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Roma, 3 giugno 2019 - Si è appena conclusa a Milano la prima iniziativa dell'Organismo Italiano di Business Reporting - Sustainability, Non-Financial e Integrated Reporting (OIBR). La Roundtable multi-stakeholder, organizzata dall'OIBR, aveva il fine di contribuire in chiave tecnica al dibattito iniziato dal Corporate Reporting Dialogue (CRD) ovvero il tavolo attorno cui siedono i più importanti organismi e standard-setter internazionali nel campo del reporting non-finanziario (IIRC, CDP, CDSB, SASB e GRI), con l'obiettivo di arrivare a un migliore allineamento dei rispettivi framework, standard e modelli di reporting. Questa molteplicità di riferimenti è spesso indicata dagli operatori come uno dei fattori critici quando si avvicinano a queste tematiche, oggi in forte diffusione specie dopo l'emanazione del D.Lgs. 254/2016 e l'obbligo per quotate, banche e assicurazioni al di sopra di certi limiti quantitativi (500 dipendenti e 20 milioni di attivo oppure 40 milioni di ricavi) di pubblicare una Dichiarazione Non-Finanziaria (DNF) a partire dall'esercizio 2017. 

La Roundtable italiana che segue quelle organizzate in altri Paesi (UK, Australia, Germania, Francia, Colombia, Sud Africa, Malaysia, Stati Uniti) ha visto la partecipazione di grandi aziende (Unicredit, A2A, Unipol), PMI (Stafer e SCGroup Società Benefit), analisti finanziari di AIAF e CFA Italy, associazioni di imprese (Impronta Etica), CFO (ANDAF) e professionisti (Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili-UNGDCEC), società finanziarie specializzate (Etica Sgr), università (Ferrara, S. Anna di Pisa, Cattolica) e società di consulenza (Mixura). Presenti anche rappresentanti di CDSB, IIRC e Consob.

Il professor Stefano Zambon dell'Università di Ferrara, facilitatore dell'evento, osserva: "Questa è stata solo una prima iniziativa che dimostra il rilevante potenziale dell'OIBR nel contribuire al cruciale dibattito nazionale e internazionale in corso su informazioni, metriche e KPI, per rappresentare lo sviluppo sostenibile, tenendo presente anche le esigenze di crescita delle organizzazioni". Per Daniele Virgillito, presidente dell'UNGDCEC, "il lavoro di elevata qualità che l'OIBR ha intrapreso, sulla scia del NIBR, potrà dare un contributo decisivo al miglioramento della sensibilità e della conoscenza anche dei professionisti italiani nei confronti di quest'area del reporting sempre più essenziale per la migliore comprensione dello sviluppo delle aziende". Le conclusioni e i contributi della Roundtable italiana sono stati già inviati al CRD.

La Fondazione OIBR è non-profit, senza coinvolgimento commerciale, aperta a tutti gli stakeholder, opera nell'interesse pubblico, e prosegue l'attività ormai settennale del Network Italiano Business Reporting (NIBR). L'OIBR si occupa di elaborare, emanare e divulgare linee-guida, studi, ricerche, principi, standard e linee-guida di carattere tecnico-pratico nel campo del business reporting, della dichiarazione non-finanziaria (DNF), del report di sostenibilità e integrato, rivolti al contesto italiano, organizzando tavoli di lavoro operativi dedicati ai temi di interesse generale e rappresentando un luogo di incontro per tutti gli stakeholder italiani. 

L'OIBR gode già dell'appoggio internazionale, conclude Virgillito, dei più significativi organismi del settore (IIRC, GRI, WBCSD, WICI) e per questo riteniamo fondamentale anche la partecipazione dei giovani Dottori Commercialisti. La sostenibilità non è semplicemente di "moda", ma siamo convinti sia uno dei principali driver strategici che guideranno il modo di fare impresa nel futuro.

 

La Giunta UNGDCEC

“E’ una beffa che debbano essere i professionisti a implorare una proroga che aiuti lo Stato a fare cassa con la pace fiscale". Così il presidente dell'Unione giovani commercialisti (Ungdcec) Daniele Virgillito, commenta il polverone sollevato a proposito della rottamazione ter e per il saldo e stralcio. “E’ paradossale che siamo noi a chiedere di dilatare i tempi per motivazioni palesemente legate alle inefficienze della Pa".

"Oltretutto - spiega Virgillito - senza dimenticarci le stravaganti considerazioni dell’agente alla riscossione per le province siciliane che, prendendo atto delle segnalazioni di professionisti e utenti, confidava nella loro ulteriore collaborazione, auspicando di convogliare gli accessi alla piattaforma fuori dagli orari di ufficio ordinari, per scongiurare i continui blocchi informatici che, ancora oggi, stanno affliggendo i professionisti. Tutto ciò è a dir poco surreale".

Per il leader dell'Unione giovani, questo è "un nuovo, ennesimo ingorgo burocratico, davanti al quale non basta limitarsi ad una proroga. Bisogna rimodulare, invece, in maniera coraggiosa il calendario fiscale". "lo avevamo già proposto a febbraio - ricorda Virgillito - avvertendo sull’imminente diluvio di scadenze e adempimenti, che puntualmente è arrivato, mettendo a dura prova studi professionali, contribuenti e imprese". Trascorsi più di due mesi, secondo il presidente Ungdcec "siamo ancora una volta costretti a rilanciare l'allarme. Un dejà vu che si ripeterà all’infinito se non verremo ascoltati. Chiedere continuamente a professionisti e contribuenti di gestire l’emergenza è inaccettabile. Nell’ambito di una più ampia e tangibile semplificazione fiscale, ciò di cui abbiamo urgente bisogno è una razionalizzazione".

La giunta dell'UNGDCEC

Sul sito del MEF è stato pubblicato un avviso di manifestazione di interesse per il conferimento di incarichi di consulenza, a titolo gratuito, presso la direzione IV del dipartimento del tesoro, in materia di diritto bancario, societario e mercati finanziari, sia a livello nazionale che a livello comunitario. Secondo l'avviso, il Ministero intende avvalersi, per un supporto tecnico a elevato contenuto specialistico nelle materie di competenza, della consulenza a titolo gratuito di professionalità altamente qualificate.

L'Aiga, che da mesi effettua una operazione di monitoraggio sui bandi pubblici, proprio in una nota stampa di ieri ha ribadito come, pur essendo trascorso  un  anno  dall'approvazione  della  Legge  sull'equo  compenso,  il cammino sia ancora lungo per l'attuazione in  concreto  da  parte  delle pubbliche amministrazioni.

La notizia dell'avviso del MEF desta, quindi, molta preoccupazione, secondo Giovanna Suriano, Tesoriere  Nazionale  dell'Aiga  che  ribadisce  quanto espresso dal Presidente Alberto Vermiglio nella giornata  di  ieri  nell'auspicare "che sul tema venga mantenuta alta l'attenzione da parte della politica, perché episodi del genere non si verifichino ulteriormente, in evidente pregiudizio della  professionalità  dei  legali,  in  particolare  dei  giovani. Violare  così spudoratamente i più basilari principi sanciti dalle norme sull'equo compenso costituisce un pericoloso precedente che lo Stato deve revocare al più presto".

La questione non riguarda solo gli avvocati, ma anche gli altri professionisti, afferma Daniele Virgillito Presidente dell'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili che ha denunciato in più occasioni la mancata applicazione nei "fatti" delle tutele che l'equo compenso, soprattutto ai  giovani,  deve  garantire.  "Siamo  indignati  -  dichiara  Virgillito  - che  sia addirittura il Ministero a non attribuire alcun "valore" alla competenza, al merito e  alla professionalità.  È un controsenso,  conclude,  che  mentre  si introduce il reddito di cittadinanza, allo scopo di "accompagnare" gli individui  verso  l'inclusione  sociale  e  lavorativa,  si  chiede ai  giovani professionisti, che hanno impiegato tempo e sacrifici per la loro formazione professionale, di svolgere incarichi a titolo gratuito!"

La Giunta dell'UNGDCEC

Ministro Bonafede, secondo Lei, l'abilitazione l'abbiamo fatta su Google?

Roma, 8 febbraio 2019. Il Ministro Bonafede ha dichiarato, nel corso di un'interrogazione della Senatrice Conzatti, l'opportuna di inserire i consulenti del lavoro, tra i soggetti che possono iscriversi nell'Albo degli incaricati delle funzioni di gestione e di controllo, nelle procedure di cui al codice della crisi e dell'insolvenza.

Il Ministro parte dall'assunto, afferma Daniele Virgillito, Presidente dell'UNGDCEC, che un eventuale risanamento aziendale passi principalmente attraverso la conservazione della forza lavoro dimenticando, invece, di tener conto che, per affrontare la ristrutturazione dell'impresa nel suo complesso, è necessaria una figura professionale, come quella del Dottore Commercialista, di più ampie competenze.

Il Ministro, contraddicendosi, ha sottolineato che i consulenti del Lavoro per poter accedere all'Albo, dovranno però frequentare corsi di formazione specialistica per almeno un anno e mezzo a garanzia del "recupero" della necessaria professionalità che l'incarico richiede.

Ironicamente, evidenzia il Presidente dell'associazione, "si tratta di una vera e propria rivoluzione: un duro e selettivo esame di Stato, che ha ad oggetto tra l'altro, anche la materia della crisi d'impresa, diventa, con questa logica, paragonabile ad un corso di recupero scolastico". 

L'UNGDCEC applaude al Governo del cambiamento, che della meritocrazia ha fatto la sua bandiera, non ci sorprenderebbe, pertanto, arrivati a questo punto, che qualsiasi professionista, con un corso integrativo di qualche settimana, possa diventare un medico o un astronauta!

La Giunta dell'UNGDCEC 

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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