NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Usiamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza di utilizzo del sito. Continuando la navigazione nel sito senza cambiare la configurazione del tuo browser, potremo ritenere che accetti di ricevere cookie da questo sito.
In ogni caso, se preferisci, puoi modificare la configurazione dei cookie in qualunque momento. Tutti i moderni browser, infatti, ti consentono di modificare tali impostazioni. Abitualmente puoi trovare queste configurazioni nei menu "opzioni" o "preferenze" del tuo browser.

Gentile Collega,

siamo lieti di invitarTi al prossimo Webinar organizzato dall'UNGDCEC per il giorno mercoledì 25 novembre 2020, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, sul tema:

 Pari opportunità: un diritto di tutti!

In occasione della GIORNATA MONDIALE del 25 novembre istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, l'UNGDCEC ha inteso celebrare questa giornata organizzando un convegno volto ad un confronto sulla uguaglianza di genere, sul valore della donna nel lavoro e nella professione in particolare, affinchè si possa sempre più sensibilizzare l'opinione pubblica.

Un dibattito, quindi, volto ad affrontare il tema della disparità di diritti, di discriminazione diretta o indiretta negli ambiti delle politiche di parità tra uomo e donna, per affrontare quegli ostacoli di ordine economico, sociale, culturale ed istituzionale ancora in essere nel nostro Paese.

Il webinar si svolgerà sulla piattaforma ZOOM e sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina dell'Unione Nazionale https://www.facebook.com/ungdcec.

Trascriviamo di seguito il link di registrazione al webinar specificando che la registrazione è obbligatoria per il riconoscimento dei crediti formativi:

https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_tqGwPT6_TfuroDKZEoXn9g

Il webinar è accreditato dall'ODCEC di L'Aquila e Sulmona e consente di maturare n. 2 crediti formativi validi ai fini della FPC (codice materia E.1.1).

Per il riconoscimento dei crediti sarà necessario accedere al sito del Consiglio Nazionale e compilare il form per l'autocertificazione webinar. Di seguito il link alla pagina: 

https://www.commercialisti.it/visualizzatore-articolo?_articleId=1413847&plid=258012

L'evento sarà inserito nel menu a tendina alla voce ODCEC L'Aquila e Sulmona.

LOCANDINA

Un caro saluto

La Giunta UNGDCEC

A seguito della conversione in legge del DL n. 76/2020 (articoli da 24 e 37) dal 28 febbraio 2021 sarà possibile accedere ai servizi del Fisco solamente tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) rendendo inutilizzabili le credenziali Fisconline in uso oggi.

A onor del vero, è stato l'Inps il precursore di questo switch-off dando il benvenuto, a partire dallo scorso primo ottobre, allo Spid a scapito del vecchio Pin come credenziale di accesso ai servizi digitali

E' innegabile, che questo sia il primo passo verso una semplificazione rivoluzionaria dettata dalle politiche nazionali di digitalizzazione che si adeguano a loro volta agli sviluppi europei (dove in base al Regolamento UE n. 910/2014, c.d. Regolamento eIDAS, l'identità digitale SPID, con credenziali di livello 2 o 3, può essere usata per l'accesso ai servizi in rete delle pubbliche Amministrazioni dell'UE), che permetterà al singolo cittadino di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione, ma è altrettanto vero che, a volte, la foga al cambiamento porta con sè potenziali criticità che possono lasciare in eredità degli strascichi, se non dei solchi, soprattutto in mancanza di un confronto con gli operatori del settore.

Noi Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili che utilizziamo giornalmente questi strumenti non vogliamo subire passivamente, ancora una volta, questa rivoluzione. Facendoci forti anche delle parole espresse dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Dott. Ernesto Maria Ruffini, nel corso del Suo intervento al nostro Congresso Digitale Straordinario del 13 novembre, secondo il quale il ruolo dei Commercialisti è sempre più importante nel rapporto tra i Cittadini e il Fisco, vorremmo finalmente vedere tradotte le parole coi fatti; vorremmo finalmente sentire ascoltata la nostra voce competente col solo e unico scopo di accompagnare al meglio, e assieme allo Stato, le imprese ed i cittadini in questo cambiamento, segnalando quelle evidenti criticità che questo processo comporterà, al fine di prevenire possibili disagi futuri.

Per quanto premesso denunciamo a gran voce l'evidenza che successivamente all'entrata in vigore dell'obbligo di utilizzo dello SPID per accedere ai propri dati fiscali, noi, intermediari delegati ed autorizzati dal cliente alla predisposizione dei dichiarativi o alla semplice consultazione, non saremo più in grado di accedere facilmente ai singoli profili. Questo provocherà fortissimi disagi, non solo per noi professionisti, ma anche per i contribuenti e, a catena, per l'Amministrazione Finanziaria. Già oggi un chiaro esempio di inefficienza del sistema è l'impossibilità di consultare i dati fiscali presenti nella dichiarazione precompilata (quelli da inserire nel quadro RP, per intenderci). Consapevoli della sensibilità delle informazioni personali da trattare e delle responsabilità legate alla privacy, chiediamo e proponiamo delle soluzioni per ovviare a queste criticità. Una potrebbe essere, per esempio, prevedere una codificazione dei costi sostenuti dal cliente che ci permetta di catalogare le diverse tipologie di spese da inserire poi nel quadro RP della dichiarazione (come ad esempio riportato in calce agli scontrini farmaceutici con la legenda della categoria di spesa di riferimento: es. F per Farmaci, D per Dispositivi medici, ecc.).

Sarebbe fondamentale per noi poter accedere con facilità e nel rispetto della privacy, a questi ed altri dati del contribuente, come per esempio quelli ipo-catastali, per consentirci un risultato più puntuale ed efficiente anche a beneficio dell'Amministrazione Finanziaria. In virtù di quanto detto sinora chiediamo fortemente:

1) Una modalità rapida di accesso ai dati del contribuente nel rispetto della privacy mediante una delega unica che superi i problemi pratici legati all'utilizzo dello SPID;

2) La consultazione, anche tramite codificazione, dei dati oggi disponibili solo nei profili personali di clienti per la predisposizione della dichiarazione precompilata;

3) L'archiviazione automatica e la consultazione storica di tutti i dati;

4) L'estensione alla consultazione dei dati di natura fiscale, ipocatastale o planimetrie catastali rasterizzate del cliente delegante senza la necessità di accedere in una diversa e apposita sezione e senza addebito di spese per la visualizzazione di quanto richiesto;

5) La garanzia alla consultazione, tramite delega diretta del sistema SPID, dei dati relativi alle gestioni contributive ed assistenziali del cliente ovvero dei dati rientranti all'interno dei pubblici portali.

Il tempo per prendere in considerazione e mettere in pratica le nostre richieste c'è ancora; non farlo equivarrebbe a sprecare una grossa opportunità di apertura all' ascolto e al confronto da parte dell'Agenzia delle Entrate con la categoria competente in materia, soprattutto a seguito delle parole del Suo Direttore; sarebbe, inoltre, l'ennesima messa in atto di una semplificazione di nome, ma che di fatto complicherà lo stato delle cose.

Riuscire un giorno ad effettuare il login da un unico portale, suddiviso in semplici sezioni e che permetta una facile, completa e schematizzata consultazione dei dati di natura fiscale, ipocatastale, previdenziale, assistenziale e camerale o che permetta allo stesso tempo di compilare nuove pratiche a cui agganciare anche SCIA comunali, vista la tecnologia attuale, e la continua evoluzione digitale e softwaristica, sarebbe da considerare un'utopia?? O una semplificazione all'avanguardia?!!

Roma 18 novembre 2020

La Giunta UNGDCEC

Gentile Collega,

allegato alla presente inoltriamo il documento di presentazione della Lista L'Unione fa la forza!, eletta in data 13 novembre 2020, contenente le linee guida e le proposte per il triennio 2020-2023.

Un cordiale saluto

Segreteria UNGDCEC

PROROGA DEL VERSAMENTO DEL SECONDO ACCONTO, PROROGA A META'.

RINVIO NELLE ZONE ROSSE. OPPURE NON SOLO?

9 Novembre 1989: questa data rievoca nella memoria di tutti noi un fatto storico, ovvero la caduta del muro di Berlino. La caduta del muro di Berlino ha decretato l'inizio del processo di unificazione delle due Germanie e dell'Europa che oggi conosciamo.

Il 9 Novembre 2020 è la data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del tanto atteso Decreto Ristori Bis. Decreto all'interno del quale si ravvisa l'impegno da parte del Governo di attuare misure volte al sostegno di imprese e lavoratori.

Tra queste misure, si evidenzia l'opportunità concessa, probabilmente a metà, ai soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA, operanti nei settori economici individuati negli allegati 1 e 2 del Decreto, aventi domicilio fiscale o sede operativa all'interno delle cosiddette zone rosse o arancioni, di prorogare i versamenti del secondo acconto imposte sui redditi e IRAP al 30 aprile 2021.

Come il 9 Novembre del 1989 tutto è bene ciò che finisce bene!?

Manco a dirlo.

Infatti nell'articolo 6 del Decreto non si fa alcun riferimento alla possibilità di sospendere, rinviare, quanto meno riflettere sul versamento del secondo acconto relativo ai contributi INPS, che - come tutti sanno sono collegati all'elaborazione del modello redditi e pertanto - di fatto - parte integrante del versamento Imposte che ci apprestiamo a comunicare ai nostri clienti e che i contribuenti si troveranno a pagare nell'F24 del 30 Novembre.

Si tratta di una semplice "dimenticanza" da parte del redattore del Decreto oppure l'omissione è voluta? Oppure è un fallo di confusione? Si perché incredibilmente alcuni software contabili invece predispongono già il rinvio anche del secondo acconto Inps. Che le "macchine" sappiano qualcosa che noi non sappiamo!? Novelli Terminator 2020.

E - solo perché non vogliamo "tediare" il lettore - accenniamo brevemente al fatto che, come tutti sanno, il Decreto Ristori-Bis affronta queste proroghe, unitamente al Bonus Affitti piuttosto che alla sospensione del secondo acconto Imu, riferendosi ai contribuenti residenti nelle cosiddette zone Rosse. Peccato che da più organi di stampa apprendiamo che - ora dopo ora - si fa sempre più certo il passaggio a zona "a rischio elevato" di altre Regioni. E quindi? I professionisti di queste nuove Regioni Rosse? Dovranno comunicare ai loro clienti il rinvio oppure no!?

Oppure dovranno improvvisare.. o peggio ancora affidarsi alle "macchine". Così, tanto per cambiare.

Anche da queste piccole (eufemismo) "cose" il legislatore dimostra ancora una volta di essere lontano dalla realtà, di non conoscere davvero gli adempimenti fiscali per i quali "scrive" proroghe e tax-credit, riuscendo così a creare dubbi interpretativi in noi professionisti e di conseguenza in tutti i contribuenti. Noi commercialisti ci siamo, siamo da sempre disponibili al confronto, aperti al dialogo con le istituzioni e volenterosi di abbattere questo muro innalzato tra la realtà vissuta da tutti e quella percepita dell'Esecutivo.

Si, anche da queste "piccole" cose.

Roma 12 novembre 2020

La Giunta UNGDCEC

Comunicato 9-11-2020 Stop alle sanzioni e allo stato di polizia....che lo Stato sia finalmente al fianco dei professionisti

<<Caro Collega, come stai?>>

<<La situazione è complicata, per noi, per i nostri clienti, per i familiari. ma cerchiamo di essere propositivi, di supporto per i nostri clienti e superare questo momento. tu invece, come va?>>

<<Guarda, ho avuto un caso di positività di un collaboratore di Studio ed ora siamo in quarantena. il Protocollo è stato sempre rispettato ma. non abbiamo fatto in tempo a prendere tutta la documentazione. siamo di fatto bloccati per almeno 10 giorni! E' un caos.senza considerare lo stop subito in primavera!>>

Questa è la sintesi di una "conversazione" - ahinoi sempre più comune - tra colleghi negli ultimi giorni.

Mentre tutto ciò è tristemente realtà, il Governo si è concentrato nell'individuare le attività a "rischio", prevedendo chiusure o limitandone l'attività con il pubblico, promettendo al contempo sussidi e contributi e disponendo il lavoro a distanza per tutta la pubblica amministrazione.

Ma per i professionisti? Duole nuovamente tornare sul tema. Ma con questa "seconda ondata" come UNGDCEC abbiamo deciso di diventare quasi ossessivi. Dopo essere stati dichiarati "utili" e poi completamente dimenticati dai Fondi Perduti, la sensazione, il profumo, oseremmo dire l'odore, è sempre il medesimo. Anche questa volta nulla verrà previsto per noi.

La nostra Professione (ma in generale tutti le professioni ordinistiche) è stata dimenticata nonostante fosse l'unico collante tra l'apparato pubblico e i contribuenti, in una fase in cui le disposizioni normative "nascevano come funghi", esclusi dai contributi e sussidi anche in violazione delle disposizioni europee. sì. lo vogliamo rimarcare ancora.

Ma c'è qualcosa in più. Attraverso questo comunicato che verrà seguito a breve anche da richieste formali, vogliamo portare all'attenzione del Governo la richiesta di poter svolgere la nostra attività in sicurezza, con professionalità e non in costante ed estrema emergenza, anche a tutela dei nostri clienti e dei nostri collaboratori. Ci siamo accollati, come tanti contribuenti, i costi per la sicurezza, le difficoltà per le limitazioni agli spostamenti, i costi per adeguare i sistemi informatici e poter operare da remoto e in videoconferenza, con ristori statali pressoché nulli, ma viviamo di scadenze improrogabili, il cui ritardo determina, nel migliore dei casi, sanzioni amministrative per i nostri clienti e/o per noi stessi.

In una situazione sanitaria come quella attuale le priorità per tutti i cittadini devono essere altre, non è (oggi) politicamente e umanamente giustificabile l'applicazione di sanzioni in caso di ritardi lievi nell'invio di dati all'amministrazione finanziaria (se non per permettere l'ottenimento dei budget all'AdR).

Pensiamo che in questo senso sia stata disposto dal Governo lo slittamento del termine per l'invio del modello dichiarativo 770 (ma perché non per gli altri dichiarativi!?!?). O forse è servito solo per tacere le proteste - evidentemente più ascoltate - di altri consulenti?

Noi non siamo a chiedere un differimento delle scadenze, noi chiediamo la disapplicazione delle sanzioni per lievi ritardi. Come professionisti siamo NOI STESSI contrari alle continue proroghe che invece da più parti vengono richieste. Siamo in questa occasione a chiedere ciò che invece è già previsto giuridicamente dalla normativa tributaria e regolato dall'art. 6, D.Lvo 472/1997, ovvero che la forza maggiore sia causa di non punibilità delle violazioni tributarie e renda inapplicabili le sanzioni.

Ma c'è di più, vogliamo ricordare che il sistema tributario prevede la possibilità di inviare le dichiarazioni fiscali entro 90 gg. dalla scadenza con contestuale versamento di una sanzione per regolarizzarne il ritardo (parliamo di 90 giorni!).

In considerazione di quanto suddetto, non possiamo allinearci a quanto richiesto dal nostro Consiglio Nazionale quando chiede una proroga di 10 giorni della scadenza per l'invio delle dichiarazioni. 10 GIORNI. 240 ore di fronte a ciò che stiamo facendo da marzo per tutti i nostri clienti è una inezia, della quale volentieri possiamo fare a meno.

Chiediamo invece che venga esplicitata, per gli anni fiscali 2020 e 2021, l'inapplicazione delle sanzioni per chi entro 90 giorni dalla scadenza adempia spontaneamente e che al contempo vengano definite, anche tramite atti propri del MEF e/o dell'AdE, le cause di forza maggiore ex art. 6 D. Lvo 472/97 collegate all'emergenza sanitaria evitando il proliferare di contenziosi nei prossimi anni.

Non è il tempo per uno Stato di polizia. ma di uno Stato (comprensivo) al fianco dei cittadini e dei professionisti.

Per quanto invece riguarda il Fondo Perduto.. Caliamo un pietoso velo. Per ora. 

Roma, 9 novembre 2020

La Giunta UNGDCEC

Gentile Associato,

si riepilogano gli ultimi interventi dell'Associazione, divulgati in data odierna:

La Segreteria UNGDCEC

 

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

App ufficiale per iOS!

Spazio a disposizione

  

Spazio disponibile