Tre nuovi Testi Unici, ma senza miglioramenti in tema di onere
della prova e di sanzioni
Dopo diversi mesi di attesa, che hanno seguito l'approvazione in CdM, ecco finalmente pubblicati in gazzetta ufficiale i primi tre Testi Unici previsti per la razionalizzazione dell'ordinamento fiscale, in materia di:
- processo tributario;
- sanzioni amministrative per le violazioni fiscali;
- tributi erariali minori.
Provvedimenti che vanno in direzione di una maggiore organicità delle rispettive materie, e dai quali ci si poteva attendere che venisse "colto l'attimo" per interventi normativi mirati (anche) al miglioramento dell'intero sistema; anche se no, non è ciò che è avvenuto.
Si può infatti notare come i Testi Unici vadano davvero poco oltre la mera unificazione dei vari testi di legge che, nel tempo, sono proliferati nelle rispettive materie: ragion per cui si ritiene che si sia persa l'occasione di introdurre significative modifiche sostanziali.
Solo per fare un paio di esempi: in materia di contenzioso tributario l'occasione era ghiotta per chiarire il reale significato della previsione sul "nuovo" onere della prova (come risultante dalla riforma della Legge 130/2022). Tema di sicura rilevanza per tutti i soggetti coinvolti nelle liti fiscali e che, a partire dalla citata variazione normativa, ha visto plurime pronunce - peraltro non solo di merito - che ne hanno tratteggiato la portata applicativa, ancorché in maniera non sempre univoca.
Cosa dire, poi, del comparto sanzionatorio per le violazioni di norme tributarie, che a seguito degli interventi dei decreti legislativi 219/2023 e 87/2024 ha visto un'attenzione quasi spasmodica rispetto al principio cardine di proporzionalità nell'applicazione delle penalità; principio che, nondimeno, risulta del tutto negato in materia di sanzioni per le irregolarità del monitoraggio fiscale, laddove vigono ancora sanzioni draconiane (nello specifico proporzionali) per violazioni che nulla hanno a che vedere con la determinazione della base imponibile e/o il versamento di alcun tributo.
Peccato dunque. Peccato che, ancora una volta, le istanze di miglioramento non siano state ascoltate, con la conseguente privazione di qualsivoglia opportunità di progresso (di facile realizzazione peraltro).
Come Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili restiamo però sempre nella speranza che le istanze provenienti dall'esperienza sul campo dei nostri iscritti possano trovare finalmente ascolto.