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Il 12 aprile 2023, con 243 voti favorevoli e nessun contrario, la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge Meloni e Morrone "Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali". La norma in commento si compone di 13 articoli e ha ad oggetto (art. 1) "la corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità, alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale". La platea dei soggetti coinvolti, controparte dei professionisti, è formata da imprese bancarie e assicurative, dalle loro mandatarie e controllate, dalla pubblica amministrazione, dalle società a partecipazione pubblica e dalle società che abbiano avuto nel precedente esercizio ricavi superiori a Euro 10 milioni o impiegato più di 50 dipendenti.

La legge, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 5 maggio, entrerà in vigore il 20 maggio prossimo, applicandosi solo alle convenzioni sottoscritte a decorrere da questa data. In attesa dei decreti ministeriali che stabiliranno i parametri applicabili, si dovrà fare riferimento a quelli attualmente esistenti, lasciando i professionisti in balia di non pochi dubbi in previsione dei prossimi adempimenti.

A partire dalla fine del mese di aprile, infatti, si stanno infatti tenendo le assemblee che, tra gli altri, devono rinnovare l'organo di controllo e/o il soggetto incaricato alla revisione legale dei conti oppure nominarlo per la prima volta in applicazione del nuovo e pluriprorogato art. 2477 c.c..

Assunto che la norma stabilisce la nullità delle pattuizioni che prevedono compensi non equi, ci si domanda l'effetto sulla validità delle delibere assembleari. La norma, limitandosi alle sole pattuizioni irregolari, indicherebbe la validità della nomina, ma la nullità della deliberazione del compenso. In tal senso, si ricorda che lo stesso viene determinato da parte dell'assemblea all'atto della nomina e per tutta la durata dell'incarico, ma in caso di individuazione di un compenso inferiore all'equo, non sarà valido e verrà integrato dal Giudice, comportando inoltre una sanzione disciplinare per il professionista.

Sorge qui la prima criticità circa l'impugnabilità della pattuizione, che può essere rilevata d'ufficio o dal professionista che vede leso il suo diritto, il quale, però, avendolo accettato, si "autodenuncia" al proprio ordine competente incorrendo in una sanzione disciplinare.

La norma entrerà in vigore a breve, andando quindi a toccare le nomine effettuate dalle società che approvano il bilancio in seconda convocazione o sfruttano il maggior termine di 180 giorni.

Come anticipato, in attesa della determinazione dei compensi, si può fare qualche valutazione partendo dall'attuale parametro individuato dal punto 1.5 delle "Norme di Comportamento del Collegio Sindacale delle società non quotate": il riquadro 11 della tabella C del D.M. 140/2012. In questo caso, il compenso è infatti ottenuto sommando i valori dell'attivo e dei ricavi e applicandovi i parametri previsti e a cui si rimanda.

Resta difatti possibile che, nell'attuale formulazione, al momento della nomina degli organi di controllo le società si rivolgano a soggetti non toccati da questa novità normativa, i quali potranno applicare compensi inferiori. Differentemente dai commercialisti.

https://www.knos.it/editoriale/news/2023/05/11/comunicato_11-05-2023%3a_organi_di_controllo_in_cerca_di_equo_compenso/14539 

Roma, 11 maggio 2023

La Giunta UNGDCEC

Ieri, durante gli Stati Generali dei Commercialisti, è intervenuta, tra gli altri, la premier Giorgia Meloni con un video messaggio in cui ha pubblicamente stretto un patto con la categoria, da lei considerata "punto di riferimento degli italiani, il cui ruolo è insostituibile", ed ha affermato la necessità del contributo con i commercialisti, per un nuovo patto fiscale nel Paese.

Nel pomeriggio è però arrivato il commento di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, il quale ha espresso la sua perplessità "non so se le persone più adatte siano proprio i commercialisti. Banalmente sarebbe utile cominciare a parlare, se proprio vuoi fare un patto fiscale, con quelli che le tasse le pagano".

Da sindacato a sindacato non possiamo tacere perché è stato un commento sgradevole, fuori luogo e completamente divisivo, la costante capacità di creare contrapposizione fra categorie economiche è da sempre uno dei più grandi problemi di questo paese. Se il commento del segretario della CGIL voleva essere un attacco alla Premier, beh denigrare la nostra categoria è stata una mossa davvero poco onorevole. Se viceversa il commento era dettato da una pessima considerazione dell'intera nostra categoria allora la questione è ancora più grave perché sta a significare di non aver contezza di chi siamo e cosa facciamo. Da giovani commercialisti ci chiediamo se serve davvero tutto ciò, se ha ancora senso una contrapposizione tra "classi sociali", se esistono ancora stereotipi vergognosi in base ai quali le imprese non pagano imposte (non tasse come impropriamente dice . qualcuno), o se invece vogliamo guardare al futuro. Perché, in quest'ultimo caso noi siamo pronti, noi siamo al fianco delle imprese, quelle sane, quelle che guardano al profitto, come è giusto che sia in una logica di mercato, ma che possono contare su sostegni e benefici se investono nelle proprie aziende, se investono nel miglioramento dei luoghi di lavoro, se investono nel benessere di tutti i propri dipendenti, iscritti o meno ai sindacati, e della collettività in generale, così come del resto siamo al fianco degli autonomi e dei lavoratori dipendenti. Perché giusto per fare chiarezza la nostra categoria accompagna ed assiste tutto il settore produttivo.  

Siamo però altrettanto pronti a difendere la nostra professione, che solo noi sappiamo quanti sacrifici richiede e, come ha fatto il Presidente De Nuccio a chiarire tempestivamente, non staremo in silenzio a farci denigrare.

Orgogliosi di essere commercialisti.

https://www.knos.it/editoriale/news/2023/05/05/comunicato_05-05-2023_da_sindacato_a_sindacato/14537 

Roma, 5-05-2023

La Giunta UNGDCEC

FARE

 Esame di Stato di abilitazione all'esercizio delle professioni anno 2023

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha inoltrato in data odierna una comunicazione al Ministro dell'Università e della Ricerca, Prof.ssa. Anna Maria Bernini, e al Ministro dell'Istruzione e del Merito, Prof. Giuseppe Valditara, per rappresentare le difficoltà che gli aspiranti Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili stanno riscontrando, in considerazione del fatto che, allo stato attuale, non sono ancora note le modalità di svolgimento dell'esame in oggetto.

Il Decreto "Mille Proroghe" (L. n. 14 del 24 febbraio 2023), all'art. 6 comma 8-bis, proroga le modalità di svolgimento degli esami di Stato di abilitazione all'esercizio della professione, disposte dall'art. 6, comma 4, del Decreto-legge n. 228 del 30 dicembre 2021 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 15 del 25 febbraio 2022, ma rimanda l'organizzazione e le modalità di svolgimento degli esami al Ministro dell'Istruzione e del Merito.

È stato evidenziato, inoltre, che negli anni precedenti tali modalità sono state emanate tra i mesi di gennaio e febbraio, mentre per l'anno in corso ciò non è ancora avvenuto, provocando gravi incertezze e creando non pochi ostacoli in fase di preparazione ed organizzazione dello studio in vista del superamento, dopo anni di sacrifici, di un esame fondamentale per avviare il proprio percorso professionale.

Al fine di consentire la miglior preparazione dell'esame de quo, è stato pertanto chiesto ai Ministri sopra menzionati, di volerci fornire indicazioni in merito, nel più breve tempo possibile.

https://www.knos.it/editoriale/news/2023/05/03/comunicato_stampa_3-05-2023_fare/14532 

Roma, 3 maggio 2023

La Giunta UNGDCEC

Economia, De Lise (giovani commercialisti) incontra il viceministro Leo: "Le nostre proposte per un fisco più semplice ed efficace"

Una delegazione del sindacato ha presentato idee su riforma fiscale, rottamazione e avvisi bonari

ROMA. "Rottamazione, avvisi bonari, delega fiscale: i giovani commercialisti sono pronti a fare la propria parte per voltare finalmente pagina, dopo anni in cui il fisco italiano è stato contraddistinto da burocrazia ed eccessi di adempimenti. Vogliamo farlo lavorando con le istituzioni e per questo siamo soddisfatti del clima di collaborazione che si è creato con il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, al quale abbiamo sottoposto le proposte che sono emerse negli ultimi mesi dalle nostre commissioni". Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, a margine dell'incontro di una delegazione dell'associazione con il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo. A rappresentare l'Unione c'erano, con il presidente De Lise, la vicepresidente Sonia Mazzucco, il presidente della Fondazione Centro Studi UNGDCEC, Francesco Puccio, i consiglieri Leonardo Nesa e Francesco Savio, il segretario Emanuele Serina e il responsabile relazioni istituzionali, Riccardo Pilat.

"Sul tavolo ci sono numerose proposte", evidenzia De Lise. "In tema di rottamazione, crediamo sia utile l'eliminazione (o una drastica riduzione) delle maxi-rate iniziali e l'estensione dei giorni di tolleranza per i pagamenti tardivi ai fini della decadenza dall'agevolazione. Sarebbe importante anche l'estensione temporale della stessa rottamazione, con un piano di rateizzazione e la ridefinizione delle modalità di pagamento".

Per ciò che concerne gli avvisi bonari, De Lise si è detto certo che occorra "estendere l'agevolazione per tutti i periodi d'imposta ancora accertabili e intervenire sulla tempistica relativa alle comunicazioni di irregolarità ex art. 36 bis e 36 ter". Sono numerose anche le proposte dei giovani commercialisti sul tema della riforma fiscale, dalle modifiche al regime forfetario per i professionisti alla deduzione degli interessi passivi fino agli incentivi fiscali per le aggregazioni professionali. "Misure che potrebbero essere portate avanti - ne è convinto il presidente dei giovani commercialisti - con un piano ad hoc che darebbe grandi giovamenti al Paese e rischi nulli allo Stato".

Il viceministro Leo si è detto "d'accordo e in linea con molte delle misure presentate dall'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti, ai quali chiediamo di portare avanti le proposte in un clima di condivisione e collaborazione e di operare su un focus specialistico dedicato ai giovani". Leo interverrà i prossimi 27 e 28 aprile al 60° Congresso nazionale UNGDCEC, in programma a Palermo, presso il Teatro Massimo.

https://www.knos.it/editoriale/news/2023/04/03/comunicato_3-04-2023_l%27ungdcec_incontra_il_viceministro_leo/14526 

Roma, 3 aprile 2023

La Giunta UNGDCEC

Gentile Collega,

ti chiediamo di dedicare pochi minuti al questionario in oggetto. Le tue risposte saranno utili per comprendere il grado di conoscenza dell'opportunità di usufruire gratuitamente di una polizza sanitaria e successivamente identificarne gli aspetti da migliorare ed implementare.

https://www.studioesse.it/la-nuova-polizza-sanitaria-cdc/

Grazie del tuo tempo.

La Commissione UNGDCEC Cassa di Previdenza e Welfare

Care colleghe,

cari colleghi,

con la presente siamo lieti di informarVi dell’iniziativa formativa di cui all’oggetto, organizzata dalla Fondazione Centro Studi UNGDCEC. 

Il corso di approfondimento, della durata di 20 ore, valido per la formazione professionale continua si svolgerà nei giorni 03/04, 17/04, 08/05, 15/05 dalle ore 14:00 alle ore 18:00 e 22/05 dalle ore 9 alle ore 13.
Il Corso, giunto alla terza edizione, ha l’obiettivo di sviluppare le competenze del Dottore Commercialista sulla sostenibilità e in particolare:
- di fornire un aggiornamento rispetto agli standard di rendicontazione di prossima applicazione da parte delle imprese (ESRS, GRI);
- di dare indicazioni pratiche per supportare imprese e investitori privati rispetto alle possibilità di investimento sostenibili;
- di analizzare i diversi strumenti a supporto della misurazione di impatto;
-  di approfondire la rendicontazione trasparente ed affidabile secondo gli standard IBCS.
Saranno a tal fine coinvolte istituzioni, professionisti e imprese che forniranno un contributo diretto, condividendo la propria esperienza sui temi trattati.

Il prezzo per la partecipazione è di € 150 per la quota ordinaria e di €90 per i soci UGDCEC (in allegato trovate la scheda di iscrizione all'associazione).

Nella speranza di vederVi partecipare numerosi, indichiamo di seguito il link  per l'iscrizione al corso.

Un caro saluto.

La segreteria

 scheda iscrizione UGDCEC di Bergamo

 

Nuova riforma e vecchi problemi nella creazione dei nuovi elenchi dei professionisti che provvedono alle operazioni di vendita, in ossequio al nuovo art. 179-ter disp. att. Cpc.

Alla luce della entrata in vigore della nuova riforma Cartabia la domanda di iscrizione nell'elenco non va più inoltrata agli Ordini Professionali di appartenenza ma indirizzata al Presidente del Tribunale ed il primo popolamento sarà consentito solo a chi avrà dimostrato di essere in possesso di titoli che provano la specifica competenza tecnica del richiedente. Nello specifico si parla di tre vie per il possesso dei requisiti, nello specifico: aver svolto nei cinque anni antecedenti non meno di dieci incarichi di professionista delegato alle vendite; essere in possesso del titolo di avvocato specialista in diritto dell'esecuzione forzata (D.M. 144/2015); aver partecipato, e superato la prova finale, a scuole o corsi di alta formazione organizzati, anche delegando gli Ordini locali, dai Consigli Nazionali di Avvocati, Dottori Commercialisti e Notaio ovvero da Associazioni forensi specialistiche maggiormente rappresentative (art. 35 co. 1 lett. s) L. 247/2012), o analoghi corsi organizzati da università pubbliche o private.

In quest'ultimo caso l'ammissione all'elenco sarà vagliata da un comitato presieduto dal Presidente del Tribunale, un giudice addetto alle esecuzioni immobiliari e un professionista iscritto all'albo professionale e designato dal Consiglio dell'Ordine di appartenenza dell'iscritto.

Ed è proprio qui l'impasse!

L'elaborazione delle linee guida generali per la definizione dei programmi dei corsi di formazione e di aggiornamento sono demandati alla Scuola Superiore della Magistratura, che, ad oggi tarda alla elaborazione degli stessi.

Nel mentre, una ricca proliferazione dei corsi professionalizzanti sta navigando per tutte le vie della rete e che rischiano, per i futuri custodi delegati, di non fornire l'adeguata abilitazione allo svolgimento dell'attività di custode delegato!

A quanta confusione dobbiamo ancora sottostare??

In alcuni Tribunali indipendentemente dall'aver o meno avviato il procedimento di formazione del nuovo albo, alla luce della solita confusione, i Giudici Delegati continuano saggiamente ad attingere, per le nomine dei custodi e professionisti delegati, ai vecchi elenchi. Altri invece nomineranno solo i professionisti che hanno svolto dieci incarichi negli ultimi cinque anni.

Ancora una volta la componente giovanile resta spiazzata!

Altresì sorge il divieto per i professionisti ad iscriversi in più elenchi, o meglio, l'unico elenco al quale può fare accesso è quello relativo alla circoscrizione giudiziaria del Tribunale ove lo stesso ha la propria residenza! Criterio lungi dal garantire la specializzazione necessaria per gestire la speditezza delle procedure per chi ne fa del suo core business.

Sperando di tornare presto in chiare, trasparenti e giudiziose acque, resta chiaro il nostro intento di sollecitare alla doverosa comprensione della determinante necessità di uscita dei programmi ufficiali per dei corsi effettivamente abilitanti!

https://www.knos.it/editoriale/news/2023/03/27/comunicato_27-03-23_nuova_riforma_vecchi_problemi/14522 

Roma, 27 marzo 2023

La Giunta UNGDCEC

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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