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Il percorso del Consiglio Nazionale che ha portato a una versione definitiva della proposta di riforma del d.lgs. 139/05 si è concluso: la sua versione definitiva è stata approvata ed è stata presentata alla politica qualche giorno fa, per il successivo iter legislativo.

L'Unione era ed è favorevole alla sua riforma; la professione è cambiata radicalmente e partendo da qui è imprescindibile la necessità di aggiornare la nostra "carta costituzionale", essendo trascorsi quasi venti anni dalla sua entrata in vigore; serve, in altre parole, un "vestito" nuovo.

Ma andiamo con ordine, analizzando complessivamente quelle che sono le principali e - a nostro avviso - più rilevanti novità che il Consiglio Nazionale propone di modificare.

Preliminarmente, è stato fondamentale l'inserimento dettagliato delle più recenti competenze che ad oggi svolgiamo; il perimetro della sfera professionale si è notevolmente allargato e con esso, di conseguenza, anche le attività che oggi un Commercialista svolge.

Da sempre abbiamo lamentato esservi nella versione vigente poca attenzione nei confronti dei Giovani colleghi: il passo in avanti in questa direzione da parte del Consiglio Nazionale è stato fatto anche grazie all'accoglimento, seppur parziale, delle nostre istanze. Infatti, un primo step verso la quota generazionale è stato compiuto e, auspicando che venga confermato in sede di approvazione, sarà una rivoluzione, perché in ogni ordine e nel Consiglio Nazionale stesso potranno esserci due under 45, due figure che potranno perorare le istanze dei giovani, dando una visione più attuale della professione. Già al Congresso Nazionale di Caserta lo scorso mese di aprile abbiamo gridato "più voce ai giovani" e questo crediamo sia un segnale corretto e di attenzione nei confronti dei Giovani.

Per quanto riguarda la formulazione delle liste e la reale possibilità di eleggibilità negli Ordini Territoriali, però, dobbiamo segnalare un passo indietro nella versione definitiva rispetto all'ultima inviata in consultazione: manca al comma 8 dell'art. 21 la previsione di esprimere almeno due preferenze per gli under 45, che garantirebbe realmente la presenza della quota generazionale nei vari Consigli; previsione che, invece, giustamente è presente per la tutela della quota di genere.

Sicuramente sarà stata una svista perché il principio deve essere il medesimo di quello per le quote di genere e perché la previsione degli under 45 nella lista; circostanza positiva, rischia di essere vanificata dal mancato obbligo di indicare le due preferenze per gli under 45.

Non è solo questa modifica che valorizza i giovani: infatti, la proposta di riforma introduce, con peso ponderato, il voto alla base che permetterà a tutti di esprimere la propria preferenza, dando voce a chi fino ad oggi non ne aveva e, in maniera maggiormente democratica, rafforzando il rapporto diretto fra gli iscritti e gli organi di categoria nazionali.

Un'apertura con il voto alla base, rispettando tutti, era auspicabile e nella proposta di riforma vediamo più attenzione alla base, ai giovani, quindi alla loro partecipazione attiva nell'espressione delle proprie preferenze.

Dopo aver esaminato ciò che maggiormente condividiamo, con lo stesso spirito di critica costruttiva, esaminiamo di seguito gli aspetti che a nostro parere richiedono ancora delle riflessioni.

Un nostro principio cardine da sempre è il ricambio nella governance, anche di categoria e, in ragione di questo, riteniamo che il limite ai due mandati sia imprescindibile, consecutivi o non consecutivi che siano. Non dovrebbe, dal nostro punto di vista, essere possibile ricandidarsi oltre i due mandati, perché viene meno la garanzia di un ricambio che alla lunga è anche, e soprattutto, di carattere generazionale.

Per le stesse ragioni, pur cercando di comprendere le posizioni differenti dalla nostra, siamo contrari all'estensione del mandato a 5 anni, perché tra i due interessi, più tempo per un'efficace azione politica ed il ricambio generazionale, riteniamo che quest'ultimo prevalga, poiché con un opportuno passaggio di consegne da un mandato ad un altro, l'azione politica non si fermerebbe, ma anzi potrebbe trovare nuova linfa e motivazione.

Altro aspetto sicuramente migliorabile riguarda l'introduzione delle specializzazioni: l'Unione è favorevole alla loro introduzione ma certamente sarà fondamentale capirne le modalità di applicazione, senza penalizzare i giovani iscritti.

Il testo proposto, a nostro parere, è sicuramente migliorabile e, nel dettaglio, per la comprovata esperienza riteniamo siano eccessivi 10 anni di anzianità e 5 di esercizio di un'attività professionale in uno dei settori di specializzazione, mentre riteniamo che un professionista, dopo 5 anni di iscrizione e 3 anni di svolgimento di quella specializzazione con continuità, possa assolutamente ritenersi specializzato.

Con i regolamenti le specializzazioni dovranno essere coordinate con il vigente "sistema" dei diversi elenchi e registri, nonché con i conseguenti obblighi di aggiornamento formativo. Ci auguriamo che nella redazione di tali regolamenti, considerata la loro importanza, l'Unione possa essere parte attiva.

Riteniamo, altresì, che l'eterogeneità degli ambiti di specializzazione della nostra professione richieda uno sforzo per adeguare il numero di ore di formazione necessario alle caratteristiche di ogni specifica specializzazione.

In altri termini riteniamo che ci siano alcune specializzazioni per cui risultano adeguate 200 ore di formazione per ottenere il titolo di specialista, mentre ci sono altre specializzazioni per cui il suddetto parametro potrebbe risultare inadeguato e, quindi, eccessivo.

Pertanto, non ci pare corretto prevedere a priori la necessità di 200 ore di formazione indiscriminatamente, senza un'analisi puntuale su materie, impegno, interdisciplinarietà, difficoltà ecc.. Riteniamo quindi che anche la quantificazione delle ore di formazione debba essere demandata ai regolamenti, adeguandola al tipo di specializzazione. Peraltro, il rinvio al regolamento renderebbe molto più agevoli eventuali successive modifiche degli obblighi formativi qualora ci si rendesse conto della loro necessità, senza dover per forza ritornare su un iter legislativo più complesso.

Il successo delle specializzazioni avverrà soltanto intervenendo necessariamente in maniera propedeutica. Occorre quindi:

a. Coordinare la formazione per le varie iscrizioni;

b. Coordinare i tempi di attribuzione della qualifica;

c. Definire la qualifica di professionista specializzato;

d. Regolamentare l'accesso diretto ai rispettivi albi, registri ed elenchi per chi vi risulta già iscritto.

Non gestire bene questi aspetti comporterebbe l'effetto contrario di subire le specializzazioni come l'ennesimo fardello per l'iscritto, invece che come un'opportunità.

L'art. 39-bis definisce inoltre esclusivamente i criteri di accesso al titolo di specialista, non chiarendo quali siano i requisiti per il mantenimento del suddetto.

Se prima ci siamo detti soddisfatti per il 50% del voto attribuito alla base, adesso però non possiamo ignorare come la ponderazione della restante percentuale offra alcuni spunti di riflessione. Il voto ai consiglieri offrirebbe certamente ai vari Ordini Territoriali, o meglio ai vari Consiglieri, la possibilità di esprimere la propria preferenza in maniera totalmente indipendente, ma questo passaggio indebolisce non poco il ruolo di guida, anche politica sul territorio, del Presidente di ordine con non banali possibili ricadute sulla stabilità dei neo eletti consigli locali chiamati ad esprime il loro voto per l'elezione del Consiglio Nazionale. Inoltre, la ponderazione dei pesi elettorali di ciascun ordine locale dovrebbe probabilmente essere commisurata al numero degli iscritti e non alle fasce degli iscritti.

In ultima analisi rileviamo una difformità di trattamento sui temi del bilancio preventivo e del rendiconto consuntivo, all'art. 12 infatti gli Ordini Territoriali si limitano alla predisposizione con approvazione finale degli iscritti, viceversa all'art. 29 il Consiglio Nazionale procede direttamente anche all'approvazione. Per il principio di democraticità e trasparenza della spesa sarebbe probabilmente opportuna un'armonizzazione in tal senso demandando all'assemblea dei presidenti l'approvazione, o comunque un potere di controllo, dei documenti predisposti dal Consiglio Nazionale.

Esaminati i punti principali di dibattito, per chiarezza e trasparenza, è doveroso ricordare l'iter in base al quale si è giunti a queste considerazioni.

Siamo consapevoli delle diverse e legittime visioni di ciascun iscritto, di ciascuna Unione locale, ma, nell'iter di costruzione delle varie proposte che sono state fatte al Consiglio Nazionale, ciascun delegato le ha riportate sul proprio territorio e sono state sintetizzate le osservazioni pervenute.

Detto ciò, partendo dal presupposto che è necessario un aggiornamento della legge che disciplina il nostro ordinamento professionale, ad oggi siamo favorevoli al percorso di riforma avviato poiché riteniamo che gli aspetti positivi prevalgano su quelli negativi, alcuni sopra evidenziati. Ci rende orgogliosi esser stati di impulso su alcuni argomenti ma, alla luce di questo lungo percorso e consapevoli della complessità e delicatezza della materia, ci teniamo a segnalare il fatto che per una riforma così importante per gli iscritti sarebbe stato opportuno il più alto grado di coinvolgimento delle Associazioni Sindacali, degli Ordini, insomma degli iscritti tutti soprattutto nell'ultima fase ovvero sul testo finale che è stato presentato alla politica.

Per tali ragioni, continueremo a lavorare per migliorare ulteriormente la proposta di riforma, partendo sempre dall'analisi puntuale del testo, per sottolineare le criticità non risolte e portarle all'attenzione del Consiglio Nazionale; intendiamo inoltre inserirci in un dibattito costruttivo con la politica, per portare avanti le questioni care all'Unione e incidere sempre più in questo periodo epocale della nostra professione.

https://www.knos.it/editoriale/news/2024/12/09/comunicato_stampa_9-12-24_riforma__d.lgs._139-05/14944 

Roma, 9 dicembre 2024

La Giunta UNGDCEC

COMPLIANCE FISCALE O GUERRA PSICOLOGICA?
LE NUOVE LETTERE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE

È forte il nostro disaccordo riguardo alle recenti lettere inviate dall'Agenzia delle Entrate, sia in merito alle modalità sia per i contenuti delle stesse.

Tali comunicazioni, che non raggiungono sicuramente il desiderio di compliance creando invece solo confusione e preoccupazioni tra i contribuenti, non tengono altresì minimamente conto del fatto che i contribuenti riversano tutti i dubbi sui commercialisti che li assistono.

Ancora una volta, come già successo pochi giorni fa, l'agenzia - con comunicazioni prive di contenuto tecnico informativo - crea a tappeto paure infondate nei nostri clienti che inevitabilmente si rivolgono a noi per ricevere assistenza, che si traduce in consulenza a basso valore aggiunto che richiede ore ed ore del nostro tempo, che difficilmente riusciremo a farci retribuire.

Le lettere di compliance, introdotte con l'intento di favorire il corretto adempimento degli obblighi fiscali e la trasparenza nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, sembrano diventate uno strumento intimidatorio, volto a indurre il contribuente a prendere determinate decisioni come ben esplicitato dalla frase "l'agenzia individua i casi anomali che sono selezionati per le attività di controllo", commettendo peraltro un importante errore nel paragonare il reddito da lavoro autonomo o di impresa con quello minimo previsto per il lavoro dipendente, non considerando la natura del contribuente stesso e "dimenticando", forse volutamente, che la causa del reddito al di sotto di determinati limiti possa essere legato alla congiuntura economica del 2023 tuttora in corso.

Non condividiamo il modus operandi dell'Agenzia delle Entrate e lo critichiamo fermamente ed apertamente in quanto l'invio massivo di comunicazioni generiche mal si concilia con la più volte millantata volontà di migliorare il rapporto tra fisco e contribuente.

Inoltre, questa sembra essere l'ennesima richiesta di adesione al Concordato Preventivo Biennale, strumento che, è del tutto evidente, non ha riscosso il successo sperato dal Legislatore, sul quale più volte abbiamo sollevato numerose criticità e offerto il supporto per avviare un tavolo finalizzato a individuare delle modifiche, che avrebbero reso lo strumento più appetibile.

I contribuenti e i commercialisti che li assistono, seppur con tutte le difficoltà già espresse in precedenza, hanno già effettuato le valutazioni circa l'adesione al concordato preventivo biennale e un eventuale cambio di idee non può essere frutto di una lettera dai toni inopportuni.

Chiediamo un confronto costruttivo per trovare soluzioni che tutelino gli interessi di tutte le parti coinvolte e che, una volta per tutte, ci permettano di fare ai nostri clienti una consulenza fiscale puntuale e precisa, nonché retribuita, e non anche psicologica dettata da un rapporto fisco contribuente che evidentemente continua a non funzionare come ci si augurava.

Roma, 4 dicembre 2024

 https://www.knos.it/editoriale/news/2024/12/04/comunicato_stampa_4-12-2024_compliance_fiscale/14938          

Maria Pia Nucera                         

Presidente ADC

Edoardo Ginevra

Presidente AIDC   

Francesco Cataldi  

Presidente UNGDCEC 

Gentili Colleghi,

siamo lieti di segnalarvi un'importante iniziativa organizzata da IUYA e ADCAI (Associazione dei Dottori Commercialisti Albanesi in Italia). Il primo evento congiunto tra queste due realtà si terrà il 12 dicembre 2024 alle ore 14.30 presso l'Accademia Filarmonica Romana (Sala Casella) a Roma e rappresenterà un'occasione unica per approfondire le opportunità offerte dalla collaborazione tra Italia e Albania.

Dal titolo "Italia-Albania: un ponte per il tuo business", l'incontro prevede due tavole rotonde dedicate a:

  • Fiscalità e incentivi: esplorazione dei vantaggi competitivi per gli investitori italiani;
  • Esperienze di internazionalizzazione: approfondimenti su casi di successo e testimonianze dirette di imprese attive nei due Paesi.

Interverranno esperti del settore, rappresentanti istituzionali e imprenditori con esperienze concrete in Albania.

 Modalità di registrazione

Vi invitiamo a confermare la vostra partecipazione compilando il modulo al seguente link: Modulo di Registrazione.

Ulteriori informazioni sul programma sono disponibili nella locandina alla pagina dedicata sul sito di IUYA: Italia-Albania: un ponte per il tuo business.

Cordiali saluti.

Segreteria UNGDCEC

Cara Collega, caro Collega

La copertura RC professionale, oggi obbligatoria per i professionisti iscritti all'albo, è un importante strumento di protezione per esercitare con serenità la professione di dottore commercialista ed esperto contabile.

Tuttavia, il costo da sopportare per ottemperare all'obbligo assicurativo potrebbe risultare impegnativo, soprattutto per i giovani professionisti, appena iscritti all'albo e ancora alle prime fasi della loro carriera, ma comunque desiderosi di una copertura a 360 gradi.

 Per rispondere a queste esigenze, UNGDCEC, in collaborazione con il broker Aon - leader in Italia e nel mondo della consulenza sui rischi -, ha attivato da anni una convenzione assicurativa dedicata ai  propri associati, che coniuga  qualità del servizio e contenimento dei premi.

Accedendo al portale riservato agli Associati (www.polizzaunione.it), è possibile visionare e sottoscrivere una delle soluzioni assicurative più performanti per la Responsabilità Civile Professionale.  Queste polizze, disponibili a partire da soli 223,00 ?, sono progettate per:

-        Condizioni di polizza vantaggiose, pensate per le esigenze specifiche della categoria;

-        Premi contenuti, anche per i giovani professionisti

Aon offre già una copertura completa per i rischi derivanti da errori professionali ma quest'anno l'offerta riservata agli Associati presenta una grande novità: un nuovo testo di polizza che garantisce una copertura ancora più estesa alle medesime condizioni tariffarie in corso.

Di seguito i principali aggiornamenti:

v Membro di ODV e Incarichi giudiziari all'interno della garanzia base;

v Massimale fino a 5.000.000? per la garanzia visto leggero;

Inserimento automatico degli incarichi in quotate, finanziarie, banche e società di calcio con sottolimite pari al 50% del massimale di polizza;

v Un'offerta per gli Infortuni (anche extra professionali) dedicata al commercialista e ai suoi collaboratori!

Quali sono le coperture e le garanzie offerte dalla Convenzione?

ü Franchigie a partire da ? 100,00

ü Tariffe agevolate per gli iscritti all'albo da meno di 3 anni

ü Testi aggiornati a nuove normative

ü Danni patrimoniali e non patrimoniali

ü Rischio informatico e danno erariale

ü Responsabilità solidale

ü Possibilità di denunciare agli assicuratori anche le circostanze suscettibili di causare una richiesta di risarcimento, garantendo la copertura dell'eventuale sinistro insorto successivamente

ü Possibilità di quotazione per fatturati 100% high risk

ü Copertura retroattiva

ü Ultrattività decennale gratuita alla cessazione dell'attività

Grazie al team di consulenti assicurativi specializzati di Aon, infine, gli associati UNGDCEC potranno inoltre beneficiare di un'assistenza qualificata in tutte le fasi di gestione della polizza e di una consulenza dedicata, sia per l'ambito dell'RC Professionale che per altre esigenze assicurative

Per saperne di più, visita il sito, scrivi a unionegiovani@aon.it o chiama il numero 02 45422694.

Cordiali saluti.

Segreteria UNGDCEC

Il Sole 24 ORE opera a fianco dei professionisti, delle imprese e della Pubblica Amministrazione sin dalla fondazione del Paese. Da sempre si prefigge lo scopo della divulgazione dell'informazione libera e indipendente e della cultura economico-finanziaria, giuridica e normativa. In questo ambito, l'Area Servizi Professionali e Formazione del Gruppo 24 ORE realizza sistemi integrati di prodotto, offerte formative e servizi a contenuto tecnico e normativo, rivolti in particolar modo ai giovani commercialisti con l'obiettivo di garantire strumenti informativi e gestionali autorevoli, flessibili e innovativi.

Oltre al quotidiano, l'ampia offerta del Gruppo 24 ORE è composta da un canale informativo digitale come Norme e Tributi Plus Fisco, da piattaforme documentali come Top 24 Fisco, Smart 24 Fisco, la famiglia dei Modulo 24 con contenuti verticali, pensati per la tempestiva informazione di molteplici settori specialistici (Revisione legale e Crisi d'impresa, Terzo settore, Contenzioso tributario, Operazioni straordinarie ecc.). A questa ampia base documentale si affianca la variegata gamma di software della linea Valore 24, che comprende sia un gestionale di studio (Valore 24 Commercialisti) sia applicativi in grado di coprire ogni esigenza consulenziale (Sindaci e Revisori, Wistleblowing, Prevenzione crisi d'impresa, ecc.); i servizi di networking più innovativi di Partner 24 ORE, che consentono di mettere a fattor comune competenze ed esperienze professionali anche molto differenti; la formazione di alta qualità e specializzazione di Master Telefisco e Master Contabilità e Fisco, oltre ai laboratori specialistici (Crisi d'impresa, Terzo settore, Privacy & GDPR ecc.).

Oltre a questo ampio panorama di offerta, Il Sole 24 ORE insieme a Confindustria presenta l'innovativo servizio di visibilità e di certificazione delle eccellenze italiane "ItalyX", frutto di un rigoroso processo di verifica delle caratteristiche strutturali e di business delle imprese italiane, ambito in cui il giovane commercialista sarà certamente parte attiva con le sue competenze professionali.

Il Gruppo 24 Ore si conferma così il partner ideale per accompagnare il commercialista nel corso della propria vita professionale.

Per informazioni 02/30.300.600

Cordiali saluti.

Segreteria UNGDCEC

Gentili Associati,

IUYA, UNGDCEC, Fondazione Centro Studi UNGDCEC, ConfProfessioni, ApriFormazione e Aprinternational, in collaborazione con l'Istituto Diplomatico Internazionale e la Federazione Nazionale dei Diplomatici e Consoli Esteri in Italia, organizzano il Corso di Alta Formazione sulle funzioni e le attività dei Consoli onorari, intitolato: "La disciplina del Console onorario in Italia e del Console onorario italiano all'estero".

Il corso, intitolato "La disciplina del Console onorario in Italia e del Console onorario italiano all'estero", ha un duplice obiettivo: condividere esperienze e buone pratiche tra Consoli e Vice Consoli, per migliorare l'efficacia dei servizi offerti e offrire una preparazione approfondita e pratica ai professionisti che desiderano intraprendere questa carriera, ampliando le loro opportunità di candidatura presso stati esteri.

Essere un Console onorario è un ruolo di grande responsabilità: anche senza un concorso ufficiale, sono richieste competenze tecniche e giuridiche di alto livello. Per questo, è essenziale una formazione che approfondisca temi come la Convenzione di Vienna del 1963 e le normative internazionali e nazionali.

Perché partecipare?

Il corso offre 13 moduli per un totale di 52 ore, con:

  • 2 moduli in presenza a Roma (24-25 gennaio 2025 e 4-5 luglio 2025) - orario venerdì 15-17 e sabato 9.30-11.30
  • 11 moduli online - orario 14.30-18.30, per una flessibilità che si adatta alle esigenze di tutti

Le lezioni saranno dirette dal Prof. Carlo Curti Gialdino, esperto di diritto diplomatico e internazionale, con il supporto della Dott.ssa Roberta Lucchini come tutor didattico.

Vuoi saperne di più?

Abbiamo presentato il corso con un webinar il 21 novembre 2024, se te lo sei perso puoi rivederlo qui YouTube.

Inoltre, il programma completo del corso è disponibile qui: Programma.

Per qualsiasi domanda, la segreteria è a disposizione all'indirizzo e-mail segreteria@iuya.it.

Cordiali saluti.

Segreteria UNGDCEC

Tre nuovi Testi Unici, ma senza miglioramenti in tema di onere
della prova e di sanzioni

Dopo diversi mesi di attesa, che hanno seguito l'approvazione in CdM, ecco finalmente pubblicati in gazzetta ufficiale i primi tre Testi Unici previsti per la razionalizzazione dell'ordinamento fiscale, in materia di:

- processo tributario;

- sanzioni amministrative per le violazioni fiscali;

- tributi erariali minori.

Provvedimenti che vanno in direzione di una maggiore organicità delle rispettive materie, e dai quali ci si poteva attendere che venisse "colto l'attimo" per interventi normativi mirati (anche) al miglioramento dell'intero sistema; anche se no, non è ciò che è avvenuto.

Si può infatti notare come i Testi Unici vadano davvero poco oltre la mera unificazione dei vari testi di legge che, nel tempo, sono proliferati nelle rispettive materie: ragion per cui si ritiene che si sia persa l'occasione di introdurre significative modifiche sostanziali.

Solo per fare un paio di esempi: in materia di contenzioso tributario l'occasione era ghiotta per chiarire il reale significato della previsione sul "nuovo" onere della prova (come risultante dalla riforma della Legge 130/2022). Tema di sicura rilevanza per tutti i soggetti coinvolti nelle liti fiscali e che, a partire dalla citata variazione normativa, ha visto plurime pronunce - peraltro non solo di merito - che ne hanno tratteggiato la portata applicativa, ancorché in maniera non sempre univoca.

Cosa dire, poi, del comparto sanzionatorio per le violazioni di norme tributarie, che a seguito degli interventi dei decreti legislativi 219/2023 e 87/2024 ha visto un'attenzione quasi spasmodica rispetto al principio cardine di proporzionalità nell'applicazione delle penalità; principio che, nondimeno, risulta del tutto negato in materia di sanzioni per le irregolarità del monitoraggio fiscale, laddove vigono ancora sanzioni draconiane (nello specifico proporzionali) per violazioni che nulla hanno a che vedere con la determinazione della base imponibile e/o il versamento di alcun tributo.

Peccato dunque. Peccato che, ancora una volta, le istanze di miglioramento non siano state ascoltate, con la conseguente privazione di qualsivoglia opportunità di progresso (di facile realizzazione peraltro).

Come Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili restiamo però sempre nella speranza che le istanze provenienti dall'esperienza sul campo dei nostri iscritti possano trovare finalmente ascolto.

https://www.knos.it/editoriale/news/2024/12/02/comunicato_stampa_2-12-24_tre_nuovi_testi_unici%2c_ma_senza_miglioramenti_in_tema_di_onere_della_prova_e_di_sanzioni/14934 

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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