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Proroga di tutti gli adempimenti in scadenza per i professionisti
interessati dalle alluvioni

Le associazioni dei Commercialisti chiedono al Governo una proroga di tutti gli adempimenti in scadenza per i professionisti che operano in Emilia Romagna ed, in special modo, nelle provincie interessate dagli straordinari eventi atmosferici che hanno determinato lo straripamento di numerosi corsi d'acqua.

I professionisti che hanno i propri studi in questi territori sono oggettivamente impossibilitati a svolgere gli adempimenti fiscali e tributari in scadenza, nonché ad assistere correttamente e nei termini i propri clienti presso le Corti di Giustizia Tributarie.

Chiediamo che il Governo intervenga con un'azione immediata, in questo momento di grande difficoltà per molti cittadini di quelle zone, concedendo a professionisti e contribuenti un maggior tempo per gli adempimenti in scadenza.

Sarebbe anche l'occasione per introdurre finalmente una norma di sistema che disponga un differimento automatico delle scadenze fiscali per contribuenti ed intermediari residenti in zone ove sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

https://www.knos.it/editoriale/news/2024/10/23/comunicato_stampa_congiunto%3a_proroga_di_tutti_gli_adempimenti_in_scadenza__per_i_professionisti_interessati_dalle_alluvioni./14901

Roma, 23 ottobre 2024         

Maria Pia Nucera                         
Presidente ADC

Edoardo Ginevra
Presidente AIDC   

Francesco Cataldi  
Presidente UNGDCEC

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Cordiali saluti.

Segreteria UNGDCEC

Concordato preventivo biennale: non ci sono i tempi!

Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è stato introdotto lo scorso mese di febbraio con il dichiarato intento di avviare un nuovo rapporto tra fisco e contribuenti di medio-piccole dimensioni (ormai noti come "soggetti ISA") improntato alla collaborazione e alla chiarezza. Un obiettivo molto ambizioso, le cui fondamenta poggiano su un radicale cambio culturale e la cui attuazione richiede la necessaria condivisione degli scopi e la comprensione profonda del nuovo modello da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Abbiamo, invece, dovuto assistere, ancora una volta, alla consueta contrapposizione tra gli intenti dichiarati e ciò che è realmente accaduto. Ci riferiamo alle continue modifiche apportate in itinere alla disciplina del CPB, sino alle ultime novità significative introdotte con la legge n. 143 del 7 ottobre scorso, di conversione del c.d. "Decreto Omnibus", in vigore dallo scorso 9 ottobre (quindi a sole tre settimane dalla scadenza di adesione al CPB!).

In particolare, la norma in commento introduce un regime sanzionatorio penalizzante per i soggetti che decidono di non aderire al concordato, nonché la possibilità, per chi al contrario aderisce, di accedere ad un ravvedimento dei teorici imponibili non dichiarati negli anni pregressi. Ed è proprio questo nuovo istituto obbligatoriamente legato all'adesione al CPB, che sta mettendo in seria difficoltà i contribuenti ed i propri professionisti, per la difficile valutazione di ogni singola situazione che comporta calcoli di convenienza e valutazioni soggettive.

Le valutazioni che si impongono sono, quindi, delicate e talvolta complesse, testimoniate anche dalla notevole mole di quesiti che sempre più spesso vengono rivolti dagli operatori, a taluni dei quali l'Agenzia ha dato risposta nelle FAQ pubblicate a più riprese, di cui le ultime pubblicate appena i lo scorso 17 Ottobre!

In questi giorni si assiste a un coro unanime di richieste di un maggior termine, da concedersi ai contribuenti per aderire all'istituto del concordato, provenienti anche da portatori di interessi diversi dalla categoria dei commercialisti, alle quali, tuttavia, si contrappone la netta chiusura da parte del Governo che, categorico, continua ad affermare, con malcelato stupore di tutti: "nessuna proroga della scadenza, non ci sono i tempi tecnici" .

.. "tempi tecnici"

I "tempi tecnici" sono in realtà, a parere unanime di tutti gli addetti ai lavori, il motivo principale delle richieste di differimento della scadenza, necessari per consentire a tutti i contribuenti di valutare adeguatamente l'esercizio dell'opzione in tutti i suoi risvolti, anche quelli di più recentissima introduzione;

I "tempi tecnici" dovrebbero essere il cardine di ogni provvedimento normativo rispettoso delle previsioni dello Statuto del Contribuente e del lavoro dei professionisti, che quelle norme sono chiamati ad applicare;

I "tempi tecnici" questa volta sono ancor di più imprescindibili, perché si introduce uno strumento assolutamente inedito nel nostro diritto tributario, che sollecita i contribuenti, prima di ogni cosa, ad un patto con l'Amministrazione finanziaria, che deve fondarsi sulla fiducia e sulla consapevolezza delle proprie scelte in quadro normativo stabile e chiaro.

In questa contrapposizione tra "tempi tecnici" si finisce per mettere ancora una volta in difficoltà noi commercialisti e soprattutto i contribuenti. A noi commercialisti è affidato il difficile compito di illustrare e consigliare al meglio i contribuenti circa novità così significative e vieppiù soggette a cambiamenti in itinere tali da poter sovvertire i ragionamenti di opportunità già effettuati, ma non ci sono i tempi tecnici!

Non si tratta, quindi, di una richiesta di proroga, ma della necessità di disporre di un quadro normativo chiaro e stabile, che preveda il riconoscimento del tempo necessario per comprendere e valutarne ogni risvolto, dimostrando un atteggiamento rispettoso e attento verso i contribuenti ma anche verso i professionisti, che quel rapporto di compliance dovrebbero favorire - ma in queste condizioni certamente non possono farlo - guidando ed aiutando i loro clienti ad effettuare una scelta consapevole.

In mancanza non si potrà purtroppo che constatare come ulteriormente disatteso l'obiettivo dichiarato nella Delega Fiscale, che aveva introdotto tale istituto con l'intento di voler semplificare il rapporto tra Fisco e contribuente, così come, peraltro, non si potrà che imputarne l'insuccesso o la sua ridotta efficacia a questo modo di legiferare e alla mancata volontà del legislatore di concedere i tempi necessari per valutare l'adesione al nuovo istituto nei suoi diversi aspetti.

A ciò, si aggiunga il dover assistere ad una campagna comunicativa da parte dell'Agenzia delle Entrate e del Ministero omissiva di tutti gli aspetti di complessità insiti nel nuovo strumento, che vengono lasciati interamente sulle spalle di noi professionisti, a cui è delegato il compito di tradurre ai clienti l'effetto di norme inedite e non semplici da applicare. Anche in questo messaggio, il lavoro dei commercialisti è banalizzato e mortificato.

Con queste premesse, il nuovo istituto, che avrebbe potuto rappresentare un'occasione importante per un cambio di prospettiva nella compliance fiscale ed anche un primo tassello verso una riforma del nostro sistema fiscale verso un modello più snello e moderno, rischia di essere vissuto come una frettolosa scelta di breve termine, effettuata sulla base di sensazioni e quasi di "scommesse", incompatibili con gli obiettivi delineati dal Governo per il sistema Paese.

Ciò che è certo è che con questi tempi ed in queste condizioni per i professionisti è impossibile svolgere al meglio il proprio lavoro con evidenti effetti sul numero di adesioni.

Auguriamoci quindi che il ravvedimento speciale, stavolta, sia quello del Governo che, nel comprendere le ragioni alla base del disagio e dell'imbarazzo evidenziate, possa decidere senza ulteriori indugi di concedere un maggior termine riconoscendo la necessità di "tempi tecnici" adeguati.

Sarebbe una scelta di rispetto e civiltà giuridica.

https://www.knos.it/editoriale/news/2024/10/22/comunicato_congiunto_22-10-2024%3a_concordato_preventivo/14898

Maria Pia Nucera                         
Presidente ADC

Edoardo Ginevra
Presidente AIDC   

Francesco Cataldi  
Presidente UNGDCEC 

Roma, 22 ottobre 2024             

Altro giro altro sgarbo: le infinite modifiche al CPB
e l'affidamento negato di contribuenti e intermediari

Con l'entrata in vigore della Legge 143/2024, di conversione del c.d. "Decreto Omnibus", sono state confermate alcune novità, già oggetto di dibattito nelle ultime settimane, in tema di concordato preventivo biennale (CPB); istituto che ormai primeggia, senza rivalità alcuna, nel dibattito professionale in ambito fiscale e che ha visto, specialmente di recente, una serie di modifiche normative di indubbio rilievo (nonché frequenza).

Anche se, come la nostra associazione ha già avuto modo di sostenere (Comunicato Stampa 18-09-2024 Concordato biennale (knos.it)), non riteniamo opportuno che, a fronte di un numero così elevato di variazioni normative, non venga concesso il necessario "respiro" a chi si trova poi ad applicare simile normativa. Allo stesso modo, ci eravamo espressi circa la scarsa correttezza che l'Amministrazione finanziaria aveva dimostrato nell'inviare ai contribuenti interessati dal CPB talune comunicazioni con cui caldeggiava, a nostro parere eccedendo nei modi, l'adesione allo stesso concordato (Comunicato Stampa 25-09-2024 Concordato preventivo biennale (knos.it)).

Ma la storia pare ripetersi, e ci troviamo difatti - l'indomani dall'approvazione dell'ennesimo provvedimento normativo - a "subire" l'ennesima modifica legislativa,: anche se in questo caso non si discute più del tono utilizzato per incoraggiare i potenziali beneficiari a rientrare nel concordato, ma si assiste ad un vero e proprio aggravio sanzionatorio, dato dalla sensibile riduzione delle soglie per l'applicazione delle penalità accessorie in capo ai soggetti che non aderiranno al CPB (o che comunque decadranno dalla relativa applicazione), così come a quelli che non usufruiranno della sanatoria appositamente introdotta come ulteriore novità. Il tutto, lo si fa sommessamente notare, a meno di un mese da quello che, ad oggi, è il termine ultimo per aderire o meno alle proposte in questione - al netto di proroghe già da tempo ventilate anche solo come "rumors".

La verità è però una e una sola: nella situazione attuale il gioco non vale più la candela. Risulta a tutti chiaro che il CPB rappresenta infatti un elemento centrale dell'Azione di Governo a livello fiscale. Non è più possibile andare oltre, ciò che serve è maggiore stabilità, sia per i professionisti che per i contribuenti per cui essi operano.

Dunque, nel ribadire la necessità di un congruo intervallo di tempo per gli operatori dopo ogni modifica normativa - nel rispetto delle previsioni dello Statuto del contribuente - come Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili siamo purtroppo costretti a chiedere una proroga dei termini per finalizzare l'adesione al concordato preventivo biennale, a beneficio del nostro lavoro e di una maggiore platea di contribuenti che possano decidere di applicarlo.

Occorre tuttavia sottolineare che questa richiesta, certo necessaria visto lo stato dell'arte, ci lascia tuttavia l'amaro in bocca: da sempre ribadiamo che l'invio dei modelli dichiarativi a circa un anno dalla chiusura del periodo d'imposta di riferimento rappresenta un paradosso; come professionisti non possiamo fare altro che esprimere dissenso rispetto a questa prassi che ci porta, a ridosso della chiusura di un nuovo anno, ad essere ancora impegnati in attività e adempimenti relativi all'anno precedente, limitando quanto di buono potremmo e vorremmo fare a supporto delle scelte di sviluppo dei nostri clienti.

https://www.knos.it/editoriale/news/2024/10/10/comunicato_stampa_10-10-2024_concordato_preventivo_biennale/14893

Roma 10 ottobre 2024

La Giunta UNGDCEC

Gentile Collega,

Ti invitiamo a partecipare al primo webinar del ciclo di incontri "UNIONE JOBZONE", organizzato dall'UNGDCEC, in collaborazione con la Commissione di Studio "Consulenza del lavoro e welfare aziendale", che si terrà, su piattaforma OpenDotCom, il giorno lunedì 14 ottobre 2024 dalle 14.30 alle 17.30.

Al seguente link potrai effettuare la registrazione:

https://www.opendotcom.it/formazione-a-distanza/commercialisti/acquista.aspx?codprodotto=OPWINC2594

Il Webinar è gratuito e in corso di accreditamento presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e consentirà di maturare fino a n. 3 crediti validi ai fini della FPC (codice materia: D.8.11: La tutela dell'igiene e della sicurezza sul luogo di lavoro).

La procedura per l'assegnazione dei crediti formativi è a cura dell'Organizzatore.

La registrazione del webinar sarà disponibile nei giorni successivi all'evento, oltre che nella stessa area riservata Open Dot Com, anche sul canale YouTube dell'UNGDCEC https://www.youtube.com/channel/UCR7raBF6csX1qbi0sPoVJNg/videos al quale con piacere Ti invitiamo ad iscriverTi!

La replica non dà diritto al riconoscimento di alcun credito FPC.

Al seguente link puoi trovare la locandina dell'evento:

Webinar 14-10-2024

Ti aspettiamo!

Un caro saluto

La Giunta UNGDCEC

Cari Colleghi e Colleghe,

ritornano i corsi di inglese di IUYA in collaborazione con UNGDCEC e Fondazione Centro Studi UNGDCEC, progettati per chi desidera migliorare la propria sicurezza nelle conversazioni quotidiane!

Per adattarci alle varie esigenze offriamo due corsi paralleli che si terranno:

.             Lunedì in pausa pranzo: dalle 12:30 alle 14:00 (inizio il 21 ottobre)

.             Giovedì tardo pomeriggio/sera: dalle 18:30 alle 20:00 (inizio il 24 ottobre)

Entrambi i corsi saranno di 8 lezioni di un'ora e mezzo ciascuna e si terranno online sulla piattaforma Zoom. La novità di questa edizione è che saranno focalizzati su situazioni reali, affrontando temi come tempo libero, espressioni idiomatiche, viaggi e le diverse culture.

Ad accompagnarvi in questo percorso sarà la nostra docente Ambra Pacchioni che renderà ogni lezione interattiva e coinvolgente.

Desideriamo informarvi che, per garantire un'atmosfera dinamica e partecipativa, abbiamo fissato un numero massimo di partecipanti. Pertanto, vi invitiamo a iscrivervi quanto prima per assicurarvi un posto.

Non lasciatevi sfuggire questa opportunità di migliorare il vostro inglese in modo pratico e personalizzato!

Per ulteriori dettagli e per iscrivervi, vi invitiamo a visitare il seguente link: https://iuya.it/iscrizione-corsi-di-inglese-q4-2024/

Rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi informazione e vi aspettiamo numerosi!

Cordiali saluti.

Segreteria UNGDCEC

Gentile Collega,

Ti chiediamo un paio di minuti del tuo tempo per completare il questionario che trovi al link di seguito (in forma completamente anonima), grazie al quale potremo avere delle preziosissime indicazioni per provare a migliorarci e migliorare la professione nel nostro piccolo, insieme e giorno dopo giorno.

https://forms.office.com/e/h8qUUr69Jm

L'analisi delle informazioni raccolte attraverso il questionario è parte fondamentale del processo di lavoro dell'UNGDCEC e della Fondazione Centro Studi UNGDCEC: non solo in vista del Convegno Nazionale di Piacenza, ma anche e soprattutto per il futuro.

Ti ringraziamo per la consueta collaborazione.

Un caro saluto.

La Giunta UNGDCEC
La Fondazione Centro Studi UNGDCEC

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Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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