti gli atti "lavorati" sino al 31 maggio 2020.

In questo scenario è evidente la preoccupazione che genera l'articolo 108 del decreto "Cura Italia" che, nell'ambito di una legittima tutela sanitaria degli operatori del servizio postale, disciplina le «misure urgenti per lo svolgimento del servizio postale».

In particolare, il comma 1 dell'articolo 108 consente la notifica a mezzo posta, con preventivo accertamento della presenza del destinatario o di persona abilitata al ritiro, ma senza raccoglierne la firma e con successiva immissione dell'invio nella cassetta della corrispondenza dell'abitazione, dell'ufficio o dell'azienda, al piano o in altro luogo, presso il medesimo indirizzo, indicato contestualmente dal destinatario o dalla persona abilitata al ritiro.

È evidente, pertanto, un difetto di coordinamento delle norme che determina una situazione paradossale: al termine della sospensione delle «attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso», per il periodo dal 1 al 30 giugno, si potranno notificare i numerosi atti "accumulati" sino al 31 maggio 2020, senza l'apposizione della firma del destinatario, in virtù di quanto disposto dall'articolo 108 dello stesso Decreto.

Sicché, proprio per il periodo in cui sono previste più notifiche di atti tributari, viene disciplinata una modalità di notifica che potrebbe non garantire l'effettiva conoscenza da parte del contribuente.

La procedura di notifica, infatti, potrebbe rivelarsi nulla in considerazione delle diverse pronunce della Corte Costituzionale, e in ultimo della sentenza n. 2 del 3 gennaio 2020, che per la notificazione degli atti tributari richiede "un sufficiente livello di conoscibilità - ossia di possibilità che si raggiunga, per il notificatario, l'effettiva conoscenza dell'atto».

Il livello di conoscibilità potrebbe non essere sufficiente considerato che la notifica, prevista dell'art. 108, verrà effettuata senza la sottoscrizione dell'avviso di ricevimento da soggetti che non sono pubblici ufficiali.

Dunque, la notifica di tali atti nel corso del mese di giugno con la modalità prevista dall'art. 108 del decreto "Cura Italia", oltre a vessare inutilmente il contribuente in un periodo che sarà ancora pregiudicato dagli effetti del Covid19, potrebbe determinare la nullità degli atti stessi e, sicuramente, determinerà l'avvio di numerosi contenziosi con il rischio di pregiudicare le entrate del fisco e di sovraccaricare il lavoro delle Commissioni Tributarie.

Per quanto fin qui evidenziato, dunque, appare assolutamente opportuno e necessario utilizzare l'attuale dibattito parlamentare in corso per la conversione del decreto "Cura Italia" per coordinare al meglio tali norme, così da sospendere fino al 30 giugno le «attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso» ed evitare la notifica di atti in una modalità che potrebbe rivelarsi assolutamente illegittima.

La Giunta UNGDCEC

Nel corso della riunione della Giunta Nazionale dell'UNGDCEC, svoltasi nella giornata di ieri 31 marzo 2020, il Dott. Matteo De Lise è stato nominato Presidente dell'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (in attesa di ratifica da parte dell'Assemblea dei Presidenti che verrà convocata non appena finita l'emergenza sanitaria) e rimarrà in carica fino alla naturale scadenza dell'attuale mandato.

Nell'ambito della medesima riunione, il Dott. Emanuele Serina è stato nominato Vicepresidente, mentre sono stati riconfermati la Dott.ssa Deborah Righetti alla carica di Vicepresidente, il Dott. Francesco Oreste Pepe Milizia alla carica di Tesoriere ed il Dott. Raffaele Loprete alla carica di Segretario.

La Segreteria UNGDCEC

Gentile Collega,

trasmettiamo la lettera congiunta che le Associazioni nazionali dei Commercialisti hanno trasmesso oggi al Ministro Gualtieri in merito all'abilitazione dei commercialisti alla presentazione delle richieste di indennità previste per i lavoratori autonomi.

Leggi la lettera

La Segreteria UNGDCEC

Gentile Collega,

trasmettiamo la lettera aperta indirizzata agli unionisti. 

Leggi la lettera

La Segreteria UNGDCEC

Gentile Collega,

trasmettiamo con la presente l'Ordinanza Agevolazioni alle imprese COVID19, predisposta dalla Commissione di studio UNGDCEC Finanza agevolata e fondi europei.

Scarica il documento

La Segreteria UNGDCEC

Cari Colleghi,

a supporto della categoria, Vi inviamo le proposte di emendamento presentate congiuntamente a tutte le sigle sindacali, al fine di poter contribuire a sostenere tutti voi.

Scarica i documenti

La Giunta UNGDCEC

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

App ufficiale per iOS!

Spazio a disposizione

  

Spazio disponibile