Buon lavoro!
E finalmente dopo mesi abbiamo un nuovo presidente. E per prima cosa i nostri complimenti e auguri di buon lavoro vanno ovviamente a Elbano De Nuccio e ai colleghi che con lui trovano spazio nel nuovo Consiglio Nazionale. Questa è la prima cosa che volevamo, ci sentivamo e dovevamo dire. Questo è il primo risultato. Importante. Fondamentale. Finalmente una scelta è stata fatta. Ed è stata una scelta che - purtroppo - ha visto la categoria ancora una volta polarizzarsi fra due schieramenti. Una vittoria di misura carica ancora di maggiore responsabilità il nuovo Consiglio Nazionale che dovrà essere capace di riunire tutte le anime della nostra categoria. Per l'occasione quindi il nostro saluto va anche a Enzo Moretta che, come il nuovo presidente De Nuccio, è stato presente al nostro Congresso Nazionale di Udine, dove abbiamo mostrato ad entrambi cosa vuol dire davvero "cambiamento". Ci piace pensare, infatti, che lo stesso Presidente De Nuccio quando parla nelle interviste successive alla vittoria di "farsi interpreti dei cambiamenti" di "andare ad occupare spazi che oggi sono appannaggio di altre professioni" e di "risposte concrete ai problemi reali della professione", abbia preso spunto anche da alcuni dei nostri cavalli di battaglia. Introducevamo il Congresso di Udine con la frase "Buona visione del cambiamento". Questo è quello che ci aspettiamo. Che sia un vero cambiamento e che lo sia - ovviamente - in meglio. Perché ciò che è avvenuto durante queste ultime settimane di campagna elettorale ci ha preoccupato. La modifica del 139, riforma più che mai necessaria come stiamo convintamente dicendo dall'inizio del nostro mandato, potrà far si che questo non riaccada.
Non per un motivo specifico (forse ce ne sarebbero troppi), ma per un obiettivo che noi abbiamo ben chiaro: l'autodeterminazione del nostro futuro. Il futuro è dei giovani. Questa frase è tanto scontata da sembrare quasi pleonastica. Ma non lo è perché noi, ed i nostri iscritti, non dobbiamo e non possiamo mai dimenticarla. Il futuro deve essere dei giovani e non tanto semplicemente di coloro che, iscritti all'albo, non amano più questa professione, ma anzi stanchi la "rifiutano" senza valorizzarne il reale potenziale che ancora le va riconosciuto.
Non è di colleghi che non lottano ogni giorno nei propri studi professionali per posizionare la nostra figura nel mercato e nel rapporto con le istituzioni. A tal proposito bene, anzi benissimo, ha fatto nella prima intervista sul Sole24ore il presidente De Nuccio a ritenere che tra i primi incontri, sia opportuno quello con Ruffini, Direttore dell'Agenzia delle Entrate. Solo con un rapporto sano, ma franco, a volte anche duro con l'Agenzia delle Entrate - e le altre PP.AA. - potremo provare a migliorare il nostro domani. Esattamente lo stesso rapporto che ha questa Associazione con tutti i propri interlocutori, a cominciare dall'Agenzia delle Entrate e fino al nostro Consiglio Nazionale. Un rapporto sano, ma franco e a volte - se necessario - anche duro ma autentico. Noi saremo come sempre qui, presenti come non mai a guardare e vigilare, con approccio costruttivo e risolutivo, senza farci mancare quell'entusiasmo che per natura appartiene naturalmente a noi giovani. Perché - e lo ripetiamo per l'ultima volta - il futuro di questa categoria è dei giovani e lavoreremo ancora più convintamente affinché diventi a breve il presente, la normalità. In conclusione, non ci resta che tornare dall'inizio e augurare davvero un buon lavoro al presidente De Nuccio e alla sua squadra, ai quali ci rivolgiamo con un ultimo "nostro" auspicio, Siate Unione!
https://www.knos.it/editoriale/news/2022/05/02/buon_lavoro_al_consiglio_nazionale_02-05-2022/14231
Roma, 2 maggio 2022
La Giunta UNGDCEC