Incertezza o responsabilità?
Demandare agli Ordini territoriali, tramite una missiva, la delicata scelta circa il momento giusto in cui votare, è l'emblema di quanto sia ancora in difficoltà la nostra categoria.
La proposta del Consiglio, assolutamente unica nel suo genere, porrà la categoria ancora una volta di fronte ad una possibile divisione fra chi ritiene sia giusto votare nelle prossime settimane e chi crede si debba posticipare il voto in autunno, considerando il periodo "lavorativo" nel quale andrebbero a ricadere le elezioni.
Lo stesso CN, soltanto poche ore prima di inviare la lettera, aveva evidenziato come ci fossero le condizioni per votare a fine luglio, una volta approvato il regolamento da parte del Ministro Cartabia. Al web talk dell'Unione, invece, il sottosegretario Sisto ci aveva indicato come la tempistica più plausibile fosse quella di settembre-ottobre, poi evidentemente anticipata.
Nessuno ha torto e nessuno ha ragione, l'unica cosa che ci accomuna è, purtroppo, soltanto una: l'incertezza.
Ciò che più sorprende è che adesso la decisione, che spetterebbe al Consiglio nazionale, sia stata spostata sul tavolo degli Ordini. Tra l'altro parliamo di organi 'scaduti' e in proroga da alcuni mesi.
Ci auguriamo che quest'iniziativa non alimenti ulteriori tensioni in una categoria ormai sconfortata e restiamo alla finestra, consapevoli che una nuova generazione di dirigenti di categoria, contaminata da una forte componente di Unionisti, sia imprescindibile per la rappresentanza della nostra professione.
"Sed fugit interea fugit irreparabile tempus"
Roma 4 Giugno 2021
La Giunta UNGDCEC