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In nome dell'emergenza sanitaria, ormai da circa 2 mesi, abbiamo imparato a convivere anche con il ricorso costante da parte del Governo alla decretazione d'urgenza, unica scelta possibile nel nostro ordinamento giuridico per introdurre, su scala nazionale, norme di immediata applicazione finalizzate a dare risposte celeri in materia sanitaria, economica, di pubblica sicurezza e non solo.

Tuttavia, a causa della scarsa chiarezza con la quale sono stati redatti i decreti d'urgenza, tale obiettivo non può definirsi pienamente raggiunto! Il caos interpretativo che è seguito ad ogni decreto emanato ne è la prova inconfutabile di quanto possa essere difficile in Italia dettare regole certe, che non necessitino di successivi provvedimenti attuativi ancor più complessi della norma stessa o, addirittura, forieri di paradossi giuridici e lacune che, troppo spesso, hanno disatteso le aspettative o gli annunci reboanti che hanno preceduto i vari decreti emanati.

In un ordinamento giuridico di matrice civil law, però, la forma è sostanza e le sbavature possono divenire delle zone grigie in cui abilmente insinuarsi provocando delle ferite nella società ben più profonde delle, seppur gravi, disattenzioni nei confronti di talune categorie di lavoratori autonomi e imprese cui abbiamo dovuto assistere.

Per il ruolo che ricopriamo e per lo spazio che vogliamo occupare nella nostra società, tale premessa è ancor più vera e sentita da parte di noi giovani commercialisti. Ci si riferisce in particolare all'ennesimo increscioso corto circuito normativo che, approfittando delle misure introdotte nel decreto Cura Italia per contenere il contagio da Coronavirus, ha condotto alla nefasta conseguenza della scarcerazione ai domiciliari, per motivi di salute, di diversi boss della mafia al 41-bis.

Tuttavia, se per tutte le altre storture normative ci siamo prontamente battuti per la loro correzione, di fronte ad un tale macroscopico "effetto collaterale" il primo sentimento che abbiamo provato è stato quello dello sconforto. Sconforto perché è incomprensibile come il nostro sistema politico e giudiziario, oramai assuefatto da una burocrazia asfissiante, non sia stato in grado di evitare che l'ennesima lacuna normativa, o maldestra interpretazione operativa, producesse una così dolorosa umiliazione nei confronti di un Paese che da anni combatte questi personaggi, anche grazie a persone che hanno perso la propria vita per contrastarli. Un'offesa insanabile verso chi ha lottato per l'arresto e la condanna di questi criminali ai quali, pur garantendo il diritto alla salute all'interno delle carceri, nessuna concessione in termini di ritorno alla libertà può essere tollerata.

Non si tratta di accanimento in quanto la misura detentiva, in risposta ai crimini dei quali si sono macchiati, è la logica conseguenza dell'affermazione dello stato di diritto in cui viviamo, cui va affiancato il principio della certezza della pena ed il rispetto per le vittime, e i loro familiari, che hanno pagato in prima persona le conseguenze delle azioni compiute da questa particolare categoria di criminali.

Come spesso accade, purtroppo, al danno rischia poi di sommarsi la beffa se si pensa al rischio concreto che il ritorno alla semi libertà di tali pericolosi boss possa ulteriormente rinvigorire le organizzazioni criminali di stampo mafioso, particolarmente attive in questo momento nel tentativo di sostituirsi al sistema dell'economica legale e, cosa ancor più grave, nel sostituirsi al ruolo dello Stato quale entità capace di soddisfare le esigenze di una comunità ottenendone in cambio, però, consenso ed omertà necessari per continuare a coltivare i loro affari illeciti e controllare ampie zone del nostro territorio.

Le cronache di questi giorni, purtroppo, raccontano del rifiorire del fenomeno dell'usura in sostituzione dell'accesso legale al credito, oppure della distribuzione di aiuti economici o alimentari da parte delle organizzazioni mafiose in luogo dei sussidi statali che stentano ad arrivare.

Tutto questo non può passare inosservato e, poiché, lo sconforto non è un sentimento che a noi giovani è consentito nutrire, ci uniamo a chi in questi giorni ha denunciato con forza la gravità di quanto accaduto esortando le autorità competenti a porre immediato rimedio, non consentendo ulteriori scarcerazioni ai detenuti al 41-bis e facendo ritornare in carcere coloro ai quali sono già stati concessi gli arresti domiciliari.

Il nostro più nobile sentimento è la speranza che il mondo in cui viviamo possa davvero cambiare e continueremo a lottare affinché ciò accada. La nostra cara Italia ha bisogno di questo, oggi più che mai!!!

La Giunta UNGDCEC

UNGDCEC: "I nodi vengono al pettine, misure di sostegno inadeguate per cittadini, imprese e professionisti" 

La Fase-2 dell'emergenza Covid-19 è iniziata nel peggiore dei modi, con errori macroscopici da parte del governo. Purtroppo, proprio nel momento della ripartenza tutti i nodi sono venuti al pettine: nel corso del discorso del Premier Giuseppe Conte abbiamo ascoltato troppi slogan, come il 'basterà un click' che mal si concilia con l'amministrazione pubblica italiana. Si annunciano inoltre interventi a sostegno di imprese e professionisti che sono tali soltanto sulla carta, e vengono chiesti sacrifici agli italiani promettendo l'azzeramento dell'Iva sulle mascherine, dimenticando che rispettare i protocolli ha un costo. Sono inadeguate anche le misure per la gestione dei figli. Per mettere in atto vere riforme, quelle promesse dal governo insieme alla tanto auspicata semplificazione, noi crediamo che servano nuove idee. I giovani professionisti, che vivono ogni giorno al fianco degli imprenditori, sono pronti a dare un contributo: al governo chiediamo di ascoltare le nostre idee.

Sono numerose le note dolenti. Nel corso della nuova 'puntata' di quella che è diventata la saga televisiva più appassionante di questo periodo, il Presidente del Consiglio, con tono trionfale, ha evidenziato come l'Inps abbia ricevuto tra gennaio e marzo 109 mila domande di reddito di cittadinanza e bonus cittadinanza in più. Si tratta di un successo di una (quantomeno controversa) misura di assistenzialismo, citarla mentre si parla di ripartenza del Paese ci ha lasciato interdetti, per quanto poi nel discorso si sia cercato di correggere il tiro.

Per quanto concerne la parte che riguarda le imprese, oltre a indicare le date ipotizzate per le riaperture, il Capo del Governo anticipa un nuovo decreto (e visti i molti Dpcm pubblicati giorni dopo i relativi annunci, vien da pensare che il primo ministro voglia creare nel pubblico una inedita 'suspence': l'anticipazione dell'anticipazione) con interventi a sostegno delle imprese per 55 miliardi, il che stride fortemente con la dichiarazione secondo cui sarebbe stato un successo aver erogato a lavoratori autonomi, professionisti il bonus di 600 euro per complessivi 3 milioni di euro. Ma come sarebbe? Avevamo 55.000 milioni (i 55 miliardi) da usare e abbiamo dato solo 3 milioni ai professionisti e nemmeno a tutti?

Per ciò che riguarda la gestione dei figli, poi, le misure attuali non sono sufficienti: la nostra categoria non si ferma mai, gli adempimenti rallentano ma sono inesorabili, motivi per cui occorrono forti incentivi per consentire a tanti giovani commercialisti con figli di portare avanti il proprio lavoro.

Ancora, il professor Conte fa riferimento ad un nuovo protocollo che le imprese dovranno rispettare per le aperture, ma l'attenzione si incentra sui prezzi delle mascherine per i cittadini e l'azzeramento dell'Iva relativa. Viene invece tralasciato l'aspetto che è sotto gli occhi di tutte le attività economiche: rispettare i protocolli ha un costo. Ben venga quindi un protocollo migliorato, ma esso deve essere accompagnato da adeguate misure di sostegno.

E poi, le riforme. Chiunque faccia il nostro lavoro ormai si mette le mani nei capelli quando sente parlare di riforme e di semplificazione, poiché l'esperienza ci insegna che essa sia sempre andata nella direzione di semplificare le cose per lo Stato, a spese dei cittadini. Il Premier ha dichiarato che l'Inps ha fatto un'attività straordinaria in un mese che in tempi normali sarebbe stata processata in 5 anni. Senza nulla togliere a tale sforzo dell'Inps, dobbiamo ammettere che un brivido ci ha percorso la schiena quando il Presidente ha parlato di rinnovare automaticamente il bonus di 600 euro (senza bisogno di riferirsi all'avvio catastrofico delle domande sul sito dell'Inps il quale inizialmente non ha retto l'impatto informatico delle istanze tanto da spingere i vertici a parlare di un attacco hacker).

Se si vuole davvero migliorare, non serve il click, occorre che si semplifichi la vita ai cittadini, che si dia un vero segnale di cambio di rotta: ad esempio, prendiamo la controversa disposizione che ha posticipato i versamenti delle imposte di 4 giorni e che "in cambio" ha allungato di 2 anni la possibilità di essere accertati, e nel stralciare tale norma proviamo anche a ribaltarla riducendo (rispetto alla normativa 2019, per intenderci) di 2 anni i periodi accertabili. Questo sarebbe un bel segnale di cambio di direzione. Nessuno sconto agli evasori, non un condono, semplicemente una richiesta all'Agenzia delle Entrate di svolgere più velocemente la propria attività.

L'Ungdcec ha un grandissimo bacino di idee che potrebbero davvero migliorare l'economia e l'attività delle imprese e dei professionisti nostri clienti. 'Utili al Paese' è stato uno slogan della nostra categoria e come sindacato dei giovani commercialisti non vediamo l'ora di poterlo dimostrare sul campo, siamo quindi a disposizione delle istituzioni che vogliano ascoltare le idee di oltre 10.000 giovani professionisti il cui lavoro è essere accanto alle imprese ogni giorno, a fianco degli imprenditori. Perché se qualcosa davvero può sbloccare l'Italia è un simile patrimonio di cultura economica che troppo spesso è stato ignorato.

E se ami l'Italia, mantieni le distanze, ma ascoltane le idee.

La Giunta UNGDCEC

Cari Unionisti,

Il nostro appuntamento per ritrovarci si avvicina!

Come abbiamo avuto modo di anticiparvi all'interno della nostra collaborazione con Wolters Kluwer si inserisce la realizzazione di due appuntamenti di webinar live della durata di un'ora, durante i quali poterci incontrare virtualmente e affrontare i temi di maggiore interesse per la nostra professione in questo contesto di grande incertezza. Sarà un bel momento che attendiamo con ansia, per potere scambiare idee e domande in tempo reale, anche grazie ad una chat interattiva che sarà disponibile durante la diretta.

Di seguito vi inviamo quindi tutte le indicazioni per la partecipazione ai due webinar previa necessaria registrazione.

POTETE EFFETTUARE LA REGISTRAZIONE COLLEGANDOVI ALLA PAGINA E COMPILANDO IL FORM DEDICATO:

https://registrazione.wolterskluwer.it/reg/WEBINAR_WK_UNGDCEC

 

A seguito della registrazione riceverete i codici di attivazione necessari per l'accesso il giorno dell'evento.
Ricordate di condividere il link anche con i colleghi per essere tutti insieme e uniti.

Di seguito vi ricordiamo le date degli appuntamenti:

  • Mercoledì 22 aprile - webinar live ore 15.00 - 16.00
    "L'Unione affronta le principali novità dei decreti Covid" - Il webinar è accreditato per Dottori Commercialisti e la partecipazione da diritto ad 1 CDF.
  • Mercoledì 29 aprile - webinar live ore 15.00 - 16.00
    "I professionisti dopo il Covid- quale futuro"

Per ciascuna diretta live è previsto un massimo di 1.000 contatti per cui vi invitiamo a prenotare il vostro "posto a sedere".

Ci vediamo presto, vi aspettiamo!

La Giunta UNGDCEC

#lunionefalaforza

Gentile Collega,

trasmettiamo la risposta del Miur alla nostra richiesta di precisazione in merito al sostenimento della prova orale dell'esame di Stato II sessione 2019 per l'iscrizione al registro dei Revisori Legali in modalità telematica.

Puoi prendere visione di tutta la documentazione (compresa la prima lettera da noi inviata in data 6/04/2020, sempre sul tema dell'esame di Stato e la risposta del Miur) sul nostro sito, alla pagina: 

http://www.knos.it/editoriale/news/2020/04/09/Esame_di_Stato_-_Lettera_al_Miur_e_al_CNDCEC/13228

Cordiali saluti.

La Segreteria UNGDCEC

Cari Unionisti,

non vogliamo celebrare ma ringraziarvi perché tutto quello che siamo riusciti a fare e che faremo in questo difficile periodo è stato grazie a voi...grazie al vostro supporto, alla vostra vicinanza...

E per questo vi ringraziamo ancora una volta. L'Unione è capace di farci sentire sempre parte di una sola unica famiglia! 

Buona Pasqua  a tutti voi e ai vostri cari. 

La Giunta

Ps

Abbiamo pensato che fosse giusto ripagarvi della vicinanza che ci state mostrando con un lavoro di sintesi sul DL liquidità.

Scarica il documento

Grazie a..

Marco A. Gregorini, Giorgio Frigerio, Lorenzo Pavoletti dell'Unione di Milano, Massimiliano Dell'Unto dell'Unione di Pisa, Maria Caputo dell'Unione di Napoli, Carmine Noschese dell'Unione di Salerno ed Antonino Di Fede e Rosanna Dispenza dell'Unione di Palermo.

Cari Unionisti

In questo momento difficile per tutta la nostra categoria, e per la nazione tutta, abbiamo il desiderio di farvi sentire sempre più concreta e affettuosa la nostra vicinanza e attenzione.

Tra i diversi modi con cui vogliamo starvi vicini, stiamo lavorando sin da subito all’attivazione di strumenti e iniziative utili alla nostra professione per affrontare al meglio le inevitabili incertezze del momento.

Grazie alla ormai consolidata collaborazione con Wolters Kluwer è stata prevista per voi iscritti la possibilità di accedere ad un “Piano di Solidarietà digitale” a voi dedicato.

http://info.wolterskluwer.it/SV-WK-Solidarieta-Digitale-Mar2020-Lp

L’iniziativa riservata agli iscritti Unione prevede:

  • n. 3 mesi di abbonamento omaggio a 1 dei seguenti quotidiani:
    IPSOA Quotidiano
    Il Quotidiano Giuridico
    Sistema Sicurezza Ambiente
  • n. 3 mesi di abbonamento a 1 cluster a scelta del servizio La Mia Biblioteca
  • Possibilità di scaricare 10 Ebook in tema di smartworking e tematiche cross + 2 EBOOK dedicati al tema fiscale

Inoltre sempre grazie alla collaborazione con Wolters Kluwer siamo già al lavoro per la realizzazione di due appuntamenti di webinar live in cui poterci incontrare virtualmente tutti e affrontare i temi di maggiore interesse per la nostra professione.

Vi riportiamo di seguito il calendario e vi invitiamo al save the date.

  • Mercoledì 22 aprile - webinar live ore 15.00
    “L’Unione affronta le principali novità dei decreti Covid”
  • Mercoledì 29 aprile - webinar live ore 15.00
    “I professionisti dopo il Covid- quale futuro”

Comunicheremo quanto prima le indicazioni per iscrivervi e poter partecipare ai due eventi live.

#lunionefalaforza

La Giunta UNGDCEC

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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